I RAGAZZI CHE NON TORNARONO

I SOLDATI SANTOSTEFANESI CADUTI DURANTE LA II GUERRA MONDIALE

 

Di Marco Felici

 

L’interesse per le note riportate al termine del libro “Quando passò la battaglia “ dedicate ai Civili che persero la vita durante il secondo conflitto mondiale mi ha spinto a completare il quadro di quei funesti giorni rivolgendomi anche a quei Santostefanesi che onorando la Patria caddero in combattimento o vi rimasero dispersi .
Le brevi, ma esaurienti schede che seguiranno sono il risultato di un paziente e a volte doloroso lavoro di ricerca condotto presso gli sconfinati archivi della Quinta Sezione del Terzo Reparto della Decima Divisione del Ministero della Difesa.
Scavando nelle acerbe esistenze di questi soldati è emersa una singolare scoperta, il loro numero, diversamente dalla stele che li onora, nel Monumento ai Caduti di Tutte le Guerre, contrasta con i dati ufficiali attualmente conservati dallo Stato Maggiore Esercito.
Ma trascurando meri conteggi rivolgiamoci invece a quelle iscrizioni segnate dal tempo tentando di far rifiorire in quei nomi lo splendore dei smarriti vent’anni.
 

  1. Maresciallo di Prima Classe Gaspare Anticoli

  2. Sergente Maggiore Domenico Bartoli

  3. Caporale Roberto Anticoli

  4. Artigliere Stefano Anticoli

  5. Paracadutista Romeo Bonomo

  6. Fante Quirino Cipolla

  7. Caporalmaggiore Sante Cipolla

  8. Fante Cesare Cristini

  9. Fante Antonio De Filippi

  10. Finanziere Scelto Azzurro Lintozzi

  11. Fante Augusto Lucidi

  12. Bersagliere Sebastiano Massaroni

  13. Fante Antonio Palombo

  14. Artigliere Giuseppe Prepi

  15. Fante Tiburtino Renzitelli

  16. Fante Giuseppe Trapani

  17. Artigliere Vincenzo Tucciarelli

  18. Aviere Scelto Motorista Mario Anticoli

  19. Geniere Alfredo Di Girolamo

  20. Marò Giuseppe Lucidi

 

 


Maresciallo di Prima Classe Gaspare Anticoli

80° Squadriglia, 17° Gruppo,1° Stormo Caccia

Figlio di Luigi e Margherita Maiella , abitante in Via S. Sebastiano 19.

Nato il 10 Giugno 1902, deceduto il 10 Agosto 1940 in Ceccano località “ la Botte“, sepolto a Villa Santo Stefano.

Dopo un volo di trasferimento tra Lonate Pozzolo e Trapani, a causa di un guasto al motore del suo velivolo, nonostante un’abile manovra di atterraggio, per le ferite riportate si spegneva all’ospedale civile di Ceccano alle ore 13:00 del 10 Agosto 1940. Oltre la moglie Maria Angelina Faotto, sposata in seconde nozze presso il comune di Campoformido (Udine) il 21 Maggio 1938, lascerà i figli Sergio, Ivo ed Ennio nati dal precedente matrimonio con Maria Luigia Crespi deceduta prematuramente il 16 Maggio 1937. Dal suo stato di servizio apprendiamo che il 29 Luglio 1933 fu  insignito della medaglia militare di Lunga Navigazione Aerea seguita da quella di II grado dello stesso tipo il 16 Agosto 1939.


Sergente Maggiore Domenico Bartoli

132° Reggimento Carri

Figlio di Ubaldo ed Emilia Rossi

Nato il 28 Novembre 1917, disperso il 19 Novembre 1941 in Africa Orientale.

Arruolatosi il 10 Agosto 1936 nel 45° Reggimento Fanteria Sassari partecipa con il Corpo Truppe Volontarie alla Guerra di Spagna, il 10 Febbraio 1937 risulta essere di stanza a Cadice. Durante il secondo conflitto mondiale, inquadrato nella Seconda Compagnia del Settimo Battaglione della Divisione corazzata Ariete, posta militare 132, il giorno 19 Novembre 1941 durante la vittoriosa battaglia di Bir El Gobi, alle ore 13:30 viene dichiarato disperso in combattimento dopo che con il suo carro Fiat Ansaldo M 13/ 40 si lanciava all’inseguimento di alcune unità in fuga del II Reggimento Ussari del Royal Gloucestershire.


