FERNANDO IORIO, L’AFFABULATORE

Attualmente, uno dei personaggi più popolari di Villa Santo Stefano è certamente Fernando Iorio: figlio di una persona amabile e indimenticabile come lo era "Za’ Maria la postina" e di Augusto, uomo pacioso e d’animo buono. Chi non conosce il super simpatico Fernandone? Anche coloro che vivono fuori sanno chi è. Cosa rappresenta per il nostro paese? Quali caratteristiche peculiari lo contraddistinguono per dedicargli un articolo? A queste domande cercheremo di dare risposte appropriate, dalle quali ben capirete con chi abbiamo a che fare!

Fernando con la moglie Rita

Fernando Iorio è nato a Villa Santo Stefano il 2 agosto 1947. Dopo l’infanzia vissuta in paese, a soli 19 anni si è arruolato alla Guardia di Finanza l’11/11/1966. Per dieci anni ha prestato servizio nel confine italo-svizzero, in provincia di Como. Successivamente nel Nucleo di Polizia tributaria a Napoli. Infine a Roma nel Nucleo Speciale. Si è congedato con il pensionamento il 20/12/1994. La sua vita familiare ha trovato il coronamento nel matrimonio con Rita Sarrecchia il primo giugno del 1975. Dal matrimonio sono nate tre splendide ragazze: Federica, che vive a Roma e prossima neo mamma. Cristina, che lavora come impiegata alla FLAG di Villa S. Stefano. La terza figlia è Fabiana, studentessa di 16 anni. Fernando è un buon marito ed un padre di famiglia premuroso ed apprensivo. "Persino troppo", dice simpaticamente Cristina. Certo, come tutte le famiglie, non sono tutte rose e fiori. Ci sono sempre contrasti e problemi da affrontare. Ebbene, abbiamo assistito ad alcuni battibecchi con Rita, anche con qualche arrabbiatura, ma alla fine, finita la sfuriata, torna l’armonia e il rispetto reciproco che sono le basi di una serena vita familiare. Questo è il ritratto del Fernando di casa!

In pubblico, Fernando ha tanti amici che gravitano attorno alla sua "orbita gravitazionale" non solo per la sua marcata socievolezza ma anche per il modo caratteristico di proporsi e di raccontare fatti e cose della vita.

"Fernando è un vero compagnone - dice il suo grande amico Stefano De Filippi - benvoluto da tutti noi. Per me poi rappresenta un fratello. Coltiviamo passioni comuni, come la caccia che di fatto rappresenta un modo per stare tutti insieme". Fernando in paese è conosciuto per come racconta le sue storie di vita che spesso sono "condite di ricca fantasia". È proprio il caso di dire che le storie di Fernando hanno fatto "storia". E non è un gioco di parole! Viene in mente, tra le altre, una sua celebre frase: "la carnö è tanta e gliö canö s’arraia!", riferita alla voracità del Potere politico ma che, in differenti contesti, può avere anche altri significati. Una caratteristica che rende i racconti così godibili è il fatto che Fernando li arricchisce con numerose onomatopee (imitazioni di rumori naturali), per rendere più reali le situazioni. Quando accade che Fernando eccede nei racconti tanto da rasentare l’incredibile, ai limiti della realtà se non oltre, lo fa non per spocchia che certo non fa parte della sua natura umana, ma per compiacere gli amici e la loro bramosia di apprendere cose fantasiose. Infatti, proprio loro pendono dalle sue labbra! Fernando quando narra le "sue gesta", certamente si prolunga in particolari infinitesimali, ma usa anche un’arte oratoria così forbita di circonlocuzioni e aneddotica popolana tale, da ammaliare gli interlocutori. È proprio così! Fernando sa affascinare con aneddoti e storie ma soprattutto lo sa fare con garbo e stile. In conclusione, la storia del nostro paese si manifesta anche la cultura popolana di cui Fernando Iorio ne è un valido rappresentante.

Augusto Anticoli

TIPI SANTOSTEFANESI  Nasce una nuova rubrica, dal titolo emblematico, ideata con lo scopo di presentare una galleria di personaggi contemporanei: ponendo particolare attenzione su coloro che per vari motivi godono di una certa popolarità in paese. Portare a conoscenza note biografiche e aspetti caratteristici di un santostefanese dei nostri giorni è anche un modo di rappresentare uno spaccato storico della nostra comunità e su come essa si sia evoluta nel corso degli anni.


24 gennaio 2007

www.villasantostefano.com

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