- DIZIONARIO DIALETTALE "Villa Santo Stefano 2000" -

Lettera: A

 

Arangà: stancare [esempio] (trad.es. "Mi sento stanco")

App’zz’tà: appuntire [dizione]

App’zz’tàt’: appuntito [dizione]

Amm’rd’nàt’: pestato, pieno di lividi [dizione]

Amm’rd’nata: aggettivo riferito a “faccia”, “viso”. Pestata, piena di lividi

App’ton’ (appr’ss’): riferito a persona, terzo incomodo, colui che è di peso e che

                                  comunque ti segue e ti viene dietro lo stesso [esempio] (trad.es.

                                  "Vai facendo il terzo incomodo")

Attantà’: tastare

Addauér': veramente (solo in senso rafforzativo o interrogativo) ("Es. Ci è andato

                                      veramente! C'ha it' addauér' ")                                     

Amm'rzà: incastrare a pressione, comprimere (trad.es "L'hai incastrato a

                 pressione!") [dizione]

Arazz'ccà: risalire ("z" dolce) (si puo' dire anche "Razz'ccà") [dizione]

Allancàt': dicesi di persona che non si sazia mai di mangiare

Auéna: cioè

Ar’zzàt': alzato dal letto, svegliato [dizione]

Arabb’t’nìcchi’: dicesi di persona inconcludente, che gira, si muove ma alla fine

                           non conclude nulla di concreto (anche imbrigliato, confuso). [dizione]

Abb’rlènn’: scherzando (trad. es. "Ma stai facendo sul serio o

                    stai scherzando?") [esempio]

Art’culàt’: filo spinato [dizione]

Artét'ca: dicesi di persona che non sta mai ferma [esempio] (trad.es. "Quello

                non sta mai fermo")

Ardi’nt’: preparativo del forno [dizione]

App’là: otturare

App’lam’: tappo [dizione]

Auzar’gli’: retino per farfalle [dizione]

Agguattà’: nascondere

Acciamp’cà: inciampare [dizione]

Acc’mp’cìt’: malridotto (rif. a pers.) (trad. es. "Mi sembri uno tutto malridotto,

                     malandato") [esempio]

Ar’scì: comparire o anche riuscire, riuscire fuori, venire fuori [dizione]

Aresh’: appare, viene fuori, compare all’improvviso [esempio] (trad.es.

             " Mi è comparso uno spirito, un fantasma! ") (altro es. "Ar'sh', paccrìlla! -

               Vieni fuori! Esci! Ti sto aspettando, che diamine!!")

Abb’là: sotterrare

Abbéla: egli sotterra

Abb’larò: sotterreranno

Apponta: dicesi di oggetto che non passa, s’impunta

Apponta: (verbo) egli tartaglia [esempio] (trad.es. "Quella persona tartaglia")

App’ntà: ostruire, sbattere [dizione]

Ann’ssata: incallita, indurita

App’ttà: risalire, scalare

Acci’ncàta: piegata, paralizzata o anche stanca [dizione]

Arattà: grattare

All’strà: stendere  [esempio] (trad.es. "Si è steso, è caduto per terra")

All’stràt’: steso (deriv. "Lèstra")

Allaurùnza: tipo di cottura delle patate sotto la cenere

Accùm’: come

Accu'sì: così, in questo modo [dizione]

All’sì: in quel modo [dizione]

Ass’sì: così, in codesto modo [dizione]

Ammuccià: cedere, umiliarsi

Azz’ngà: indicare, insegnare [esempio] (trad.es. "Ti insegno io come si fa")

Assautam’ntùn’: salto spericolato [dizione]

Albucc’: pioppo [dizione]

Annaccòria: accorgersi [esempio] (trad.es. "Non farti accorgere")

Aff’cià: tirarsi su, rimboccare le maniche [dizione]

Araccapp’llà: prendersi gioco

Araccap'zzà: venire a capo di qualcosa, comprendere, capire, trovare il bandolo della

                       matassa

Arabbàtta: contrastare, sconfiggere

Attraui’rs: di traverso, di lato [dizione]

Arcon’: arca grande [dizione]

Ancon': chiodo lungo e fine

Ar’ ché!: altro che! [dizione]

Adduénc’: arrivare a tutto, contrastare, vincere la resistenza [esempio] (trad.es.