Caporale Roberto Anticoli

25° Gruppo Cannoni, Divisione Fanteria Savona

Figlio di Ulderico e Angela Reatini, abitante in Via San Pietro 11.

Nato il 6 Giugno 1904, disperso il 27 Gennaio 1941 in Eritrea.

Il 27 Settembre 1934 da Villa Santo Stefano si trasferisce ad Amaseno dove il 18 Luglio 1928 aveva sposato la diciannovenne Loreta Camisola. Il 1 Giugno 1940, matricola 40585/85, è arruolato presso il 117° Autoreparto, quindi trasferito nella Divisione di Fanteria Savona, raggiungerà il continente africano distaccato al 25° Gruppo Cannoni Pesanti Campali da 105/28, presso il reparto munizioni e viveri, posta militare 1067. Durante la battaglia di Agordat, combattuta tra il 26 e il 31 Gennaio 1941, risulterà disperso in combattimento.


Artigliere Stefano Anticoli

46° Reggimento Artiglieria Motorizzata Trento

Figlio di Telemaco e Maria Bonomo, abitante in Via Gentili 9.

Nato il 16 Aprile 1921, disperso il 9 Novembre 1941 in mare.

Autista nel 2° Gruppo Obici da 100/17 del 46° Reggimento Artiglieria Motorizzata Trento, matricola 20322, risulterà disperso in mare dopo essere salpato con la sua unità da Napoli sul Piroscafo  “ Maria” di 6339 tonnellate destinato a raggiungere il porto di Tripoli con il convoglio navi denominato “Duisburg“. Alle ore 01:00 del 9 Novembre 1941, a 100 miglia dalle coste calabresi ( lat.37°08 Nord e long.18°09 Est), lo scafo viene affondato dall’Incrociatore inglese Hms “ Penelope”, Stefano Anticoli non figurerà nella lista dei soli 47 superstiti.


Paracadutista Romeo Bonomo

1° Reggimento Paracadutisti Folgore

Figlio di Augusto e Cesarina Iorio, abitante in Via Bolognese 73.

Nato il 7 Luglio 1926, deceduto il 6 Giugno 1944 a Viterbo.

Si arruola volontario dopo l’8 Settembre 1943 nel 1° Reggimento Paracadutisti Folgore, partecipando ai combattimenti nell’area di Anzio e Nettuno, dalla fine del Gennaio 1944 fino al Febbraio dello stesso anno. Muore durante un bombardamento alleato, mentre era assegnato al 2° Battaglione Nembo del 185° Reggimento Folgore, presso il deposito divisionale della seconda scuola militare di paracadutismo di Viterbo. Verrà sepolto in una fossa comune nei pressi dell’aeroporto Fabbri, adiacente la caserma. Nell’ immediato dopoguerra Il padre Augusto, durante il procedimento da parte dello Stato Maggiore dell’Esercito di identificazione e ricerca della salma, fornirà alle autorità elementi utili sulla scomparsa del figlio Romeo.


Fante Quirino Cipolla

51° Divisione Fanteria Siena

Figlio di Michele e Silvia Sacchetti, abitante in Contrada Macchione

Nato il 2 Giugno 1915, deceduto l’8 Settembre 1943 a Rodi.

Matricola 51483, posta militare 550, è arruolato nel 31° Reggimento Fanteria  di stanza a Rodi in Grecia, le circostanze della sua morte sono ignote ma legate alle azioni di violenza nazista sfociate dopo l’8 Settembre 1943 nell’eccidio di Cefalonia, il luogo della sepoltura risulta sconosciuto. L’8 Febbraio 1942 Quirino Cipolla aveva sposato la ventiquattrenne Palmira Lauretti.


Caporalmaggiore Sante Cipolla

51° Reggimento Fanteria Alpi

Figlio di Roberto e Severina Trapani, abitante  in Contrada Macchione

Nato il 23 Marzo 1911, disperso il 18 Dicembre 1941 in Croazia (Jugoslavia).

Matricola 34470, posta militare 100, come appartenente alla Compagnia Comando del Secondo Battaglione viene fatto prigioniero e scompare dopo un combattimento con un nucleo di ribelli nei pressi di Vincovci, dopo che quest’ultimi, avevano assaltato una colonna di autocarri a cui Sante insieme ad alcuni compagni forniva servizio di scorta. Il 4 Dicembre 1938 aveva sposato la ventitreenne Palma Cipolla.


