COMUNE DI VILLA SANTO STEFANO

Te Martyrum candidatus laudat exercitum

 Sancto Stephano Protomartyre Dicatum

- Concerto Di Natale -

Coro Polifonico Comunale

di Villa Santo Stefano

Cinzia Cristofanilli, SOPRANO

Fabiola Mastrogiacomo, MEZZOSOPRANO

Enrico Talocco, TENORE

Massimo Cedrone, BARITONO

Emanuele Igrandi, ORGANO

Guido Iorio, DIRETTORE

Martedì 26 Dicembre 2006 "Solennità di Santo Stefano", ore 17:30

Chiesa "Santa Maria Assunta in Cielo" - Villa S. Stefano

Il Consigliere delegato alla Cultura

Il Sindaco

Alessandra Leo

Enrica Iorio

Coro Polifonico Comunale

di  "Villa Santo Stefano"

SOPRANI: Cimaroli Lucia, Leo Alessandra, Lucarini Sonia, Malizia Caterina, Palombi Angela, Palombo Iolanda, Russo Margherita.

CONTRALTI: Antonetti Anna, Bonomo Marina, De Filippi Grazia, Planera Maria Teresa, Rossi Antonella, Toppetta Fernanda, Tranelli Leandra.

TENORI: Iorio Guido, Iorio Augusto, Mansueti Amedeo, Rogellini Luigi, Rossi Antonio, Spaziani Testa Silverio, Tricca Sandro.

BASSI: Iorio Antonio, Iorio Marcello, Santonato Pio.

Cinzia Cristofanilli, SOPRANO

Fabiola Mastrogiacomo, MEZZOSOPRANO

Enrico Talocco, TENORE

Massimo Cedrone, BARITONO

Emanuele Igrandi, ORGANO

Guido Iorio, DIRETTORE

E’ ormai il settimo concerto che il "Coro Polifonico Comunale" tiene il giorno di Santo Stefano, ma quest’anno vogliamo intitolare e dedicare quest’evento a lui che, col suo sangue versato, è il capostipite di tutti quei figli della Chiesa che hanno sacrificato se stessi per Cristo e il Vangelo. Con questo concerto di musica sacra polifonica vogliamo onorare questa figura così importante per la Cristianità e dare solennità al giorno della sua festività.

Il Direttore ringrazia l’"Amministrazione Comunale" di Villa Santo Stefano nelle persone del Sindaco Enrica Iorio e del Consigliere Alessandra Leo per il supporto alle attività del Coro. Il Parroco Don Pavel per la disponibilità. L’organista Emanuele Igrandi, il tenore Enrico Talocco e il Baritono Massimo Cedrone per l’attività concertistica e il lavoro svolto nella preparazione del Coro . Il Soprano Cinzia Cristofanilli e il Mezzosoprano Fabiola Mastrogiacomo per l’amicizia e collaborazione. Gli amici cantori di Patrica e Frosinone. Tutti gli elementi del Coro per la loro continuità e disponibilità a portare avanti questa splendida attività. Tutte le persone che hanno collaborato con me e con il Coro per la riuscita di questa manifestazione che non vengono menzionate sopra. Tutti gli amici che da anni ci seguono nelle nostre iniziative.

Te Martyrum candidatus

laudat exercitum

Sancto Stephano Protomartyre Dicatum

 

Programma del Concerto

Adeste Fideles

Tradizionale Irlandese

Coro a 4 v.d., e organo.

Dormi non piangere

Don Licinio Refice

Coro a 2 v.d., e organo.

Nenia Pastorale

Bonaventura Somma

Coro a 3 v.d. e organo.

Offertoire:

Dextera Domini

(primo movimento)

Cesar Franck

Tenore: Enrico Talocco

Baritono: Massimo Cedrone

Soprano: Cinzia Cristofanilli

Organo: Guido Iorio

Missa Pontificalis Prima:

Kyrie

Sanctus – Benedictus

Agnus Dei

Lorenzo Perosi

Coro a 3 v.d. e organo.

Cantico delle Creature

Padre Domenico Maria Stella O.F.M. Conventuali

Soli, coro e organo.

Exulta et Lauda

Don Licinio Refice

Coro a 4 v.d., e organo.

"Te Martyrum candidatus laudat exercitum"

(Ti loda la schiera dei Martiri)

Queste parole risalgono al IV secolo dopo Cristo, ai tempi dei Santi Ambrogio e Agostino, Padri della Chiesa. Esse appartengono al "Te Deum", l’Inno di ringraziamento per eccellenza, quello che per tradizione è cantato universalmente da tutta la Chiesa Romana la sera del 31 dicembre per ringraziare dell'anno appena trascorso, oppure nella Cappella Sistina ad avvenuta elezione del nuovo Pontefice oppure in eventi eccezionali come la fine di una guerra. Nella lode eterna alla Trinità, tra le Schiere Celesti descritte nel Te Deum, spicca quella candida dei Martiri. Il pensiero va quindi al Santo Patrono della nostra Comunità, Santo Stefano, il primo dei Martiri. Il giovane Stefano apparteneva alla prima comunità cristiana, quella che applicò integralmente la "carità fraterna", infatti i suoi appartenenti mettevano i loro beni in comune con gli altri e ad ognuno veniva distribuito equamente quanto bastava per il sostentamento giornaliero. Quando la comunità crebbe gli apostoli affidarono i servizi di assistenza giornaliera a sette ministri della carità detti diaconi. Tra questi spiccava il giovane Stefano che, oltre ad occuparsi dell'amministrazione dei beni comuni, si prodigava nell'annuncio della buona novella tanto da indurre i giudei a catturarlo e portarlo nel Sinedrio, dove venne giudicato e condannato alla lapidazione. Quindi fu trascinato fuori dalla città e lapidato. Durante l'esecuzione Stefano, primo Martire, pronunciò le stessa parole di Gesù sulla croce: "Signore, non imputar loro questo peccato". Nel 415 furono ritrovate le sue relique e più tardi una parte di queste fu portata nell'isola di Minorca dove gli abitanti cristiani, per l'entusiasmo e la devozione per il primo Martire, trucidarono gli ebrei emigrati sull'isola. La festa del primo Martire fu celebrata sempre il giorno dopo il Natale, tra i "comites Christi" cioè coloro i quali erano stati più vicini alla manifestazione di Cristo perchè per primi ne resero testimonianza. Saulo, testimone della sua lapidazione, ne raccoglierà l'eredità spirituale diventando Apostolo della gente. La devozione verso S. Stefano primo Martire è già molto viva fin dal ritrovamento delle sue reliquie e giunge molto sentita fino ai nostri giorni.

Guido Iorio

 

 per informazioni scrivete a  guipai@tin.it

Coro Polifonico Comunale di Villa Santo Stefano

 

www.villasantostefano.com

PrimaPagina  |  ArchivioFoto | DizionarioDialettale | VillaNews