NATALE IN MUSICA

Davvero un Natale all’insegna della Buona Musica e del Bel Canto a Villa Santo Stefano. Che ormai, anche alla luce di altre consolidate realtà musicali come la Scuola Comunale di Musica e la Banda Musicale comunale, può davvero venir considerata una piccola capitale delle "Sette Note".

Come è ormai tradizione quasi decennale, si è cominciato con lo splendido e riuscitissimo concerto, mercoledì 26 dicembre 2007, tenutosi in una gremita Chiesa Parrocchiale, in onore Copatrono Santo Stefano.

Del giovane Stefano, uno dei sette diaconi scelti dagli Apostoli dopo la Pentecoste, primo dei Testimoni della Parola di Cristo, parlano gli "Atti degli Apostoli" (6-7). Indicato come un "Uomo pieno di Fede e di Spirito Santo e di Grazia e di potenza, faceva grandi prodigi e miracoli tra il Popolo". Probabilmente ebreo di origine ellenistica, portato davanti al Sinedrio con l’accusa di aver pronunciato parole blasfeme contro Mosè e contro Dio, venne lapidato per volere dei Sacerdoti. "Il sacrifico del Protomartire" ha spiegato il Parroco Don Pawel durante la Santa Messa (davvero suggestiva anche per l’inusuale ostensione delle reliquie dei Santi, conservate da secoli nella chiesa del paese) "sta lì ad indicare come non basta proclamare con la voce la Fede in Cristo" fattosi Uomo nascendo in una sperduta provincia dell’Impero Romano di duemila anni fa, "ma bisogna testimoniarla con i fatti, ed il termine Martirio significa proprio Testimonianza, sino alle estreme conseguenze. Chi persevererà fino alla fine sarà salvato". Non per nulla, prima dell’inizio del concerto è stato proiettato un interessante documento, che ha indicato come anche oggi si possa essere testimoni della Fede in Dio.

Santo Stefano, il cui nome in greco significa "corona", viene invocato contro l’emicrania e per la "Buona Morte". E’ patrono dei diaconi, dei muratori, degli scalpellini, dei selciatori e dei tagliapietre. Il suo culto è attestato sin dal IV scolo d.C.. Iconograficamente, in Duemila anni di Arte Sacra Cristiana, viene rappresentato molto giovane, imberbe, con addosso una dalmatica. Spesso si notano alcune protuberanze sul capo. Ricordano le pietre strumento del suo martirio. Un capolavoro dell’Arte d’ogni Tempo e di ogni civiltà è certamente il "Santo Stefano" di Giotto (1320 circa) custodito al Museo Horne di Firenze.

L’esecuzione si è aperta con "Adeste Fidelis". Poi sono stati seguiti i brani "Dormi non piangere" di Licinio Refice, "Sia Gloria nei Cieli" di Clarke, la "Pastorale" di Handel, ed il "Panis Angelicus" di Franck. Seguiti dall’"Ave Verum" del Mercadante, e da pezzi tratti dalla "Missa Pontificalis" del Perosi. "Ecce Sacerdos Magnus" di Corradini e, ancora del Refice, il "Cor Jesus Flagrans", il "Coelestis Urbs Ierusalem" e "Exulta et Lauda". Infine di Johann Sebastian Bach il celebre "Bist du bei mir". Da sottolineare la superba prova di tutti i componenti del Coro, in particolar modo della soprano Cinzia Cristofanilli, della mezzosoprano Fabiola Mastrogiacomo, del tenore Enrico Talocco, del baritono Paolo Bonome. Ed ancora del maestro Luigi Bartolini e di Giuseppe Frioni, ed i Eleonora De Filippis e di Chiara Olmetti.

Per l’ottavo anno consecutivo, quindi, il Coro Polifonico Comunale, diretto dal maestro Guido Iorio, ha offerto al pubblico una performance decisamente di alto livello. Tra il pubblico, non soltanto di santostefanesi, anche i membri della Banda Musicale, il parroco Don Pawel, gli amministratori ed il Sindaco Enrica Iorio. La quale ha ringraziato tutti per la riuscita dell’avvenimento. Specialmente il maestro Guido Iorio, tutti i membri del Coro, soprattutto lo "zoccolo duro dei cantori santostefanesi", ed il consigliere delegato alla cultura Alessandra Leo, per il costante impegno "presso la Provincia affinché la compagine canora santostefanese possa esibirsi anche in altre località della Ciociaria". Al termine ritrovo per tutti in piazza Umberto I, con lo spettacolo pirotecnico e la distribuzione di pasta e fagioli e delle gustose pizzelle allestita dalla Pro Loco guidata dalla signora Marina Bonomo.

