VILLA SANTO STEFANO, 15 AGOSTO 2009 |
||||
Come vuole la tradizione anche quest’anno ad aprire i due intensi giorni di festa la mattina del 15 alle ore 8.00 la salva di bombe e il giro della Banda Comunale per le strade del paese. Un annuncio di una festa interamente caratterizzata dall’enorme religiosità che contraddistingue il ferragosto santostefanese e quest’anno in particolare dal caldo particolarmente afoso che si è protratto fino a tarda notte. Alle ore 11.00 la Santa Messa celebrata quest’anno da Frate Paolo, tornato esclusivamente per le festività patronali, insieme al parroco Don Pawel. A seguire la processione solenne con la statua della Madonna dell’Assunta svoltasi per i vicoli del centro storico e terminata in piazza con la benedizione del parroco. Rientrato in Chiesa il corteo ha deposto la statua della Madonna alla sinistra dell’altare sfilando mano a mano per baciare e salutare la Vergine. Il vero fermento è iniziato nel pomeriggio alle ore 18.00 con l’esibizione della Banda Comunale in una piazza che iniziava già a gremirsi di folla ansiosa. Dopo la celebrazione della Santa Messa delle ore 20.00 è partito un lungo corteo diretto verso la chiesa di S. Sebastiano dimora naturale della statua di S. Rocco accompagnate dall’insistente suono della campanella della chiesetta che termina soltanto all’uscita del Santo. In migliaia i presenti, tra cui molti "forestieri", in attesa intorno alla chiesa e, finalmente, si spengono le luci, parte la sirena del Comune, la banda intona le prime note dell’inno sacro e il bellissimo spettacolo pirotecnico illumina a giorno la folla emozionata ed estasiata davanti al momento più magico dell’anno: S. Rocco è uscito. Dopo la processione solenne, a cui hanno partecipato anche numerosi sindaci dei paesi limitrofi, c’è stato il panegirico su San Rocco di Frate Paolo in piazza, quest’anno rivolto a coloro che i veri mali ce l’hanno nell’anima. L’applaudito e intenso concerto della Banda Comunale ha fatto da preludio all’accensione delle caldaie con i ceci che a sua volta ha dato il via, come di consueto, alla lunga notte di veglia per attendere insieme la cottura della Panarda fino al mattino.
|
up. 2.11.2009
PrimaPagina | ArchivioFoto | DizionarioDialettale | VillaNews