L’Assessore all’Agricoltura della XXI C. M. Gabriele Lauretti: "È da alcuni anni (considerando il livello di sviluppo degli
allevamenti bufalini nel territorio della XXI Comunità Montana) assistiamo
con grave ed allarmante impotenza al lento incancrenirsi dei problemi
legati alla crescita a dismisura del numero di capi di bestiame presenti
in alcune zone ormai inadeguate. È noto a tutti, infatti, che l’eccessiva
pressione del numero di capi di bestiame che insistono su tutto il
territorio della Valle dell’Amaseno, ha reso tale territorio saturo e
ormai non più ricettivo per nuovi insediamenti bufalini, con notevoli
problemi d’inquinamento
ambientale,
i quali, quanto prima esploderanno in tutte le loro devastanti
conseguenze. Sono molto preoccupato per tale situazione e prevedo
nell’immediato futuro una lenta e progressiva chiusura di tantissimi
piccoli-medi allevamenti che per una serie di ragioni non riusciranno ad
adeguarsi agli standard di gestione che invece hanno raggiunto alcuni
grandi allevamenti del territorio. L’invito a vigilare su questa
situazione lo rivolgo soprattutto ai Sindaci dei Comuni della nostra
Comunità, invitandoli ad alzare la soglia di attenzione sui problemi
dell’importante comparto zootecnico del nostro territorio, affinché si
possa evitare il tracollo ed il fallimento del più importante settore
economico-produttivo della nostra Comunità Montana. Occorre chiarezza sul
problema dello smaltimento dell’enorme quantità di refluo zootecnico
derivante dagli allevamenti. Non si può più andare avanti con soluzioni
tampone, bisogna cercare di trovare le soluzioni tecnicamente ed
economicamente più soddisfacenti per i nostri allevatori, che devono avere
la possibilità di liberarsi del gravame del refluo con soluzioni
definitive e continue. Esistono in Italia zone agricole simili alla
nostra, con la presenza di decine di migliaia di capi di bestiame, che
hanno risolto i loro problemi di smaltimento con soluzioni utili e
vantaggiose, che occorre prendere in considerazione, valutarle e se
efficaci adottarle. Confido comunque che ci sia da parte delle
Amministrazioni Comunali interessate, un risveglio di sensibilità in
merito al problema e invito a prendere insieme, dopo un’approfondita
valutazione, le decisioni necessarie a risolvere in fretta e
definitivamente un problema che altrimenti avrà un effetto devastante con
conseguenze disastrose per l’economia agricola delle nostre zone".
Dal notiziario della XXI^ Comunità
Montana, Orizzonte Montano, anno III n. 1, Febbraio 2004.