MODI DI DIRE

 

- A nnà dì!:  è da tempo! [dizione]

- A dda mo:  da molto tempo [dizione]

- A ppra mo:  proprio in questo momento, proprio adesso [dizione]

- A cièca alla jatta:  alla cieca, ciecamente [dizione]

- A ddà ccasione:  dare fastidio (lett. "A dare occasione") [dizione]

- Alla ri’là:  alla leggera [dizione]

- Alla riùlà: alla leggera [dizione]

- Alo!:  espressione di rassegnazione [dizione]

- A ffiàccu’ d’mpiastr'!:  altro che impiastro! lo è di più ancora! (tono dispreg. rif. a

                                        pers.)

                                        Nota: (l'espressione a fiaccu' d'  si utilizza in combinazione

                                        con molti altri aggettivi, sempre dispregiativi, in tono

                                        comparativo.

                                        Esempio classico: alcune persone stanno "sparlando" di una

                                        persona non presente in quel momento giudicandola ad

                                        esempio come una persona ufàra, cioè brontolona. Uno dei

                                        presenti allora dice : "Si, vabbè, d'accordo, quella sarà

                                        pure brontolona ma quell'altra, altro che brontolona! Lo è

                                        ancora di più!" a fiaccu'

                                        d'ufàra! [dizione]                                   

- Alla ncianfr’ca:  alla buona, in modo disordinato [dizione]

- Alla nciunfr’ca:  alla buona, in modo disordinato [dizione]

- Alla ciunfra cianfra:  alla come va va, alla meglio [dizione]

- Alla mamm’ccìgna:  dicesi di cosa fatta in modo approssimato, alla buona,

                                     come se fosse fatta da ragazzini (mamm'cci') [dizione]

- Andollè!:  dove sta! fammi vedere! [dizione]

- Acchiddiè?:  di chi è? a chi appartiene? [dizione]

- Allàrlalléro:  con leggerezza [dizione]

- Ambaciccu’! e a Matteu’ nient’:  si dice rivolgendosi ad un credulone [dizione]

- Alla zompaf’ss':  dicesi di calzoni lunghi con risvolti per non bagnarseli

                               (salta-fossato) [dizione]

- Accauàgli' agli’ cazzùn’:  a cavallo ai calzoni, cioè a piedi [dizione]

- Allallérta:  ritto, in piedi [dizione]

- A chiàcchi’ coss’:  portare una persona sulle spalle [dizione]

- Alla pazzìgna: in modo pazzo, sconclusionato, alla meglio [dizione]

- Adétta tè!:  mannaggia! che diamine! (in senso di rassegnazione) [dizione]

- Adétta!: mannaggia! che diamine! (in senso di rassegnazione) [dizione]

- Tattòttattattoppa!:  ancora insisti! [dizione]

- Té-tté!:  richiamo per i cani [dizione]

- Tap’zz’ scrià:  potessi sparire! [dizione]

- Ngi'ènt:  caso mai [dizione]

- Tòcca!:  su, avanti, forza! [dizione]

- Attòcca: bisogna necessariamente, occorre per forza (trad.es. "Eh! Bisognerà

                 andare! E' ora di andare! ") [dizione]

- Ammèra: bisogna, occorre [dizione]

- All’ r’gnà:  a dormire (prendere sonno) [dizione]

- All'rgna: a dormire (prendere sonno) (accento sulla ') [dizione]

- Trammìnt:  prestami attenzione! [dizione]

- Tramménta:  prestare attenzione [dizione]

- Tapòzzenaccìda!:  imprecazione rivolta a persona (lett. "Che ti potessero

                                   uccidere!") [dizione]

- Ma che tapòzz’na prépiament’ accìda!:  variante rafforzata [dizione]

- Tacc'dìss'r' addauér'!:  ti uccidessero per davvero! [dizione]

- Che uapòzz’naccìda!:  (variante plurale) [dizione]

- Fussaccìsa!:  disgraziata! (lett. "fosse uccisa…") [dizione]

- Fussiaccìsa!: disgraziata (lett "fossi uccisa...") [dizione]

