Sabato
24 settembre 2005, nella Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta in
Cielo gremita all'inverosimile, abbiamo dato il saluto a Domenico Rossi,
ma per tutti Z'Memmo. Impossibile dimenticare questo personaggio
burlone, simpatico e a volte brontolone e disfattista a tal punto che due
tenori del coro (A. e S. ndr) lo avevano soprannominato scherzosamente
"Terrorista". Eppure quel suo fare che a volte faceva perdere le staffe a
chi gli parlava, anzichè renderlo insopportabile lo faceva sempre più
amato e insostituibile. Una persona che amava scherzare e stare in mezzo
alla gente, gente di qualsiasi età. Dai bambini, ai ragazzi, dai padri di
famiglia agli anziani.. tutti, proprio con tutti. Catturava l'attenzione
di tutti e tutti dai bambini dell'asilo agli anziani di villa, mio nonno
compreso, lo chiamavano Z'Memmo. Purtroppo il saluto che ci ha fatto
satvolta non è una burla, l'ennesima burla...Come i saluti che faceva
quando diceva che si era trasferito a Pisterzo... stavolta l'abbiamo
dovuto salutare davvero con le lacrime agli occhi. Salutarlo nel modo che
lui avrebbe voluto.. dedicandogli una Messa Cantata come piaceva a lui,
con quei canti che amava. Il Kyrie della "Missa Orbis Factor" che
preferiva alla "De Angelis", il "Sanctus Benedictus" della Te Deum
Laudamus di Perosi con l'assolo del tenore, "Il Signore è il mio pastore"
di Bach, "La Vergine degli Angeli" e... un'Ave Maria che ha una storia
tutta particolare che custodisco gelosamente.
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