Fante Cesare Cristini

51° Reggimento Fanteria Alpi

Figlio di Pio Umberto e Assunta Maria Lucarini, abitante in Via Marconi

Nato il 26 Maggio 1914, deceduto il 10 Settembre 1942 a Caserta.

Come Fante del 51° Alpi partecipa alla Campagna d’ Africa, nel 1935 è a Dessiè in Etiopia presso il Comando Tappa Africa Orientale, posta militare 210. Nel 1942 il suo Reggimento viene spostato in Jugoslavia dove in Settembre Cesare viene ferito da alcune schegge di mina, trasferito all’ospedale di Caserta “Arnaldo Mussolini”, muore alle ore 23:00 del 10 Settembre 1942. Seppellito inizialmente nel cimitero di Aversa sarà traslato definitivamente nel dopoguerra nel Cimitero Militare di Mignano Montelungo. Era coniugato con Giuseppina Bonomo.


Fante Antonio De Filippi

50° Reggimento Fanteria Parma

Figlio di Agostino e Rosa Palombo

Nato il 13 Febbraio 1921 a Giuliano di Roma, disperso l’8 Settembre 1943 in Albania.

Matricola 20327, assegnato alla terza compagnia, posta militare 403, scompare in combattimento durante un’azione di controguerriglia nella zona di Valona.

 


Finanziere Scelto Azzurro Lintozzi

10° Battaglione Regia Guardia di Finanza

Figlio di Vittorio e Gaetana Iorio, abitante in Via Roma 17.

Nato l’8 Agosto 1920, disperso il 15 Maggio 1942 in Jugoslavia.

Matricola 79089 appartenente al 10° Battaglione mobilitato nei pressi di Lubiana, durante uno scontro con dei ribelli in zona Studenec scompare in combattimento. Nel medesimo attacco periscono i Finanzieri Luigi Caleri e  Antonio Elia mentre Ernesto Dessì ferito gravemente perirà successivamente nell’ospedale da campo dell’unità il 17 Maggio 1942.


Fante Augusto Lucidi

51° Reggimento Fanteria Alpi

Figlio di Giuseppe e Rosa Lucarini, abitante in Via della Portella.

Nato il 2 Agosto 1913, deceduto il 9 Aprile 1941 sul Fronte Greco/Albanese.

Elemento della 6^ Compagnia muore il 9 Aprile 1941 in combattimento a causa di numerose schegge di mortaio a quota 802/827 presso Bregu Gliulei , sarà sepolto secondo la testimonianza del Cappellano del Reggimento Don Francesco Marchisio a Laudari presso la provincia di Barati a quota 549 m. in un piccolo cimitero da campo, la sua tomba sarà contrassegnata con il numero 18. Nel dopoguerra la sua salma sarà tumulata definitivamente nel Sacrario Militare Caduti d’Oltremare di Bari. Il 16 Febbraio 1939 aveva sposato Maria Leo fu Michele e Iorio Pietrina.


Bersagliere Sebastiano Massaroni

2° Reggimento Bersaglieri

Figlio di Mariano e Giulia Trapani, abitante in Contrada Macchione

Nato il 19 Gennaio 1915, disperso il 29 Marzo 1942 in mare.

Matricola 51484 della Seconda Compagnia Controcarri da 47/ 32 scompare in mare il 29 Marzo 1942 dopo essersi imbarcato sulla Motonave “Galilea” per il rientro in patria grazie ad una licenza matrimoniale di giorni trenta. Alle ore 03:50, lungo la rotta Patrasso – Bari a 32 miglia dalla cittadina di Prevesa in Grecia, il sommergibile inglese “Proteus” affonda il bastimento. Sebastiano non è compreso nei 248 superstiti recuperati dall’incrociatore “Zara”, nel disastro periranno anche 995 Alpini della Julia.


Fante Antonio Palombo

309° Reggimento Fanteria Regina

Figlio di Giuseppe e Marianna Leo, abitante in Via S. Pietro 8

Nato il 14 Aprile 1923, deceduto il 3 Novembre 1945 in Germania.

Appartenente alla terza Compagnia di stanza a Rodi, posta militare 550, dopo l’8 Settembre 1943 viene fatto prigioniero dai tedeschi. Il pomeriggio del 11 Febbraio 1944 alle ore 17.40 si imbarca a Rodi  sulla Motonave “Oria” diretta al Pireo insieme ad altri 4046 prigionieri italiani. La sera dello stesso giorno il bastimento affonda  in pieno mare Egeo dopo che nei pressi dello scoglio di Medina aveva urtato il fondale. Antonio non risulterà tra i sopravvissuti, solo otto, recuperati due giorni dopo vicino Capo Sounion. Miracolosamente lo ritroviamo nel Novembre del 1944 in Germania, recluso nello Stalag 21 nei pressi di Francoforte, dove purtroppo perirà a causa di un attacco violento di otite. Grazie all’informazioni del suo amico Gaetano Passeri di Colonnata (Gubbio) sappiamo che fu sepolto nel cimitero del campo di prigionia.


