Quando la presentazione di una rivista diventa un evento culturale! E’ ciò che è accaduto domenica 25 aprile 2010 nell’ambito della "Settimana della Cultura", "La Cultura dell'Accoglienza". Infatti, nel centro culturale Palazzo Cardinale Domenico Iorio, è stato presentato il primo numero 2010 del "magazine", "La Voce di Villa". Ha introdotto i lavori l'Assessore alla Cultura Franca Colonia. Poi ha preso la parola Carlo Cristofanilli, notissimo e preparatissimo studioso di cultura e tradizioni, che ha fatto un brillante "excursus" sulla storia di Villa Santo Stefano e del suo articolo sulla "Pace di S. Stefano". Facendo notare l'importanza di un documento eccezionale per unicità, in quanto si tratta dei rari casi di scrittura in volgare del 1400 e della difficoltà per la sua trascrizione.
Maria Teresa Planera ha presentato il suo articolo su Maria Panfili e il suo dramma familiare. Il Sindaco Giovanni Iorio ha parlato dell'importanza culturale della "Voce di Villa" rimarcando che non è una giornale politico, perché la rivista è di tutta la popolazione e racconta della vita sociale e culturale della comunità. Lara Celletti ha parlato oltre che della rivista, essendo la direttrice, anche dell'importanza del turismo e di far conoscere Villa Santo Stefano al di fuori del suo stesso territorio.
L’intenso lavoro organizzativo della "Voce di Villa" è curato dai membri dell’Associazione Culturale "Pomponio Palombo", in particolare da Ernesto Petrilli che di fatto ne è il factotum che coordina con grande acume i dettagli del lavoro redazionale, da vero intellettuale che sa usare l’arma dell’ironia. E’ il caso del titolo sulla rubrica de "l’angolo del… "pizzicagnolo…", scritta da Augusto Anticoli, per gli articoli sui santostefanesi di successo. Da rimarcare, ancora, l’importanza culturale della rubrica "Spigolature Brigantesche", di Ernesto Petrilli, con l'articolo sulla vera storia di Domenico Orlandini detto Gioia, il terrore d’infanzia di intere generazioni di santostefanesi! Determinante il contributo di Giovanni Bonomo con la rubrica "La Cantina di Z' Cencio Mantella", raccontata in modo esemplare e con aneddoti che hanno fatto storia. Notevole l'articolo del "Conte Mancinella" per la storia scritta dai perdenti sulle elezioni comunali del 1970 che mettevano a confronto due filosofie di vita. Interessante la rubrica sulle origini dei cognomi santostefanesi elaborata da Carlo Toppetta. E poi ci sono tante pagine di cronaca ed eventi recenti e passati che tanto interesse suscitano agli affezionati lettori de "La Voce di Villa". L’Associazione Culturale "Pomponio Palombo" fornisce inoltre testi, fotografie e materiale documentale, anche grazie alla sinergia collaborativa con il sito www.villasantostefano.com . L’impaginazione è a cura di Fernando De Filippi che si occupa con impegno e bravura delle recenti edizioni. L’attuale numero è impreziosito dal grande ricercatore Marco Felici che ne è uno degli assi nella manica della compagine.
Si pensa anche a tutti quelli che non possono ricevere il quadrimestrale e ai residenti all’estero, infatti, articoli e rubriche verranno pubblicati anche su www.villasantostefano.com. Un magazine ha successo grazie ai contenuti qualitativi che sanno esprimere i propri collaboratori. La "Voce di Villa", intende dare lustro all’immagine di Villa Santo Stefano lanciando armonia e positivi messaggi. 13 maggio 2010 |
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