Estratto da "Sancto Stephano de Valle"- Gruppo Archeologico Volsco settore di Villa S. Stefano, giugno 1982

UN SANTO CONTESO

In epoca imprecisata, in una zona, situata tra Amaseno e Villa S. Stefano, due buoi, arando, rinvennero una cassetta contenente la reliquia del capo di S. Tommaso Viringerio, cistercense francese. Dice la leggenda che i due buoi si inginocchiarono e presala sulle loro corna la portarono alla chiesa di S. Maria di Amaseno, dove nel frattempo le campane cominciarono da sole a suonare a festa. I buoi, fatto il giro della chiesa, posarono la reliquia sull'altare di S. Vincenzo, poi uscirono, aprendosi la porta da sé, e morirono sulla piazza del sagrato.

Il popolo di Amaseno li seppellì sul sagrato. Tale fatto era ricordato in un antico affresco posto sul timpano della porta di destra della chiesa di S. Maria di Amaseno.

Sorsero subito questioni tra il popolo di Villa e quello di Amaseno, si ricorse perfino ai tribunali i quali giudicarono che il comune di Amaseno risarcisse al proprietario il prezzo dei buoi e concedesse, in perpetuo, ai cittadini di Villa S. Stefano il diritto di posteggio nel mercato delle derrate. Il comune di Villa doveva per parte sua mantenere la piazza pulita e pagare ogni anno, per la festa di S. Tommaso, cinquanta bajocchi. Tale leggenda viene avvalorata da una reliquia del capo di S. Tommaso, racchiusa in un astuccio d'argento a forma di testa, conservata nella chiesa di S. Maria (Vedi: G. Tommassetti, Amaseno, Tip. UCE, Roma, 1899, P. 25).

Carlo Cristofanilli (Direttore del G. A. Volsco)

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