- DIZIONARIO DIALETTALE "Villa Santo Stefano 2000" -
Lettera: N
Nnì!: guarda! (in tono di meraviglia o come per dire: Guarda! Che cosa è successo,
che cosa hai fatto!? oppure: Guarda che danno che hai fatto!) [dizione]
Nnìnnì!: guarda guarda!! (in tono molto dispregiativo) (trad.es.: "Guarda! Guarda
che bello, lui!"; in realtà il vero senso della frase è l'esatto contrario e
cioè: "Guarda! Guarda che brutto!! E' proprio brutto che di più non si
può) [esempio]
Nd’ndìt’: stupido, intontito [dizione]
Ndruppà: intruppare, urtare
Nnacquatùr’: innaffiatoio
Ncauacciàt’: satollo [dizione]
Na cica: un po’ (trad.es. "Dammi un po' di pane") [esempio]
Na cich’nèlla: un pochettino [dizione]
Ngr'llìt': dicesi di persona eccitata, elettrizzata [dizione]
Ngustià: arrabbiare (trad.es. "Non farmi arrabbiare per niente!", cioè Non
voglio assolutamente che tu mi faccia arrabbiare; il "per niente" non
è quindi inteso come per dire "per nessuna ragione", ma nel senso
di "assolutamente") [esempio]
Ntrés’ca: fessura [dizione]
Ntr’ccuòss’: arnese di legno per divaricare il maiale appena ucciso [dizione]
Ngùl’ agli’ strappùn’: gioco infantile
Nèccia: magra (dicesi riferito solitamente alla carne)
Nf’scà: mettere su, aizzare [dizione]
Nnòmm’ra: soprannomi (trad.es. "Gli ho attribuito il soprannome") [esempio]
Nt'rzà: andare di traverso (trad.es. "Mi hai fatto andare di traverso quello
che stavo mangiando!") [esempio]
Nòcc’ra: semi della frutta [dizione]
Ntattauglià: tartagliare [dizione]
Ntrattagliùs’: balbuziente
Ngauagliùs’: che parla male, che non si capisce niente quando parla
Ngloppà: rivoltare
Nzauglià: mescolare con le mani o anche impiastrare, sporcare (come fanno i bambini
piccoli davanti a più pietanze di cibo, mescolando tutto in modo disordinato)
(trad.es. "Che cosa stai impiastrando là?") [esempio]
Ncunià: cullare
Ndr'smarina: rosmarino [dizione]
Ngazzà: rimproverare
Nc’ppìt’: ghiacciato, raggelato [dizione]
Npiàstr’: buono a nulla (rif. a persona) [esempio] (trad.es. "Tu sei un buono a nulla")
Ngul’p’zzàt’: carponi o anche gioco che si faceva una volta [dizione]
Nzìn’: sulle gambe [dizione]
Nt’sìt’: congelato, teso o per il freddo o per la tensione nervosa [dizione]
N’ciùn’: nessuno [dizione]
Ntr’nt’cà: l’atto di muovere un oggetto poco stabile [dizione]
Ntramp’llà: barcollare, non essere stabile [dizione]
Nz’rà: coniugare (sposarsi) [dizione]
Nc’calìt’: assonnato [dizione]
N’ttia: nottola (accento sulla ')
Ndìsta: (rivolta a persona femm.) intelligente, perspicace [dizione]
Nsi’mbra: insieme [dizione]
Ntauià: rimpastare il pane [dizione]
Nfossa: bagnata [dizione]
Nfoss': bagnate
Nfùss’: bagnato / bagnati
Ngiaccaciànci' e uétt'uagli': taglio grossolano (da "ngiàcca") o anche pettegolezzi
(termine utilizzato quasi sempre per indicare i
pettegolezzi e il parlare male di una persona)
(trad.es. "A quella persona gli hanno parlato male
dietro) [esempio]
Nfauzzìt': (rif. ad oggetti o persone) infalsito, diventato falso, brutto, diverso da quello
che era prima (dicesi ad esempio di persona che ha cambiato comportamento
in senso negativo, che è diventata più brutta interiormente e di conseguenza
anche esteriormente appare più brutta [esempio1] (trad.es.1 "Quello non è più
come prima, si è 'infalsito', si è imbruttito!") - [esempio2] (trad.es.2 "Quest'anello
si è imbruttito, s'è annerito")
Ndént': nere dal freddo (trad.es. "Ha le labbra nere dal freddo") [esempio]
Ngunìa: sofferenza, agonia
Nfàccia: (lett. "sulla faccia") davanti, dinanzi o anche "sul viso"
Ndà...: guarda che..(agg. rif. a persona)..che sei!; Che..(agg. rif. a persona)..che sei!
(trad.es. "Guarda che buono a nulla che sei! Sei proprio un buono a
nulla!") [esempio]