- DIZIONARIO DIALETTALE "Villa Santo Stefano 2000" -

Lettera: Z

 

Zìpp’ra: zeppi

Zagàglia: spago per trottola (deriv. spagnolo piccola fune)

Zigu’: piccolo, minuto

Z’gu’n’gli’: piccolino [dizione]

Zéga: piccola

Zégh’nèlla: piccolina

Zapp’rià: zappettare, pulire il grano

Zùgli’: ginestra

Zèz’: coccole, smancerie [dizione]

Zir’: fusto

Z’nàl’: grembiule [dizione]

Z'nalon': grembiule scolastico [dizione]

Zazzìcchia: salsiccia [dizione]

Z’lònga: oggetto o persona lunga [dizione]

Zampaglion’: cavalletta [dizione]

Zaccon’: bastone corto e appuntito [dizione]

Zaccaglion’: virgulto vigoroso

Zaragogna: musichetta [dizione]

Zòcc’la: ratto femmina (inteso anche in senso dispregiativo “prostituta”) [dizione]

Zapp’: caprone

Z’ffìtta: soffitta (trad.es. lett. "Sta sopra alla soffitta" - Sta su in soffitta) [esempio]

Z'mpà: saltare, spiccare un salto o anche intervenire energicamente in un discorso

             o questione [dizione]

Z'cch'lìtt': copricapo in lana (solitamente utilizzato la notte o per coprirsi il capo nelle

                giornate fredde (trad.es." Ti sei messo un bel copricapo di lana in testa!")

                [esempio]

Zàmpa: gamba (rif. a umano), zampa (rif. a animale)

Z'rlà: bere da una bottiglia attaccandosi (senza usare il bicchiere) [dizione]

Zampa stùcca: dicesi di gamba che non funziona bene, rotta, un po' claudicante e

                           zoppicante (trad.es. "Ho una gamba claudicante, che ha dei

                           problemi") [esempio]

Zammamm'r': agg. dispregiativo riferito a persona (sinonimo di buono a nulla,

                        combina-guai, poco affidabile, persona da disprezzare)

                        (trad.es. "E' un bravo zammamm'r'!") nota: il termine 'bravo' va inteso

                        come rafforzativo, per aumentare il senso dispregiativo della frase

                        [esempio]

Zùzz' balùrd': molto sporco, sudicio (lett. "sporco balordo") (trad.es. "Guardati! Sei

                       sporco balordo!") [esempio]

Zazzà: spassarsela e fare il proprio comodo (trad.es. "Me la sto

            spassando!") [esempio]

Z’r’uiòla: scarabeo [dizione]