Che a costruirle siano stati i discendenti di Atlantide, gli Extraterrestri, i mitici Pelasgi oppure, più semplicemente gli Ernici, rimane il fatto che le invincibili mura ciclopiche di Alatri per una volta sono state espugnate, in modo incruento si intende, dal "Valcento". L’enigmatico ma glorioso vessillo bianco e nero dei Cavalieri Templari. Che da il titolo, "Valcento. Gli ordini monastico-cavallereschi nel Lazio meridionale", appunto, al pregevole libro, che ormai non è più una sorpresa editoriale e culturale bensì una incontrovertibile realtà, di Giancarlo Pavat. Di Villa Santo Stefano, ma originario di Trieste che ha dedicato oltre due anni di ricerche sul campo ed in biblioteche e archivi per realizzare questa opere che si proporne come una vera e propria guida per conoscere il nostro territorio, la Ciociaria, attraverso luoghi, monumenti, opere d’arte, misteriose simbologie inconsuete e scarsamente, se non per niente, conosciute. Il "Valcento" è stato (metaforicamente) piantato saldamente sulle mura poligonali, sabato 14 giugno 2008, grazie alla riuscitissima presentazione, organizzata dall’Amministrazione Comunale alatrense, presso la Biblioteca Comunale, in Palazzo Conti Gentili.
Splendido il colpo d’occhio della sala gremita in ogni ordine di posti. Presenti, tra il numeroso pubblico, anche molti bei nomi della politica e della cultura ciociara. Il senatore della Repubblica Oreste Tofani, il direttore della biblioteca dott. Antonio Agostini, l'avv. Remo Costantini con la fidanzata Miria, dott. Luciano Bellincampi presidente dell'associazione "Acropolis", l’avv. Ascenzi, il prof. Armando Frusone, dott. Paride Quadrozzi, l'architetto Daniele Baldassarre di Fiuggi, dott. Amilcare Culicelli dell'Archeoclub, il commendatore Cavaliere del Santo Sepolcro prof. Luciano Sciandra con la gentile signora, l’editore della Val Comino Luca Leone, la scrittrice originaria di Cremona Angela Generali, dott. Mauro La Barbera di S. Donato, la paleontologa prof. Paola Celletti, il cav. Domenico Pelino, Fabrizio Pennacchia di Ferentino, il presidente dell'associazione "L'Infinito" Claudio Imperatore, il presidente provinciale del F.A.I. Pio Roffi Isabelli, la dott.ssa Cinzia Mastroianni, presidente di "Latium adiectum", la giornalista dott.ssa Paola Caramadre di Pico, il direttore del Museo Archeologico di Frosinone Dario Pietrafesa, la dott.ssa Moni Campolongo, la dott.ssa Simona Conti, il dott. Adriano Cutonilli, funzionario della Soprintendenza nonché consigliere comunale di Giuliano di Roma e della XXI Comunità Montana, il dott. Vincenzo Tranelli, medico e ricercatore storico oltre che consigliere comunale di Villa Santo Stefano e della XXI Comunità Montana, la dott.ssa Sabrina Iafrate storica dell’arte, Lucio Bianchi, il ricercatore Gianfranco Salinaro con la consorte, il dott. Pro di Ferentino, il prof. Domenico Rotundo di Veroli, celebre studioso dei Templari ed autore di innumerevoli libri, la professoressa Maria Moschella di Formia, Sonia Boccanelli, Sergio Sammarco della L.A.R.T.I., l’editore di Latina Luigi Corsetti, il noto fotografo Franco Angelucci di Fumone, Emanuele Amadio di www.villasantostefano.com, oltre, ovviamente, la moglie dell’autore Sonia Palombo. Oltre alla stampa locale ed agli operatori di Alatri Tv. Al tavolo dei relatori, il sindaco dott. Costantino Magliocca che ha fatto gli onori di casa e ha presentato l'autore Giancarlo Pavat, l'assessore Sbaraglia, la dottoressa Alessandra Leo, storica dell'arte ed autrice della prefazione del volume, ha illustrato l’elevato valore culturale del volume, il disegnatore Simone Cipolla che ha realizzato la copertina del libro e ne ha raccontato la genesi, l'archeologo Italo Biddittu, che ha spiegato il significato dei simboli a partire dalla preistoria, il critico d'arte Giancarlo Bonomo, giunto ad Alatri da Trieste, che ha edotto i presenti sull'indubbio interesse che il libro ha suscitato anche al difuori del Lazio ed infine lo studioso ing. Gianni Glinni, che ha anche proiettato un documentario su alcune scoperte sui cavalieri Templari. Insomma un successo per "Valcento. Gli Ordini monastico-cavallereschi nel Lazio meridionale", con applausi a scena parta, certamente meritato, soprattutto se si pensa che ci si trovava davanti ad una platea di elevato profilo ed adusa ad eventi culturali di notevole spessore. Servizio di Franco Angelucci
up. 3 luglio 2008 PrimaPagina | ArchivioFoto | DizionarioDialettale | VillaNews
|