Che la cucina sia un hobby amato da un buon numero di santostefanesi, è un dato di fatto. Costoro spesso amano proporre qualche variazione in tema di ricette esotiche, per la gioia, ma soprattutto (diciamo la verità…) per la "disperazione" delle rispettive famiglie. A parte gli scherzi, in paese ci sono bravi cuochi anche tra gli uomini: possiamo ben affermarlo per averne sperimentato piatti davvero eccellenti di amici comuni. E tra i santostefanesi bravi in cucina, spicca la figura di un vero chef d’alta classe: Roberto Bonomo. Chi è costui e cosa rappresenta la sua attività per il Paese, nel caso specifico inteso come Italia, lo scoprirete con il nuovo ritratto della serie: "Tipi santostefanesi". Roberto Bonomo è nato a Villa Santo Stefano il 3 settembre 1955, da Romeo e Armandina Planera. Terzo di sei figli, gli altri sono: Franco, Carlo, Mario, Luca e Maria Rita. Ha frequentato fino alla IV elementare a Latina, dove lavorava il padre; poi la famiglia è ritornata a Villa, dove ha preso la licenza elementare mentre le scuole medie le ha frequentate a Ferentino per poi iscriversi all’IPSIA di Frosinone. Sposatosi, ha avuto due figlie che sono il suo orgoglio: Elisabetta di 23 anni e Iris di 19. Ha iniziato l’attività lavorativa nel campo della ristorazione proprio nel nostro paese, con "Nisida" il ristorante, pizzeria, birreria sotto casa, in Piazza Umberto I. In collaborazione con il fratello Mario, che ha conseguito il diploma di chef nella nota scuola alberghiera di Fiuggi, ha potuto fare esperienza di ristoratore e imparare anche dal fratello l’arte culinaria. Il Nisida, assai apprezzato tanto da attirare avventori dall’intera provincia, ha rappresentato un banco di prova importante per se stesso. Nel 1986 avviene una svolta determinate nella sua vita: Roberto e famiglia infatti si trasferiscono in Belgio. Qui intraprende una diversa attività. Lavora in una compagnia teatrale che si occupa di tematiche artistiche. E tale esperienza gli permette di girare il mondo, di conoscere nuove culture che poi influenzeranno la sua arte culinaria. Ricordiamo che anni fa Roberto ha fortemente voluto che la sua compagnia teatrale intrattenesse uno spettacolo anche nel suo paese in occasione delle feste patronali, la qual cosa lo qualifica come "santostefanese doc", che tiene tanto al paese!
Dopo un periodo fecondo contrassegnato da successi abbandona il teatro perché è troppo forte il "richiamo della foresta": ovvero, il ritorno ai fornelli. La sua grande passione. E infatti, nel 2004 si trasferisce in Francia, a Lione: dove prende in gestione un ristorante. Dopo un periodo di transizione nel quale prende dimestichezza con l’ambiente, Roberto decide il grande passo: l’acquisto in toto del locale. Diventando così imprenditore della ristorazione d’oltralpe. Inizialmente, è stato un sacrificio economico certamente duro, successivamente ben ripagato, grazie all’apprezzamento generale della clientela. Attualmente Sapori e Colori è il miglior ristorante di cucina italiana a Lione, tanto da assurgere agli onori della stampa, e non solo quella specializzata, con recensioni tutte qualificanti e positive. Roberto non ha certo dimenticato le tradizioni gastronomiche della nostra terra. Tanto che nel menù del locale sono presenti tipiche pietanze della cucina ciociara e santostefanese. Inoltre, ha fatto conoscere ai suoi clienti un tipico formaggio delle nostre parti: la "mitica" marzolina. Da registrare che la passione per la buona cucina è decisamente innata in casa Bonomo. Abbiamo accennato al fratello Mario: apprezzato chef che si è conquistato notorietà in ambito provinciale. Tra l’altro ricercato in occasione di feste pubbliche e private. Ma anche il fratello Luca non disdegna la preparazione di piatti prelibati che decanta con particolari dovizie. Non di rado mi dice: "caro amico, stasera voglio fare un piatto speciale!". Roberto Bonomo in gioventù ha giocato nella squadra di calcio del paese. Era chiamato con il soprannome che ancora lo contraddistingue: Garrincha, per via di una certa somiglianza con l’asso brasiliano. Era un difensore arcigno che sapeva farsi rispettare. Roberto, pur vivendo all’estero mantiene i legami con il paese nativo, che gli è rimasto nel cuore, tanto da tornarvi ogni anno, compatibilmente con gli impegni da lavoro. Lo stesso dicasi per le figlie, alle quali ha trasmesso l’amore per la nostra terra. A dimostrazione del suo attaccamento per Villa, il fatto che segue continuamente il nostro sito.
Roberto Bonomo ha coronato il suo sogno: diventare un ristoratore affermato. Il nome del ristorante Sapori e Colori richiama le nobili sensazioni della cucina mediterranea: i suoi sapori, odori e colori, appunto, che nascono dalle tradizioni e si esaltano in raffinate creazioni per il gusto del palato. Conoscendo Roberto, una cosa è certa: quando andremo a Lione riserverà a tutti, e non solo per i santostefanesi, un trattamento di riguardo visto anche il grande rapporto qualità-prezzo veramente imbattibile! La passione per l’arte gastronomica è patrimonio della nostra cultura territoriale e nazionale. E Roberto Bonomo ne è un degno ambasciatore: per Villa Santo Stefano e per l’Italia. Augusto Anticoli 1 aprile 2008
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agg. 8 aprile 2008
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