Nell’ultimo fine settimana di ottobre, si è svolta la prima edizione della Festa della birra santostefanese. Patrocinata dall’intera Amministrazione Comunale, la manifestazione ha avuto luogo in Largo Gorizia: apprezzata l’idea di valorizzare e sfruttare un angolo così suggestivo e ricco di storia del paese, come le cosiddette "case spallate". È stato installato un maxi tendone da trecento posti.

La serata di venerdì ha fatto da prologo a quelle successive. La serata di sabato, inizialmente ha visto una buona affluenza (stimate 120 persone); verso le ore 23, si è avuto il picco massimo di oltre 300 avventori presenti, con discreto numero di forestieri. La musica ha accompagnato le manifestazioni.

Ad allietare il sabato sera, la "Federico Palladini band", composta da due nostri concittadini: il leader Federico Palladini appunto, e Paolo Tricca. Il gruppo ha eseguito musica d’autore e composizioni proprie, con la presentazione del primo cd originale, intitolato "Di Notte". La band è composta da Federico Palladini, voce solista e chitarra; Paolo Tricca al basso; Giovanni Mancini alla chitarra; Fernando Pacitti alla fisarmonica; Maurizio Celli alla batteria. Palladini si è ritagliato uno spazio importante nel panorama musicale ciociaro: è uno dei cantautori emergenti, più vivaci e talentuosi, nonché grande animatore di serate. Ha destato l'interesse della stampa locale, tanto che "Il Messaggero" ha dedicato un bell’articolo di presentazione, che certamente farà crescere, non solo in ambito locale, la notorietà del gruppo. L’ascesa artistica di Federico e company non può che suscitare interesse e rappresentare motivo d’orgoglio per i santostefanesi e tutti i ciociari.

La festa è stata caratterizzata da avvenimenti gastronomici che ne hanno esaltato il valore popolare. Infatti, sono stati preparati e ben cucinati pietanze prelibate come la sagna e fagioli, carne allo spiedo, capra al sugo, salsicce di maiale e bistecche. Notata la presenza di intere famiglie, con bambini al seguito, a dimostrazione del clima festoso che sprigionava dall’evento popolare e contagiava i partecipanti. Tutti hanno banchettato in allegria e assoluta tranquillità, in questo anomalo (dal punto di vista meteorologico) inizio d’autunno. Nel complesso, buona la riuscita di questa prima edizione della "Villa Beer Feast", a testimonianza di ciò i commenti, che sono stati in gran parte positivi.

In Italia il consumo pro capite annuo di birra, seppur in costante aumento, è di molto inferiore ai paesi del nord Europa. Ovviamente, ciò è dovuto al dominio della tradizione vinicola. La viticoltura è assai presente a Villa Santo Stefano, come d'altronde in tante regioni italiane. La predisposizione geografica e il clima temperato ne consentono una grossa produzione. Ma questo non impedisce di apprezzare le proprietà organolettiche "dell’integratore al luppolo", come viene simpaticamente chiamata, dagli intenditori, la bevanda bionda. Per concludere, seppur la festa ha assunto i connotati d’evento di carattere prettamente popolare, è stata comunque ricca di contenuti sociali.