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La Parrocchia di Villa Santo
Stefano, assieme alla Schola Cantorum presieduta dal Maestro Guido Iorio,
ha organizzato il triduo pasquale con tutte le funzioni liturgiche.
Si è iniziato giovedì 8 con la "Missa
in coena Domini" alle 21; poi, venerdì 9, si è proseguito con l’adorazione
della Croce e la commovente Via Crucis serale. Sabato 10 si è svolta la
Veglia pasquale, iniziata alle 22; domenica alle ore 11.30 il triduo si è
concluso con la Solenne Messa. La cerimonia della Passione di Cristo è
stata riproposta, dopo anni, con la Via Crucis: il cammino percorso dal
figlio di Dio, con il "peso fisico e morale" della Croce, da Gerusalemme
verso il Calvario. Guido Iorio si è fatto promotore di un’iniziativa
meritevole di lode: ha infatti restaurato un antichissimo Crocifisso e la
Croce, il duro lavoro è stato portato a termine giusto in tempo per la
rappresentazione. Pertanto la processione ha visto la presenza della
Statua della Madonna Addolorata, della Croce e del Cristo morto, che messe
insieme raffiguravano perfettamente il dramma della Passione di Cristo
nella propria essenza metafisica ed intima spiritualità. Il sacro corteo,
nonostante le incerte condizioni meteorologiche, è stato seguito da un
buon numero di fedeli. Sono state osservate le quattordici Stazioni
raffiguranti i momenti caratteristici della Passione. I santostefanesi si
sono così riappropriati di un’antica tradizione, che torna a far parte
della cultura del nostro paese. Tutto questo grazie al contributo di bravi
volontari che collaborano attivamente con la parrocchia. Nei giorni
precedenti, il parroco Don Krzysztof si è recato in tutte le case del
paese ad impartire la santa benedizione pasquale: un rito beneaugurate,
tanto atteso e apprezzato dai nostri concittadini. Concludiamo con la
bellissima frase pronunciata dal Santo Padre: "Il mistero della Via Crucis
del figlio di Dio sia per tutti fonte inesauribile di speranza". Tali
parole, possano illuminare l’umanità sul sentiero della pace e della
solidarietà, in questo mondo pieno d’insicurezze, con tanti problemi,
tensioni internazionali e focolai di guerra, da risolvere quanto prima,
onde evitare di sprofondare nel "baratro dell’egoismo".
13 aprile 2004
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