- P’ssèssa accìs’ !:  imprecazione rivolta a terza pers. maschile

                                   (lett. "Che tu potessi essere ucciso!") [dizione]

- P’ssèssa accìsa!:  imprecazione rivolta a terza pers. femminile [dizione]

- P’ssèssaccisélla!:  variante dal tono meno offensivo rif. a bambine

                                    nel senso di "birbona", "birbante" [dizione]

- P’ssèssaccisìgli’!:  variante dal tono meno offensivo rif. a bambini,

                                    nel senso di "birbone", "birbante" [dizione]

- Sou accis’ bèn' bèn': hanno litigato di brutto (lett. "Si sono uccisi ben

                                       bene!" [dizione]

- P’zzèssa b’n’détta:  per favore (in tono supplichevole) (rivolto a pers. f.) [dizione]

- P’zzèssa b’n’dìtt’:  per favore (in tono supplichevole) (rivolto a pers. m.) [dizione]

- S’ cos’llitt’ zicu’ zicu’:  'sto cosetto piccolino [dizione]

- Ta pòzza dà n’ c’ton’!:  imprecazione rivolta a persona, solo in tono di

                                          rimprovero (lett. "Che ti potesse prendere un

                                          coccolone!") [dizione]

- Ta pòzza dà n' scu'rt'qu'!: imprecazione rivolta a persona, in modo offensivo [dizione]

- T’ cacci’ l’ fritt’: ti ammazzo! ti uccido! (in tono cattivo) (lett." Ti caccio le

                             budella!" [dizione]

- T' fàcci' l' strùtt': ti ammazzo! Ti uccido, ti faccio veramente male! (lett. "Ti faccio

                              lo strutto", sorta di burro prodotto mettendo a squagliare il

                              grasso di maiale in una pentola sul fuoco) [dizione]

- Cuèll’:  in nessun posto particolare [esempio] ( Domanda: andò uei? Risposta: cuèll’!)

- Ohi matr’!:  oh, madre! [dizione]

- Ohi màtro! :  variante [dizione]

- Allattantùna:  a tastoni [dizione]

- Allamm’ccùna:  inclinato, capovolto, bocconi [dizione]

- Nnì-nnì!:  guarda guarda! [dizione]

- Ha raccu’t’ i lèpr’!:  è caduto per terra (rif. a persone) (lett. "Ha raccolto

                                    il lepre!) [dizione]

- Sa ittàt' a b’t’cu’:  si è lanciato, si è buttato (es. in una discesa) senza criterio, in

                                 modo poco avveduto [dizione]

- Ibbìa!:  certamente! come no! [dizione]

- Ar’:  voce di via per gli asini [dizione]

- Ush:  voce di arresto per gli asini [dizione]

- Ist!:  fermati! sta buono! (al cane) [dizione]

- Ist' allòqu'!:  (variante) fermati, sta buono là! [dizione]

- Pi-ppì!:  richiamo per le galline [dizione]

- Ittà i bbann’:  proclamazione del banditore (lett. "buttare il bando") [dizione]

- Scio!:  va via! (al pollo) [dizione]

- Ghiau' alla lùia: burla! (esempio il 1° Aprile) [dizione]

- Fastì?:  che è? [dizione]

- Gnorantòtt’! gnorantanòu’ e cinquanta!:  ignorante! [dizione]

- Mbè!:  si! va bene! ok, certamente [dizione]

- Mbè?:  e allora? [dizione]

- Ngraziaddi’!:  meno male! ringraziamo il Signore! (lett. "In grazie a Dio!") [dizione]

- èss!:  ecco! [dizione]

- èlla:  eccola là [dizione]

- Tàng’ta!:  ecco qua, è successo quello che mi aspettavo! [dizione]

- T’r’tang’ta!:  ecco qua, è ri-successo di nuovo quello che mi aspettavo!  [dizione]

- I cazz’ a p’là:  problemi da risolvere, cose da fare che impegnano [dizione]

- Ma mo!:  e adesso? che cosa è successo?! (espressione di meraviglia) [dizione]

