"A egregie cose l’animo accendono l’urne de’ forti……" "Gente di Villa", attonita, ha ammirato in Santa Croce a Firenze, le tombe dei Grandi (Machiavelli, Galilei, Michelangelo, Foscolo, L. Battista Alberti, Alfieri..) che hanno reso celebre l’Italia nel mondo. Stavolta l’Associazione, per festeggiare il suo quarto compleanno ha puntato in alto guidando un pullmann, al gran completo a Firenze, gioiello dell’arte rinascimentale, patrimonio culturale dell’umanità. Villa Santo Stefano giorno 27 ottobre ore 4,30: partenza da Piazza Umberto I. Lungo la strada ci aspettano gli amici affezionati di Giuliano di Roma, direzione Firenze dove arriviamo alle 11 davanti all’Hotel Mediterraneo sul Lungarno del Tempio. E poi alla conquista della città che si offre subito con Ponte Vecchio illuminato da un caldo sole ottobrino. Ecco gli Uffizi, Via dei Calzaiuoli dove siamo costretti ad una sosta per assistere alla sfilata solenne "in costume d’epoca" della "Confraternita del Chianti". A qualcuno di noi è subito scattata l’idea di organizzare una Confraternita del "Bianchetto della Rivienna" bocciata, purtroppo, subito a maggioranza! Ecco la loggia del "Mercato nuovo" detto del "Porcellino" in realtà un cinghiale di bronzo secentesco con il muso lucidato dagli sfregamenti di coloro che con questo gesto beneaugurante sperano di poter tornare presto a Firenze! Il Duomo lascia tutti di stucco con il naso all’insù per ammirare il campanile di Giotto e la stupenda cupola del Brunelleschi, alla quale si rifarà poi Michelangelo per quella della Basilica di San Pietro a Roma. Splendida la "Porta del Paradiso" del Ghiberti all’esterno del Battistero. Poi via tra la pazza folla del mercato di San Lorenzo in una vera babele di lingue e dialetti. Ora di pranzo: alcuni si gustano le specialità fiorentine: lampredotto, trippa e bollito. I più campanilisti si appropriano di una piazzetta dove improvvisano una "fraschetta santostefanese" meravigliando i passanti con l’abbondanza di salsicce, cocchie al forno sott’olio, marzoline e un intero prosciutto nostrano da affettare. Quindi di corsa a Santa Croce, una delle massime realizzazioni del gotico in Italia, ad incontrare la guida che ci illustra l’interno della Chiesa considerata il Pantheon degli artisti, soffermandosi con novizia di particolari su tombe e cenotafi, fino a mostrarci il maestoso crocifisso di Cimabue che reca ancora evidenti "le ferite" ricevute dall’alluvione del 1966. A cena grande abbuffata alla trattoria del Tirovino in via Ghibellina con finocchiona, ribollita, pici, peposo, e maialino alle mele il tutto affogato da un giovane vinello rosso rubino. E poi ... "uscimmo a riveder le stelle" in Piazza della Signoria il cuore politico della città dal Medioevo ad oggi in compagnia del "Biancone" il famoso Nettuno al centro della fontana con i tritoni e le naiadi del Giambologna, del David di Michelangelo, del Marzocco (il leone simbolo di Firenze) di Donatello, del Perseo con la testa di medusa di Benvenuto Cellini, del ratto delle Sabine del Giambologna, ... Domenica mattina, dopo il saluto alla città da piazzale Michelangelo alle 11.30 arrivo ad Arcidosso alle falde del Monte Amiata con la "Castagna in Festa", visita al castello Aldobrandesco nella cui corte ammiriamo stupiti: falchi, poiane, allocchi, aquile e civette che nel pomeriggio saranno protagonisti di un singolare torneo. Per il pranzo, cantine, stands gastronomici e autarchico prosciutto con salsicce, caldarroste e castagnaccio a volontà! Alle 16, con grande rimpianto di molti, appuntamento al pullmann e tra battute spiritose, letture di mani e discussioni politiche e teologiche le cinque ore del ritorno sono scivolate via ... piacevolmente. Franca Colonia ed Ernesto Petrilli per VillaNews
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