Prima comunione del 1933


Artigliere Giuseppe Prepi

153° Reggimento Artiglieria

Figlio di Antonio e Augusta Cristini, abitante in Via Gentile 6.

Nato il 27 Maggio 1922, deceduto  l’1 Febbraio 1945 in Germania.

Elemento della terza Batteria inserita nella Divisione Fanteria Macerata , posta militare 153, viene fatto prigioniero in Slovenia vicino Istria dai tedeschi. Trasportato nello Stalag 3C vicino Kustrin in Germania dopo un periodo di reclusione, viene destinato ai lavori agricoli coatti presso una fattoria nelle vicinanze  del campo di concentramento. Nel Febbraio del 1945 in piena ritirata tedesca verso Berlino viene trovato senza vita a causa di ferite da arma da fuoco dall’amico Luigi Di Nottia di Sezze Romano, già infermiere dell’88^ Sezione di Sanità in Grecia. Il corpo di Giuseppe dalla casa colonica, dove era stato rinvenuto, viene trasportato sia dal Di Nottia  che da Antonio Maretti di S. Felice sul Panaro (Modena) fino al piccolo cimitero per i reclusi nei pressi di Grurrate dove viene sepolto.


Fante Tiburtino Renzitelli

82° Reggimento Fanteria Torino

Figlio di Ugo e Maria Lolli, abitante in Vicolo Malpasso

Nato il 2 Aprile 1922, disperso il 10 Dicembre 1942 in Russia.

Matricola 25486/85, assegnato alla Compagnia Cannoni da 47/32 posta militare 152, rimane disperso in combattimento nei pressi di Ambrosinowa durante un’incursione del nemico infiltratosi nelle linee italiane.


Fante Giuseppe Trapani

9° Reggimento Fanteria Regina

Figlio di Michele ed Enrica Cipolla, abitante in Contrada Macchione

Nato il 5 Maggio 1921, disperso l’ 11 Febbraio 1944 in mare.

Dopo essere stato reclutato il 14 Gennaio 1941 presso il Deposito Fanteria di Barletta viene assegnato alla settima Compagnia Mitraglieri Costieri di stanza a Rodi, posta militare 550. Prigioniero dei tedeschi, l’ 11 Febbraio 1944 viene trasferito a bordo della Motonave “Oria” ,  dove era imbarcato anche Antonio Palombo. Ma come tristemente sappiamo la nave non arrivò mai a destinazione, infatti salpata da Rodi scomparirà nelle onde dell’Egeo al largo delle coste greche. Le ultime notizie di Giuseppe risalgono ad una lettera inviata alla madre Enrica il 9 Settembre 1943.


Artigliere Vincenzo Tucciarelli

4° Reggimento Fanteria

Figlio di Cataldo e Antonia Paggiossi

Nato l’ 8 Agosto 1911, deceduto il 24 Luglio 1943 in mare.

Come matricola 34481 della Prima Compagnia del 345° Battaglione Costiero il 24 Luglio 1943 sarà  imbarcato sul Piroscafo “ Santa Lucia” in servizio da Ponza a Gaeta, perirà nell’attacco aereo delle ore 10:08 operato al largo dell’isola di Ventotene da una squadriglia di Bristol Beaufighter inglesi che devasteranno l’imbarcazione dopo averla trafitta con due siluri. Vincenzo, coniugato con Maria Lucarini  sposata il 29 Gennaio 1938, risiedeva a Roma in Via Cunfida 27.