                  "Questa bambina non si sta ferma un momento, non riesco a vincere

                   la sua resistenza)

Au’ntà: scoprire, scorgere, puntare, mirare

Au'ntà: avventarsi, scaraventarsi verso qualcuno o qualcosa (trad. es. "Ci si è

             avventato contro!") [esempio]

Assangà: assillare [esempio] (trad.es. "Mi stai assillando")

Annènt arèt’: avanti e indietro (nel senso di movimento) (trad.es. "Va facendo avanti

                       e indietro") [esempio]

Andanna: allora

Aranc’chit’: secco, scheletrico [dizione]

Aguant’: guanto

(Gli)aguant': i guanti [dizione]

Allappà: boccheggiare

Allàppa: dicesi di cachi acerbi

Annùr’: nodo

Abbià: avviare

Appannà: socchiudere

Abb’rat’: versato

Aramm’ccà: rivoltare il vino

App’llà: appollaiare

App’llar: pollaio

Abb’ttat’: gonfio, offeso [esempio] (trad.es. "Sta offeso, è offeso")

Abb’t’nàt’: avvolto, attorcigliato

Arabb't'nàt': riavvolto, avvolto di nuovo, riattorcigliato più volte

Accoppà: superare, valicare

Ass’pp’cà: versare, rovesciare il contenuto [dizione]

Attr’ppà: saziare

All’ ì: nell’andare [dizione]

All’ r’m’nì: nel tornare [dizione]

Acìt’: aceto

Arcafàgn’: castello di legno

Accru’ccu’: accrocco [dizione]

Abb’tìna: avvolgi!

Arabb'tìna: riavvolgi!

Abb’t’nàt’: avvolto [dizione]

Ardégn’: attrezzatura per arare con i buoi

Appall'ccàt': arrotondato o anche rifinito alla buona, preparato alla meglio

Arénga: aringa

Accauàgli’ l’ngu': gioco infantile [dizione]

App’zzìt’: sveglio, attento, pronto, pimpante (riferito a persone e anche a oggetti o cose)

                 (es. "S' mammòcci' stà bi'gli' app'zzìt'!" Questo ragazzino sta bello sveglio!)

Ap'l’: dicesi di uovo col guscio morbido [dizione]

Assèmpi’: altalena

Accanà: sgridare, rimproverare (trad.es. "Ti ha molto rimproverato") [esempio]

               (senso figurato: accanare=abbaiare)

Agli’man’: animale o animali [dizione]

Acc’prét’: arciprete [dizione]

Amm’ntuà: nominare [dizione]

Accamp’cà: sonnecchiare, solitamente su un tavolino o sedia

Agliògli’: sulla schiena (persona portata sulla schiena)

Accuccuiàt’: seduto sulle gambe

Araià: arrabbiare

Ass'n'chìta: dicesi di persona rinseccolita, secca secca, che per quanto è

                    magra e scarnita da l'idea che è malata [dizione]

Amméntà: inventare

Assi'gna: grasso di maiale [dizione]

All'c'nìt': allucinato, "flashato" [dizione]

An'gli': anello [dizione]

Accall'ccià: scaldarsi reciprocamente (dentro il letto) [dizione]

Arattraiàt': rimesso in ordine, riordinato alla meglio [dizione]

Arattràcchi't'!: rimettiti un po' in ordine! riordinati alla meglio! datti un'aggiustata,

                        anche ai capelli! (trad.es. "Rimettiti un po' in ordine!") [esempio]

Acciapp'ttàt': dicesi di un qualcosa mal fatto, realizzato in modo sommario,

                       approssimativo e superficiale [dizione]

Aracciapp'ttàt': (rafforz.) dicesi di un qualcosa mal fatto, realizzato in modo molto

                           sommario, approssimativo e assai superficiale (trad.es. "Il ricamo di

                           questo lenzuolo lo hai realizzato malamente, in modo sommario,

                           lo hai fatto male!) [esempio]

Acciarìn' (e lisca): acciarino (e pietra per fare il fuoco)

Aràr': aratro [dizione]

Arazz'rià: giroronzolare nei paraggi senza concludere niente (trad. es. Che stai

                 facendo!? Non stai concludendo niente, che diamine!)

                 (nota: "arazz'riènn" è il gerundio di "arazz'rià") [esempio]

Abbrùcchià: velocizzare, sbrigarsi a terminare un compito, un lavoro, un'operazione,

                      anche se in modo sommario (cioè non importa di come la fai, l'importante

                      è che la termini in fretta!) (trad.es. "Sbrigati a rifare questi letti, copri e via,

                      presto, dai! su!") [esempio]

Arabbrùcchià: (rafforz.) (vedi "Abbrùcchià")

Amm'zzìt': dicesi di arnese tagliente (es coltello, ascia) che non taglia più bene, la cui

                  lama dovrà essere perciò ri-arrotata, molata di nuovo (trad.es. "Codesto

                  coltello non taglia più bene!) [dizione]

Accappà: coprire

Aff'rà: prendere, colpire, contrarre un qualche malanno [dizione]