Il giorno di ferragosto, si è aperto, come da tradizione, con salve di bombe e la parata della banda musicale di Villa Santo Stefano, che ha fatto il suo gradito ritorno nelle festività patronali, per le vie e le piazze del paese. Dopo quattro anni, la Chiesa Madre ha aperto le porte alle funzioni religiose: si è così svolta la Messa Solenne con la partecipazione della “Schola Cantorum” diretta da Guido Iorio. È seguita la processione della Madonna Maria SS. Assunta in Cielo. In serata, dopo la Messa in onore di San Rocco, il momento più atteso dal popolo dei fedeli: la commovente uscita della statua del Santo Patrono dalla chiesa di San Sebastiano, sua dimora. L’emozione che suscita tale evento pervade gli animi di tutti i partecipanti: sensazioni particolari che solo i santostefanesi possono capire, ma che affascinano anche i numerosi turisti. L’accensione di spettacolari ed artistici fuochi pirotecnici, che annunciava l’inizio della processione notturna, è stato un altro momento emozionante. Lo spettacolo prodotto dai fuochi artificiali è stato, come sempre, incantevole: giochi di forme e colori hanno illuminato il cielo, destando l’ammirazione generale. Il clima fresco e ventilato ha accompagnato la processione come al solito assai lunga e con una notevole partecipazione popolare. Erano presenti autorità e gonfaloni dei paesi limitrofi. In piazza la bella omelia del parroco Don Cristoforo è stata incentrata sulla figura di San Rocco e del suo insegnamento cristiano a favore del comandamento della carità. L’insegnamento di San Rocco, ad attingere la forza dell’amore da Cristo Nostro Signore, è sempre attuale. Se fosse vissuto oggigiorno avrebbe certamente percorso le strade d’Europa per debellare la “peste” del nostro tempo: il secolarismo, moderna piaga che induce all’odio, offuscando le menti dell’umanità. Finalmente si è potuta rispettare la tradizione che vuole la statua del Santo Patrono presente al culto dei fedeli nella Chiesa Santa Maria Assunta in Cielo, fino a metà settembre, per poi fare ritorno nella Chiesa di San Sebastiano. 15 agosto 2005 |