"Al momento dell’insediamento, prima di Natale, nella carica di Prefetto della provincia di Frosinone mi sono preso l’impegno di visitare tutti e 91 comuni ciociari. A sottolineare la volontà di essere vicino agli Enti Locali e a tutti i cittadini. Ed eccomi qui a Villa Santo Stefano." così ha esordito il Prefetto Dott. Piero Cesari che, mercoledì 31 gennaio 200, puntualissimo, ha visitato il piccolo comune alle falde del Monte Siserno. Accolto, davanti al Municipio, oltre che dalla giornata di sole, dal Sindaco Enrica Iorio, il vicesindaco Amalfi Cipolla, tutti gli amministratori, l’assessore della XXI Comunità Montana Maurizio Iorio ed il consigliere d’opposizione Tranelli, oltre ai dipendenti comunali ed ai cittadini.
Ha immediatamente conquistato tutti, il Prefetto Cesari, per l’affabilità e cordialità e per le tematiche ed i richiami alle tradizioni ed ai valori etici che hanno caratterizzato la sua allocuzione in Municipio. "Dopo 43 anni sono tornato nella mia Terra" ha ricordato l’Alto Rappresentante dello Stato, che è nato a Frosinone e che ha dedicato una vita intera in giro per l’Italia, prima con la propria famiglia, il padre era un appartenente alla Guardia di Finanza, al servizio delle Istituzioni. "Il ruolo del Prefetto è quello di fare da cerniera di un Sistema Paese, su cui devono ruotare le varie Amministrazioni locali. Ed è anche un arbitro, super partes, per fare in modo che gli Enti Locali siano sempre di più e meglio, al servizio dei cittadini. Questa deve essere la funzione, l’obiettivo di chi amministra". Un forte richiamo ai compiti di chi ha l’onere di prendere decisioni per la collettività. "Fare politica significa fare delle scelte. Che, ovviamente, non sempre possono accontentare e soddisfare tutti. L’importante è che vadano comunque a favore dei cittadini" spiega il Prefetto "Che vanno sempre tutelati. Sia come singoli che come comunità. Soprattutto i più deboli, i più sfortunati". Forte il richiamo ai diritti ma anche ai doveri di tutti noi. Al rispetto delle Leggi. Che può avvenire soltanto dall’educazione alla legalità, al rispetto del prossimo, delle Istituzioni, ed alla solidarietà. "Ed i pilastri fondamentali per l’insegnamento dei valori morali ed etici devono essere la scuola ma soprattutto la famiglia. Senza alcuna guida, senza punti di riferimento, i giovani finiscono per perdersi. Ed in questo, i piccoli centri dovrebbero essere più fortunati. Visto il senso di identità, di appartenenza ad una comunità, il rispetto per gli anziani che ancora persistono". La forza della Tradizione, "la memoria è fondamentale nel percorso educativo di ogni giovane" ha sottolineato il Prefetto, rimarcando ancora una volta l’amore per la propria Terra, per le proprie radici "Senza memoria della propria storia, delle proprie tradizioni, non si ha alcuna garanzia di libertà e di democrazia". Discorso che trovato concorde il giovane sindaco Enrica Iorio. Che, nel ringraziare il Prefetto per la sua visita, ha voluto evidenziare come, in una comunità come Villa Santo Stefano, di soli 1800 abitanti, chi amministra, è in stretto contatto con i propri concittadini e a maggior ragione deve e cerca di farsi carico delle loro esigenze e necessità. Ma per poter risolvere i problemi è essenziale la vicinanza delle Istituzioni. "Inoltre speriamo di vederla spesso qui tra noi a Villa Santo Stefano" ha concluso il sindaco tra gli applausi. Il Prefetto Cesari ha ringraziato il primo cittadino santostefanese per l’accoglienza e l’invito, garantendo particolare attenzione verso le piccole realtà come quella di cui è alla guida. Alla fine è stato offerto un piccolo rinfresco durante il quale, l’illustre ospite ha ricevuto un ricordo delle tradizioni del paese e si è intrattenuto anche con i cittadini convenuti. up. 7 febb. 2007 |
PrimaPagina | ArchivioFoto | DizionarioDialettale | VillaNews