- P’nc’riì:  per non tornarci più, sull’argomento [dizione]

- Sèra sèra:  vicino vicino, insistentemente, appresso appresso [dizione]

- Giacùm’ giacùm’:  dicesi delle gambe quando tremano (per paura ecc...) [dizione]

- M’ ngènn’:  mi duole, mi fa male [dizione]

- N’ Sant’Antòni’:  dicesi di persona molto robusta e alta [dizione]

- Nz’ppà l’ pan’:  sguazzare in un argomento, parlarne, interessarsene e riparlarne

                             sempre (lett. "Inzuppare il pane") [dizione]

- A chélla uìa: da quella parte (lett. "A quella via")

- Ura!:  esclamazione [dizione]

- Uiè!:  bleeeh! che schifo! [dizione]

- Uìdau’dé!:  vedi un po’! vedi un attimo! vai a vedere! (lett. "vedi a vedere") [dizione]

- Uìduì:  ma guarda un po’, vedi! [dizione]

- Staoommma!:  sta tuonando (di derivaz. sicuramente onomatopeica) [dizione]

- Lèst e curènn:  velocemente (lett. "presto e correndo") [dizione]

- Lèst' lèst':  presto presto! subito subito! [dizione]

- A b'gli' a b'gli':  in modo veloce (trad.es. "Accidenti come mangi in modo veloce!

                            Così ti va per traverso!") [dizione]

- Ddìa-tré:  due o tre (un po') [dizione]

- Frùsta!:  vai via! (al gatto) [dizione]

- Ngu’gli’:  dicesi quando si portano oggetti tra spalla e collo (lett. "in collo") [dizione]

- A-ha! iéua sorda sòrda séra!:  ma allora sei stupido! non capisci? (lett. "A-ha! Era

                                                       sorda tua sorella ieri sera!") (modo di dire derivato

                                                       da una storiella) [dizione]

- Ahànz’!:  ancora! ci rifai di nuovo! Ma allora non hai capito! [dizione]

- Lassa fa:  persona svogliata su cui non si può fare affidamento (lett. "Lascia

                    fare") (es. Quello è n' lassa fa - Quello è un lascia fare) [dizione]

- Mèsa:  rafforzativo (lett. "Metà") [esempio] (trad. es. "Mannaggia l'acqua")

- Zompa iss' co sètt' piatta uacànt':  (rif. a persona) interviene energicamente

                                                              ma in modo inopportuno su un argomento o

                                                              questione, sconvolgendo tutto (lett. "Interviene

                                                              lui con sette piatti vuoti") [dizione]

- U’là ngànna:  desiderare intensamente qualcosa, solitamente cibo o oggetti (lett.

                          "Volare in gola") [esempio] (trad.es. "Sto desiderando intensamente

                           quei funghi, quasi quasi cedo alla tentazione e me li mangio!")

- Trà a cùrt':  venire al dunque, sbrigarsi (lett. "Tirare a corto") [dizione]

- R'sp' ngu’rp':  segreto doloroso tenuto dentro di se (lett. "Rospo nel corpo") [dizione]

- N'dùtt': completamente (lett. "in tutto") [dizione]

- I faciàm' ùlm': lo escludiamo; lo lasciamo senza... bere, mangiare ecc... (deriv.

                          dal gioco della Passatèlla nel quale l' "ùlm" è  l'unico che rimane

                          senza bere) (lett. "Lo facciamo olmo") [dizione]

- Ha fatt' cent'noantanòu'!:  riferito a una persona che ne ha fatte tante, di cose

                                              storte, sbagliate (lett. "Ne ha fatte 199") [dizione]

- Ha fatt' più iss' ch’ z’ppèlla: ne ha combinate di tutti i colori (lett. "Ne ha

                                                  combinate più lui che z'ppèlla") (nota: Z'ppèlla è

                                                  un personaggio indefinito) [dizione]

- Sa miss' nfusion':  si è messo in moto, in movimento, s'è dato da fare [dizione]

- Arégna!: altro che! eh, come no! 

