Nella prima serata di sabato 28 novembre 2009, il titolare di un’abitazione, Ernesto Petrilli, sita nella contrada Selvotta, usciva per pochi minuti per fare una breve commissione nel paese, lasciando la porta d’ingresso con la chiave inserita, ma chiudendo il cancello. Al suo ritorno, dopo circa dieci minuti, notava stranamente la porta aperta e la luce accesa. Entrato, la brutta sorpresa con i cassetti e gli armadi delle camere divelti e aperti. In quei dieci minuti, e anche meno, aveva ricevuto la sgradita invasione di ignoti visitatori.
Probabilmente il ladro o i ladri, appena uscito dal cancello il titolare, erano già entrati nel terreno, bagnato per l'umidità della sera, che circonda il fabbricato, superando il reticolato di cinta e nascosti all’interno della proprietà, come dimostrato dal fatto che hanno tolto il fango dalle loro scarpe sulla rampa di scale che permette l’accesso all’abitazione.
Il ritorno quasi immediato del Petrilli segnalato, forse, del "palo" appostato all’esterno dell’abitazione, ha dato il via precipitoso alla fuga degli ignoti.
Avvertiti i Carabinieri della locale stazione di Giuliano di Roma per i controlli di rito, il titolare costatava la mancanza di refurtiva! I ladri, alla ricerca esclusiva di denaro contante e gioielli, non erano a conoscenza che si tratta di una casa attualmente usata saltuariamente dai proprietari. Nella stessa giornata si era venuti a conoscenza di altre visite simili, compiute in due abitazioni di un’altra contrada e, addirittura, in un locale commerciale all’interno del paese. Una vera e propria spedizione di ladri? 29 novembre 2009 - Enzo Iorio |
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