A DOMENICO ROSSI
Ricordo di un amico
Z’ Memmo.
Chi non lo ricorda? Ci ha lasciato la mattina di un Venerdì, un venerdì
tutto particolare per il suo paese. Quello dedicato alla visita ai defunti
in occasione della tradizionale festa del Sacro Cuore. Una tradizione alla
quale Z’ Memmo teneva tanto, per la sua educazione religiosa e soprattutto
per continuare il ricordo dell’avvenimento tanto caro alla mamma za’
Iuccia ed alla sorella Iolanda. Personalmente lo ricordo quando, da
ragazzo, lo ammiravo come Presidente dell’Azione Cattolica giovanile
santostefanese. Era un personaggio, sempre sorridente e simpatico, che non
perdeva mai le staffe. Ci faceva divertire con le sue "fatidiche
invenzioni" che poi scoprivamo come autentiche burle, dopo essere rimasti
talvolta con la bocca aperta per la sua perfetta recitazione di
avvenimenti o episodi non veri. Un animo nobile, sempre disponibile al
colloquio ed alle allegre compagnie, disinteressate, senza riserve mentali
né diffidenze nei confronti di chi lo circondava. Sempre pronto a
collaborare, in particolare quando mio zio Don Luigi Falconi lo chiamava
per il canto solenne del Te Deum di fine anno. Lo ricordo quando, la sera
del 31 dicembre di ogni anno, con assoluta concentrazione, si esibiva
insieme ad Ilio Petrilli, Antonio Felici e Stefano Planera (l’organista)
per il canto di ringraziamento, formando così un fatidico quartetto, ormai
affiatato, nel tempo diventato indimenticabile. Sempre pronto a rispondere
alle chiamate di Guido Iorio, direttore dei cori santostefanesi, quello
della Chiesa e quello Comunale, in ogni occasione in cui si riteneva
opportuno: dalla domenica a tutte le feste religiose e nelle
manifestazioni inserite nelle attività culturali del Comune. Insomma, un
personaggio che anche i più giovani ricorderanno con affetto e che,
soprattutto i più attempati, non riusciranno certamente a dimenticare.
Auguriamoci che il suo comportamento, leale e schietto, con il massimo
rispetto per il prossimo, possa incidere sulla personalità di tutti coloro
che lo hanno conosciuto. Non posso non rivolgere l’invito, a tutti i
lettori di questo breve ricordo, di dedicare una Ave Maria alla memoria
del caro amico. Se la merita tutta. Ciao Z’ Memmo.
Orazio Falconi |