                  oppure: andiamo bene!

                  oppure: porca miseria! (in senso rafforzativo) (es. "Arégna! A it'

                                allòqu', ao'! - Porca miseria! E' andato là, ci è andato per

                                davvero!) [dizione]

- Arégna nònna!: variante di "Arégna" [dizione]

- Régna!: variante di "Arégna" [dizione]

- Erégna!: variante di "Arégna" [dizione]

- Féregna!: variante di "Arégna"

- èccu'gli' uèè!: a-ha! eccolo qua! [dizione]

- èss' i bbòbb': ecco, sta venendo il lupo! (cattivo) (bbòbb: lupo o animale

                          indefinito) [dizione]

- M' fèi' r'calà l' làtt'!: stai scocciando, ora stai stufando, mi stai annoiando! Sono 

                                   arcistufo! Che diamine! (lett. "Mi fai ricalare il latte") [dizione]

- Troppa grazzia Santantò!: eh, adesso pretendi troppo! (lett. "Troppa grazia,

                                                Sant'Antonio!) [dizione]

- Sa ittàt' a Santanèca: rif. a persona che nega sempre tutto, che dice sempre

                                        di non sapere niente di un determinato argomento (lett. "Si è 

                                        buttato a Santa Nega") (es. Oramai' chigli' sa ittàt' a

                                        Santanèca!) [dizione]

- Scanzùn' scanzùn': rif. a persona in disparte, scansata scansata, scantonata

                                   scantonata, che non vuole farsi notare [dizione]

- Chi pàtr'ca ammàtr'ca: espressione dialettale il cui senso in italiano corrisponde a

                                          "Chi va con lo zoppo impara a zoppicare!" (spiegazione:

                                          Chi pratica sempre una cosa alla fine la acquisisce) [dizione]

- C' ha fàtt' métta sètt' sant' ngu'rp'!: gli ha fatto prendere una paura! gli ha messo

                                                             paura! (lett. "Gli ha fatto mettere sette santi nel

                                                             corpo") [dizione]

- E ch' tà!: e che ci fa! Non fa niente, non ti preoccupare, stai tranquillo! [dizione]

- Appart'nàta d' Chrìst': per forza! a tutti i costi! (trad. es. " E' voluto andare là per

                                        forza, a tutti i costi! ") [dizione]

- A cicci' d' sèll'r': proprio nel momento giusto (dicesi di una cosa o avvenimento

                              aspettato che capita proprio nel momento giusto) (lett. "A ciccio di 

                              sellero") [dizione]

- Add'll'bb'n': meno male che... ("lett. Ha del buono") [dizione]

- Chigli' a fatt' a fìna (laìta) agli' cu'ru': quello ha fatto la fine del corvo (cioè è andato

                                                                in un posto e non è tornato più indietro, non si

                                                                sa più che ha fine ha fatto, non si hanno più

                                                                notizie di lui) [dizione]

- Sa st'ccàta mmi's': si è maritata o anche si è fatta male, si è rotta le ossa

                                    (lett. "Si è stoccata in mezzo") [dizione]

- Sa staccata i r'nt': si è maritata (arcaico) (lett. "Si è staccata i denti") [dizione]

- Ng' ss' tòll' pàtta!: non ci si capisce niente! non ci si riesce a trovare un senso

                                 logico! [dizione]

- Ng' ss' raccapézza pàtta!: (vedi riga sopra) [dizione]

- Ti'ngu' na pìzza npi'tt': ho un dispiacere, una preoccupazione che mi angoscia, che

                                        mi tormenta [dizione]

- Cià tr'màt' l' frìtt' ngu'rp': ha avuto paura, timore, tensione, si è agitato

                                           (lett."Gli han tremato le budella nel corpo") [dizione]

- Sparà i pésh: pulire il pesce dalle interiora [dizione]

- Stèi a métta tré castégn' p' càrd': stai sbagliando i conti in tuo favore, stai