Aviere Scelto Motorista Mario Anticoli

176° Squadriglia della Regia Aeronautica

Figlio di Luigi e Margherita Maiella, abitante in Via S. Sebastiano 19

Nato il 28 Giugno 1921, deceduto il 27 Maggio 1944 a Villa S. Stefano

Dopo il corso meccanici, questa era la sua professione anche da civile, l’1 Giugno 1941 con la matricola 302947 viene inviato presso l’aeroporto milanese di Taliedo. Dal 18 Settembre 1941 fino al 12 Gennaio 1942 al seguito della 176° Squadriglia lo troviamo invece coinvolto nelle operazioni di Guerra in Mediterraneo ed in Africa Settentrionale Italiana, dove svolgerà le mansioni di tecnico motorista negli aeroporti di Bengasi e Derna. Rientrato in patria, dopo l’8 Settembre 1943 abbandona l’aeroporto di Ferrara, dove è assegnato, con la speranza di tornare in qualche modo al paese natale. Ci riuscirà anche se il 27 Maggio 1944 la morte lo stava attendendo in Contrada Monticello dove trafitto dalle schegge del fuoco di artiglieria francese perirà insieme al figlioletto Zenobio. Il nome di  Mario Anticoli non compare tra i Caduti in arme riportati sull’obelisco commemorativo di Piazza Umberto I, è menzionato invece tra i  Caduti Civili, come del resto è giusto che sia. Tuttavia il Ministero della Difesa detiene ancora il suo fascicolo perché, non essendosi mai congedato, lo annovera tra gli scomparsi appartenenti alle Forze Armate.


La squadra di calcio del Villa Santo Stefano (foto 8 agosto 1937) - In alto da sn.: Elio Iorio, Rolando Fabi, Gaetano "di Rosa di Tuta" Iorio, Renato Tambucci, Alfiero Tambucci, Pietro Titi, Scipione (un muratore di Secondigliano a Villa S. Stefano per la costruzione delle "Case Nuove alla Vigna"), ?, Luigi Palladini, Augusto "d'Enea" Iorio, Armando Bonomo figlio di Graziuccia e dell'esattore Augusto, Filiberto Bravo.  In basso: Stefano Petrilli "Lo Svizzero", Ugo Anticoli, Mario Anticoli, Cencio Anticoli "di Telemaco", Giuseppino Luigi Antonio, Adelmo Anticoli. 


Geniere Alfredo Di Girolamo

Quinto Battaglione Genio Lavoratori

Figlio di Antonio e Antonia Trapani

Nato il 9 Ottobre 1906, deceduto il 3 Maggio 1941 in India.

Insieme ai suoi commilitoni della 27^ Compagnia Genieri il 5 Gennaio 1941 a Bardia viene catturato dagli Inglesi per essere poi recluso nel campo di Geneifa. Trasferito successivamente in India viene assegnato al Campo 19 facente parte del vasto sistema carcerario di Ramgarh o A4. I primi di aprile 1941 si ammala di paratifo, ricoverato nell’infermeria del Campo 19, si spegnerà a 35 anni, il 3 Maggio 1941. Veniamo a conoscenza delle sue ultime ore grazie alla lettera che il fratello Tommaso, anch’egli recluso in India all’interno di un Campo Inglese di Bombay, scrisse alla moglie di Alfredo, Augusta D’Ambrogio, il 15 Dicembre 1941. Di Girolamo sarà seppellito nella tomba numero 18 del cimitero dei reclusi di Ramgarh. Alfredo aveva sposato Augusta il 19 Ottobre 1929 e dal loro matrimonio erano nati cinque figli, anche se residente ad Amaseno Alfredo era nato a Villa Santo Stefano come riferisce anche la levatrice Rosa Lucarini che nel suo referto annoterà che al momento della nascita il padre del piccolo Alfredo  era emigrante negli Stati Uniti. Alfredo Di Girolamo si è smarrito nei labili confini della memoria che si estendono tra Villa Santo Stefano e Amaseno, il suo nome non compare infatti nella sezione Caduti militari nella Guerra 1940-1945 .


Marò Giuseppe Lucidi

Nato a Villa Santo Stefano il 5 Marzo 1927, deceduto il 18 Aprile 1944  in combattimento.

Anche Giuseppe Lucidi non è presente tra i Caduti Militari commemorati da Villa Santo Stefano, sebbene di quel paese sia figlio. In un prossimo articolo, come recentemente, in altre sedi, alcuni studiosi hanno deciso di fare, sarà data maggiore evidenza alla figura dell’uomo e del soldato. Dopo averla a lungo custodita è il momento di raccontare, nel rispetto di tutti,  la sua tragica storia. 


 

 

Sarebbe auspicabile inoltre dare un volto a questi ragazzi, sperando magari, nel fortunoso ritrovamento di una loro lontana immagine dimenticata nel silenzio di qualche soffitta o tra le pagine ingiallite di un libro …

Dedico questa ricerca a Genesio Biasini sapendone voi tutti il perché!

 

 
 

27.3.2012

www.villasantostefano.com

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