Enrico Ruggeri nasce a Milano il 5 giugno 1957.
Frequenta il blasonato liceo Berchet dove inizia le sue prime esperienze
musicali con alcuni gruppi della scuola.
Nel 1973 fonda la band dei "Josafat"
e debutta in concerto al Teatro San Fedele di Milano con un repertorio di
classici del rock anni '60. E' invece il 1974 quando forma con l'amico
Silvio Capeccia gli "Champagne molotov. La prima canzone importante è
datata 1975: è "Living Home", scritta durante l'ultimo anno di liceo
classico, che più tardi sarà "Vivo da Re". Terminato il liceo Enrico si
iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza e insegna, come supplente, le
materie di italiano e latino presso le scuole medie inferiori. Intanto gli
Champagne Molotov cambiano formazione, assumendo quella che diventerà la
line-up del primo gruppo stabile: Enrico Ruggeri, Silvio Capeccia, Pino
Mancini, Roberto Turati ed Enrico Longhin. Nel 1977 il gruppo capeggiato
dal giovane professore cambia configurazione a seguito dell'abbandono di
Capeccia; l'anima musicale subisce l'influenza del punk-rock che sta
esplodendo un po' in tutta Europa: cambiano il nome in "Decibel". Enrico
abbandona l'università: la musica diventa la sua prima e più importante
attività. E' il mese di ottobre quando Milano vede i suoi muri tappezzati
di manifesti e volantini che annunciano un concerto punk dei Decibel. Il
lavoro riscuote un buon successo e i Decibel suonano come gruppo di
supporto per Heartbreakers, Adam & the Ants. Nel 1978 rientra nel gruppo
Capeccia e con lui arrivano Fulvio Muzio, Mino Riboni e Tommy Minazzi. Il
1979 vede la pubblicazione dell'album "Vivo da Re" registrato in quel
Castello di Carimate. L'anno successivo Ruggeri trascina i Decibel sul
palco del Festival di Sanremo con il brano "Contessa": il successo è
notevole. A seguito di un lungo periodo di incomprensioni, che
procureranno noie anche dal punto di vista legale, le strade di Enrico
Ruggeri e del suo complesso si separano definitivamente. Incontra Luigi
Schiavone con il quale firmerà moltissimi pezzi, tra cui alcuni capolavori
assoluti della musica leggera italiana: nell'agosto del 1980 registra il
suo primo album da solista "Champagne Molotov". Comincia ad affermarsi
anche come autore con "Tenax" interpretata da Diana Est.
Con la CGD incide i successivi dischi: "Polvere" è del 1983. Scrive "Il
mare d'inverno", che conoscerà un grande successo con Loredana Bertè.
Torna a Sanremo nella categoria "big" nel 1984 con "Nuovo swing"; nella
categoria Giovani la canzone "Sonnambulismo", presentata dai Canton, è
firmata Ruggeri-Schiavone. Grande sportivo (e tifoso interista) Enrico
debutta titolare nella Nazionale Italiana Cantanti il 21 marzo dello
stesso anno. Nel 1985 esce l'album "Tutto scorre" e Ruggeri partecipa
all'annuale rassegna della canzone d'autore, il prestigioso Premio Tenco.
L'anno successivo vince il premio della critica al Festival di Sanremo,
con "Rien ne va plus". Poco dopo esce il minialbum "Difesa francese". Al
rientro da una lunga e intensa tournée estiva sposa Laura Ferrato; l'anno
si chiude con un altro disco "Enrico VIII" con il quale otterrà il suo
primo disco d'oro. L'edizione di Sanremo 1987 vede vittoriosa una delle
più belle canzoni italiane di sempre: "Si può dare di più" firmata e
interpretata dal trio Enrico Ruggeri, Gianni Moranti e Umberto Tozzi.
Nella stessa edizione il premio della critica viene assegnato a "Quello
che le donne non dicono", scritta da Enrico e interpretata da Fiorella
Mannoia: il pezzo sottolinea la grande sensibilità del cantautore
milanese.
Nel 1988 Enrico si cimenta con il cinema contribuendo con due brani alla
colonna sonora del film "I giorni randagi" di Filippo Ottoni. Poco dopo
esce un altro LP: "La parola ai testimoni". Scrive brani per Anna Oxa,
Riccardo Cocciante, i Pooh, Mia Martini e Mina (l'emoziante "Il portiere
di notte") e molti per Fiorella Mannoia.
Il 24 marzo 1990 nasce il figlio Pico, Pier Enrico: due mesi più tardi è
la volta del disco "Il falco e il gabbiano", che segna un ritorno al rock.
Il 1992 vede Ruggeri in prima fila fra i rockers italiani nel gremire
stadi e Palasport con l'ultima tournée che lancia il bellissimo album "Peter
Pan": la melodia della title-track è semplicemente incantevole e il
successo è enorme. Nel 1993 Enrico Ruggeri compie l'impresa e vince per la
seconda volta il Festival di Sanremo con "Mistero", primo brano rock a
trionfare nella città dei fiori. Il brano viene incluso ne "La giostra
della memoria" album antologia che racchiude alcune perle della sua
carriera. Nel particolare tour che segue Enrico affida la scaletta di ogni
serata ad una ruota, cui sono apposti i titoli delle sue più belle
canzoni.
Il 6 febbraio 1996 Enrico Ruggeri festeggia i 3 milioni di dischi venduti
in carriera: partecipa al festival di Sanremo con "L'amore è un attimo";
segue l'uscita dell'ottimo disco "Fango e stelle". Nel 1999 esce "L'isola
dei tesori" album in cui Enrico reinterpreta alcune sue perle scritte per
altri artisti, mentre del 2000 è "L'uomo che vola" disco preceduto da "Gimondi
e il Cannibale" sigla dell'83° Giro d'Italia. Dopo il doppio live "La Vie
En Rouge" (2001) partecipa a San Remo 2003 in coppia con Andrea Mirò,
presentando il brano "Nessuno tocchi Caino". Nel 2004 Ruggeri prova un
"ritorno agli albori", un ripasso delle basi e delle proprie origini: esce
l'album "Punk", un progetto il cui ispiratore principale è il figlio
adolescente Pico. Si tratta di un eccellente reprise di antichi lavori
Ruggeriani. Una nuova sfida arriva alla fine del 2005 quando accetta di
condurre la trasmissione "Il Bivio", in seconda serata su Italia 1,
programma che racconta le ipotetiche diverse vite che ci sono nella storia
di ciascuno di noi. "Ho accettato - spiega Enrico - perché
l'esistenza di ciascuno di noi è più interessante della miglior
sceneggiatura". Come si evince da quanto sopra, Enrico Ruggeri ha un
lungo curriculum professionale che lo colloca di diritto ai vertici del
panorama musicale italiano.
http://www.enricoruggeri.net/
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