                                                            effettuando in modo errato il conteggio (di

                                                            oggetti) (lett. "stai considerando tre castagne

                                                            per cardo") quando invece le castagne da

                                                            considerare buone per ogni cardo sono solo

                                                            due!  (Nota: in ogni cardo ci sono solitamente 3

                                                            castagne, di cui due buone e una appiattita, cioè

                                                            la "cucchiarèlla") [dizione]

- Nfàccia a: intestata/o a.... (v. anche "Nfàccia" in "Espressioni di Tempo e Luogo")

                    (es. Ssa casa sta nfàccia a mmì! - Codesta casa è intestata

                     a me!) [dizione]

- Si è ch'ssì...: se è proprio così, se le cose stanno proprio così... allora.... [dizione]

- Oo! ià fàtt' accùm' ann' cìnci': lo ha ridotto male, come un cencio (straccio

                                                     usato) (lett. "Ooh! Lo ha fatto come un

                                                     cencio") [dizione]

- T' s' magnàt' bbìss e ccàss e cambracànn' uècchi'!: ti sei mangiato tutto! (in senso

                  fig.), hai sperperato questo mondo e quell'altro! (lett.  "ti sei mangiato

                  il bis (hai fatto il bis),  le  casse (contenitori  per  il  formaggio,  cioè

                  oltre che hai fatto il bis ti sei mangiato anche i contenitori) e inoltre

                  pure le cambracànn'  vecchie! (contenitori per il grano). Praticamente

                  hai ripulito tutto, non hai lasciato niente, nemmeno i contenitori [dizione]

- T' s' magnàt' st' mùnn' e chigliàtr':  lett. "Ti sei mangiato questo mondo e anche

                                                             l'altro" (nel senso che non hai lasciato niente!)

                                                             [dizione]

- A tì nt' fà prol', l' magnà!:  lett. "A te non ti fa polvere, il cibo", nel senso che tutto ciò

                                             che mangi è come se non lo mangiassi perché lo bruci

                                             subito (rif. solitamente a persone che vanno sempre di

                                             corsa nella vita di tutti i giorni) [dizione]

- Chi a rùtt', i chi iètta a cunnùtt' !:  (rif. a persone) chi è rotto e chi è sfasciato,

                                                           sgangherato del tutto (si dice rivolgendosi

                                                           a persone che stanno una peggio

                                                           dell'altra!) [dizione]

- Un' a rùtt, i un' iètta!:  (vedi " Chi a rùtt', i chi iètta a cunnùtt'! ") [dizione]

- Uà facènn' gnùr' gnàr':  (lett. "Va facendo gnùr' gnàr' ") dicesi riferito a persona

                                          che borbotta e si mette in disputa con un'altra, anche

                                          lamentandosi o aggredendo verbalmente, in una sorta

                                          di tira e molla (una sorta di batti e ribatti continuo) [dizione]

- Paccrist'llìna!:  (imprecazione in tono deciso) Che cavolo! Porca miseria! [dizione]

- Paccrist'llìna addauér'!!:  (rafforzativo, imprecazione in tono ancora più deciso

                                              di una persona che si sta arrabbiando e innervosendo)

                                              Che cavolo! Porca miseria veramente!! [dizione]

- A r'nnùt' l' fau' a z' Ntoni'!: (lett. "Ha restituito le fave a zio Antonio") Si è

                                              ammattito completamente,non ragiona più, è

                                              ormai irrecuperabile [dizione]

- U'gli' ch' piòu'!: che esagerazione! Accidenti! Non pensavo che la cosa fosse così

                             esagerata! Mica sarà proprio così!? Speriamo proprio di no! (in

                             tono di speranza) (lett. "Voglio che piove!") [dizione]

- A chélla uìa: da quella parte [dizione]

- Ou scòrt' l' nòci a bacòccu': si è mangiato tutto! E' rimasto senza niente!

                                                  (lett. "Sono finite le noci di cocco") [dizione]

- Fa a ssèmpi': dondolare [dizione]

- Fà a càp' t'mmàcchi': fare le capriole [dizione]

- Paccrìlla!:  (esclamazione) porca miseria, che cavolo! [dizione]