La quarta edizione della Festa della Trebbiatura, svoltasi sabato 5 e domenica 6 luglio 2008, nell’omonima contrada rurale tra Villa e Amaseno, ha riscosso un grande successo di pubblico e critica. A dimostrazione della bravura del Comitato "I Porcini" capeggiato dal vulcanico Donato Di Girolamo. Sono state le cosiddette "Giornate per la cultura del territorio", davvero giorni di divertimento all’aria aperta e all’insegna delle antiche tradizioni e della buona cucina. Ottima l’organizzazione logistica, con prati allestiti per la kermesse ben recintati, stands con prodotti tipici e artigianali, gazebo, tavolate, punti ristoro e altro. Si sono alternate dimostrazioni della preparazione di mozzarella, delle attività di carico e scarico legna con animali da soma e della trebbiatura con lo splendido modello "Trebbiatrice paglia lunga". Un vero e proprio tuffo nel passato visto che si sono utilizzati macchinari originali d’epoca. Inoltre, passeggiate in groppa a pony e la visita agli animali della fattoria in esposizione. Ammirato un gigantesco toro e un altro più giovane dalla grandi corna di razza maremmana. Il tema della manifestazione, in questa edizione, è stata la parte ludica per i più piccoli. A tale scopo. da rimarcare con rilievo la novità rappresentata dalla "Pesca dell’orso". Si trattava di catturare, in un minuto, con le mani delle trote vive e guizzanti immerse in una piccola piscina, costruita con materiale della locale industria Flag s.p.a. e (?) balle di fieno. Cosa non facile e al contempo assai divertente. Sotto lo sguardo dei parenti e dei giudici di gara Emanuela e Mauro, sono stati tutti bravi, in particolar modo Stefano e Claudio che hanno preso sei trote a testa e Domiziano con cinque. Poi rinfrescata per tutti i bambini nella piscina sotto il vigile sguardo dei genitori. Sabato pomeriggio si è svolto il motoraduno dove si sono potute ammirare Harley Davidson e altre "custom" sapientemente elaborate e lucidate a nuovo dai proprietari. Domenica, in serata, gli agili cavallerizzi si sono disputati il "Palio Porcini western show", vinto da Massimo Cipolla. Al secondo posto, Andrea Palombo; al terzo posto, Cesare Veloccia. Uno spettacolo emozionante, con le loro abili gimkane e acrobazie, hanno fatto credere agli spettatori assiepati ai bordi del campo di gara, di trovarsi nel profondo West americano. In una simile atmosfera campestre non potevano mancare le degustazioni di piatti tradizionali locali. I cuochi hanno davvero superato se stessi. Sabato sera hanno preparato un delizioso spezzatino di carne di bufaletta al sugo di pomodoro. Sette quintali circa, cucinati secondo una ricetta rigorosamente locale. Mentre domenica è stata la volta delle fettuccine ai funghi porcini. E dalle interminabile file alle due linee di distribuzione è facile dedurre che sono state apprezzate con immancabili "bis". I degustatori avevano inoltre la scelta nella "Taberna" fra un robusto vino rosso ed un più delicato vino bianco cannellino, mentre per bambini e astemi c'era della fresca acqua minerale. Infine tanta musica e balli con i gruppi "Stelle della musica" e "Mixage". Il Comitato, nel ricordare che il suo scopo primario è la valorizzazione del nostro territorio, ringrazia quanti si sono prodigati per la realizzazione della manifestazione e le loro famiglie, lo staff dei cucinieri, le Amministrazioni comunali di Villa Santo Stefano e Amaseno, la XXI Comunità Montana, le Forze dell’ordine e i membri delle altre associazioni che sono accorsi a dare una mano, tutti gli allevatori della vallata che hanno concesso i propri animali per l’esposizione e ovviamente tutti coloro che si sono dati convegno a "I Porcini" per passare un fine settimana in spensieratezza. Da rimarcare la presenza costante di un’auto-ambulanza della Croce Rossa di Amaseno che insieme ai suoi molti volontari hanno dato un rilevante contributo per la sicurezza della manifestazione. A Donato e soci va il merito d’aver arricchito il programma culturale santostefanese con la riscoperta delle antiche tradizioni agricole e dei valori insiti in esse: quali solidarietà, cooperazione e socialità. Di tali valori, basi di progresso e civiltà, ha quanto mai bisogno la società moderna! Enzo Iorio |
up. 22 luglio 2008
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