Il
terribile incidente accaduto la notte di sabato 15 novembre 2003, ha
scosso l’opinione pubblica e turbato gli animi di tutti i santostefanesi.
Il parroco, nell’omelia della santa messa di domenica 16, ha invitato
tutti i fedeli a pregare in favore delle tre ragazze. Le notizie degli
incidenti stradali, purtroppo, sono all’ordine del giorno nel contesto
nazionale ed anche locale. La cronache dei quotidiani provinciali,
infatti, non passa settimana (a volte anche giorno) che non si occupino di
qualche serio incidente o grave disgrazia sulla strada. Il rispetto dei
limiti di velocità e la patente a punti, ha sortito l’effetto, auspicato
da legislatore e utente, di una significatica diminuzione del numero di
sinistri stradali che nel recente passato era in costante ascesa. Quest’inversione
di tendenza è statisticamente provata e molto importante, segnala un
rispetto maggiore, con relative eccezioni, della disciplina stradale.
L’educazione civica, insegnata nelle scuole e in ambito familiare,
rappresenta un baluardo imprescindibile e un’efficace base di partenza per
conoscere, comprendere e separare le cose giuste da quelle sbagliate. Ci
si domanda cosa fare per migliorare il quotidiano vivere civile.
Costruire, nella società, le fondamenta di un’etica civile al passo con i
tempi; evolvere il soggetto (homo sapiens) sensibilizzandolo ad assumere
una nuova e più dinamica dimensione sociale. Rispetto, solidarietà e
giustizia, che costituiscono alcuni tra i valori fondanti della società,
cardini di democrazia e progresso, esigono certamente osservanza, ma
devono valere per tutti. Auguriamo alle nostre tre giovani concittadine
una pronta e completa guarigione. |