Sebbene il fulcro, il centro delle ricerche sui Templari e gli altri Ordini monastico cavallereschi nel Basso Lazio, contenute nel bel libro "Valcento. Gli Ordini monastico cavallereschi nel Lazio Meridionale" di Giancarlo Pavat, sia certamente la valle del fiume Amaseno. Ciò non toglie che siano moltissime le località, oltre che della Ciociaria in generale, anche della provincia di Latina ad essere oggetto di studio e citate nel volume. Dalle abbazie di Fossanova e Valvisciolo, a Sermoneta, Bassiano e Sezze, alla chiesa di S Maria della Sorresca, ai ruderi dell’abbazia di S Salvatore di Mileto e a quelli di S Magno. E ancora; la Torre dei Templari di San Felice Circeo. Senza scordare Roccasecca dei Volsci, Maenza, Priverno, Terracina, Fondi, Itri, Suio e tante altre località minori che fanno capolino nella fatica letteraria del nostro santostefanese d’adozione. Insomma una vera e propria mappa del territorio pontino in cui si trovano tracce dei Templari o di misteriose simbologie a loro riconducibili. Anche per questo motivo è stata una piccola ma brillante casa editrice proprio di Latina, le Edizioni Belvedere, a sposare l’idea di "Valcento" e ad accettare la scommessa, indubbiamente vinta nonostante il periodo di crisi dell’editoria, di pubblicare il libro di Giancarlo Pavat.

E domenica 8 giugno, le Edizioni Belvedere hanno voluto che nell’ambito della manifestazione fieristica "Libri da scoprire", giunta alla V edizione, venisse presentato "Valcento". La rassegna libraria, svoltasi dal 5 all’8 giugno, è stata ospitata nella centralissima Piazza del Popolo, vero e proprio cuore della Città di Fondazione. Uno spazio di circa 1000 mq occupato da oltre 40 stand di editori locali ma anche provenienti da tutto il Lazio e di livello nazionale. Si sono svolti convegni e presso lo spazio del "caffè letterario", con i suoi artistici tavolini e comode poltroncine, si sono alternate, a ritmo continuo, presentazioni di libri ed incontri con gli autori. Tra cui nomi di grido della narrativa italiana; come Dacia Maraini, Giordano Bruno Guerri, Alessandra Appiano, Angela Generali, Biagio Proietti.

Alle ore 18.00 è toccato ai nostri rappresentanti della cultura santostefanese. Quando l’altoparlante dell’organizzazione della fiera ha annunciato la presentazione di un libro sui Cavalieri Templari, si è visto un spettacolo curioso, il parterre del "caffè letterario" si è di colpo riempito. A dimostrazione di come si tratti di un argomento di grande effetto e presa mediatica. Giancarlo Pavat ed Alessandra Leo, storica dell’arte ed autrice della prefazione di "Valcento", si sono quindi accomodati, assieme all’editore Luigi Corsetti, sul divano, davanti ad un pubblico numeroso, tra cui anche il Direttore del Museo Archeologico di Frosinone Dario Pietrafesa ed il nostro Emanuele Amadio, ma, soprattutto, appassionato di libri e di cultura.

E’ stata spiegata la genesi del libro, le lunghe ricerche e gli studi, le scoperte e gli aspetti inediti ivi contenuti. Tra un drink, un succo di frutta ed uno spumantino, dai tavolini sono giunte numerose domande. Curiose, attente, precise, mai banali, volte a conoscere, comprendere scoprire ciò che, "Valcento", che, ricordiamolo, è un libro di storia, offre al lettore. Giancarlo Pavat ha rammentato, anche, come molti anni fa, abbia abitato a Latina e come, anche le sue escursioni volte va visitare i monumenti della zona, abbiano contribuito a voler approfondire molti aspetti sconosciuti o dimenticati della storia e dell’arte di quelle terre. E "Valcento" può essere utilizzato proprio come una guida turistica. Tutti i luoghi visitati e studiati da Pavat possono essere raggiunti da chiunque. Non vi sono località alle quali solo iniziati o addetti ai lavori possono accedere. Come spesso accade in pubblicazioni su queste tematiche. E’ questo lo scopo principale del libro. Guardarsi attorno per conoscere meglio ciò che ci circonda e, di conseguenza, anche noi stessi. Alla collusione, applausi e corsa allo stand delle Edizioni Belvedere per accaparrarsi una copia del volume.