Ma gli impegni della compagine canora santostefanese non si sono certamente esauriti nella giornata del 26 dicembre. Il giorno dopo, alle ore 21.00, si sono esibiti nella Sala Beata Madre Caterina Troiani (un ex frantoio del XVIII secolo completamente restaurato) a Giuliano di Roma. Presenti il Parroco, il sindaco Aldo Antonetti, e gli assessori giulianesi Bianca Fabi e Roberto Savo. Oltre al sindaco Enrica Iorio ed al consigliere con delega alla cultura Alessandra Leo.

IL CORO POLIFONICO COMUNALE DI VILLA SANTO STEFANO

Direttore; Guido Iorio

Soprano; Cinzia Cristofanilli,

Mezzosoprano; Fabiola Mastrogiacomo,

Tenore; Enrico Talocco,

Baritono; Paolo Bonome,

Tromba; Luigi Bartolini, Giuseppe Frioni,

Organo Eleonora De Filippis e Chiara Olmetti.

Soprani; Anna Antonetti, Marina Bonomo, Lucia Cimaroli, Sonia Lucarini, Angela Palombo, Palombo Iolanda, Margherita Russo.

Contralti; Grazia De Filippi, Pina Molinari, Maria Teresa Planera, Antonella Rossi, Pina Ruggeri, Fernanda Toppetta, Leandra Tranelli;

Tenori; Augusto Iorio, Guido Iorio, Giuseppe Leo, Amedeo Mansueti, Luigi Rogellini, Antonio Russo, Sandro Tricca.

Bassi; Antonio Iorio, Marcello Iorio, Pio Santonato, Silverio Spaziani Testa.

Ma l’elevata qualità artistica del Coro diretto da Guido Iorio è stata ulteriormente confermata ed apprezzata con la partecipazione di alcuni suoi elementi al "XVII Concerto di Fine Anno", svoltosi presso l’Abbazia cistercense di Casamari, la sera del 28 dicembre. Organizzato dall’Assessorato alla Cultura ed al Turismo della Provincia di Frosinone, e finalizzato anche a celebrare la figura del grande musicista ciociaro Licinio Refice (1883-1954). E’ stato proposto ad un pubblico davvero delle grandi occasioni, con una platea stipata di Autorità ed amministratori, il "Trittico Francescano", composto appunto dal maestro Refice. Grandi protagonisti l’Orchestra Sinfonica di Varna, diretta da Leonardo Quadrini ed il Coro "Josquin des Pres" di Ceccano, del maestro Mauro Gizzi ed, appunto, i nostri bravissimi coristi santostefanesi. "Non so come esprimere la gioia e la soddisfazione per quanto mostrato dai membri del nostro Coro Polifonico Comunale" ha commentato il consigliere con delega alla cultura Alessandra Leo, presente al Concerto come rappresentante dell’Amministrazione Comunale Santostefanese "Pur essendosi esibiti assieme ad elementi di un altro gruppo, hanno dato mostra di coesione e notevole capacità di adattamento artistico, non deludendo le attese. Sono stati all’altezza della fama che ormai si sono conquistati in tutta la Provincia e non solo".

E per concludere una vera e propria "Quattro Giorni" culturale e musicale, sabato 29, sempre nella Parrocchiale di Santa Maria Assunta in Cielo, nell’ambito della "Rassegna di Concerti Natalizi", l’Amministrazione Provinciale e quella Comunale di Villa Santo Stefano, hanno voluto proporre l’esibizione del Coro "Giovan Battista Pergolesi" di Ceccano, diretto dal maestro Giovanni Panella, con al pianoforte Giacomo Cellucci.

Una realtà piuttosto giovane, sia perché sorta nel 2004, sia per l’età media dei suoi componenti. Che ha però incantato il pubblico santostefanese. Cantati i brani "Kyrie" dalle "Lytaniae Laurentanae K109" e "Te Deum K141" di Wolfgang Amadeus Mozart, il "Credo", dalla "Messa in sol maggiore" di Franz Schubert, il "Kyrie" dalla "Missa Sancti Joannis de Deo" di Franz Joseph Haydn. Infine, un pezzo composto dallo stesso giovane direttore Panella, e suonato per la prima volta in pubblico proprio a Villa Santo Stefano: il "Panis Angelicus".

foto e testo di Giancarlo Pavat per VillaNews

up.5 gennaio 2008

www.villasantostefano.com

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