di
Maria Teresa Planera
La
mattina del 23 agosto 2007 si spegneva serenamente nella propria
abitazione Loreta Belli, Ostetrica del nostro paese per oltre
cinquant'anni e moglie del Maestro Angelino, scomparso il 17 agosto 2006.
Quando Loreta Belli, agli inizi degli anni 40 arrivò a Villa Santo
Stefano, appena diplomata, come ostetrica il 15 Ottobre del 1940 presso
l'Università degli Studi di Napoli, fu guardata con diffidenza e sospetto,
perché quasi tutti si chiedevano se quella ragazza minuta e carina potesse
realmente aiutare le donne che ne avevano bisogno con la professionalità
necessaria. In breve tempo la giovane ostetrica, chiamata con semplicità
dalla nostra gente, "la levatrice", seppe farsi apprezzare ed amare e
tutte le donne si affidarono a lei con la certezza di essere assistite al
meglio in quei momenti belli, ma altrettanto difficili, in cui si compie
il miracolo della vita. "La levatrice", con grandi sacrifici e con una
forza non comune, raggiungeva a piedi o sugli asini, le località più
impervie ed isolate di Villa S. Stefano e del Macchione, restando per
tante ore ed a volte per giorni, nelle case delle partorienti, fino a
quando il bambino non nasceva.
Nei giorni successivi, continuava la sua assistenza,
vigilando con professionalità e competenza, sulle donne e sul nuovo nato,
fino a quando non c'era più necessità. Tutti i bambini nati dal 1940 in
poi, fino agli anni 80, compresa me, sono nati in casa o comunque
assistiti in Ospedale, grazie alla "Levatrice".
Loreta Belli, in quegli anni, è entrata nella maggior
parte delle case santostefanesi, diventando per tutti un prezioso punto di
riferimento anche quando la sua opera non serviva più. Infatti molti si
rivolgevano a lei per consigli e confidenze, e lei, saggia e comprensiva,
sapeva trovare le parole giuste per ogni decisione o scelta. Spesso
visitava anche i malati e le persone in difficoltà, perché i
santostefanesi erano diventati la sua gente. Loreta Belli è stata
un'ostetrica brava ed attenta, ed il suo operato amorevole e discreto per
le donne di Villa, rifletteva in pieno quello che era solita dire: "II mio
lavoro io l'ho svolto non per denaro, ma l'ho sentito come una missione".
Questa frase, che io personalmente ho ascoltato tante volte, era detta con
sincerità e, al di là di ogni retorica, io sento il dovere di ringraziarla
anche a nome di tutta la nostra comunità, per la impareggiabile attività
che ha svolto con grande dedizione a Villa Santo Stefano.
Per tutti noi è stata come una "Mamma adottiva" che ha
vigilato su di noi con affetto anche quando eravamo grandi, informandosi,
sempre, ad ogni incontro, dei traguardi della vita che avevamo raggiunto.
Certamente Loreta Belli, anche se nata altrove, rimane
un personaggio caro e prezioso della nostra memoria, che affianca a pieno
titolo altri indimenticabili nati nella nostra terra.