LUIGI BONOMO / UN POLITICO DI RAZZA
Il commendator Sor Luigi Bonomo, è stato personaggio popolarissimo e, senza dubbio, l’autorità politica più importante nella storia di Villa Santo Stefano. Il più longevo, ha governato per 31 anni: 7 da Podestà e 24 da Sindaco. E’ stato certamente un politico di razza, ha rappresentato un punto di riferimento cruciale per intere generazione di santostefanesi. Ascoltava le richieste dei cittadini, era sempre a disposizione per la soluzione di qualsiasi problema. Amato dalla maggioranza della popolazione, osteggiato dall’opposizione, sapeva muoversi con scaltrezza nei meandri della politica nazionale. La solida amicizia con Giulio Andreotti, finalizzata al bene comune ed al miglioramento delle condizioni di vita della cittadinanza.
Per capire cosa rappresentasse l’attività politica per Sor Luigi, viene in soccorso un episodio emblematico, di cui siamo stati diretti testimoni. Correva il mese di maggio del 1980, eravamo nell’imminenza dell’elezioni amministrative, le prime senza Sor Luigi, ritiratosi per limiti d’età. Ci trovavamo, con amici, nella bottega del barbiere Nino, situata in Via San Sebastiano e vicinissima all’abitazione del Sindaco, si dibatteva dell’elezioni comunali. Entrò nel locale, come ogni mattina, Sor Luigi, che salutando cortesemente i clienti, venne prontamente coinvolto nella discussione. L’amico Gianni, chiese al Sindaco ancora in carica, un parere sulla "battaglia elettorale". <<Sor Luigi, come mai quest’anno il clima elettorale è così fiacco? Non c’è nessun segno di competizione, qual è il motivo secondo te?>> Ricordo perfettamente: quella domanda, per usare una metafora calcistica, fu come un assist perfetto per un goleador. Il viso di Sor Luigi, si illuminò, era orgoglioso per quella specifica richiesta di un giudizio, in merito alla questione elettorale. Indicando con la mano ripetutamente se stesso, con un largo sorriso, rispose così: <<Ve lo spiego io il motivo per cui manca qualsiasi cenno di "lotta" politica…, perché manca il "lupo"!>> Ovviamente, riferito alla sua persona. Questo aneddoto, realmente accaduto come descritto, fa ben comprendere con quanta passione "agonistica" fosse coinvolto nella vita politica, come lo esaltasse la "tenzone" elettorale e quale carica d’energia vitale gli trasmettesse.
Sotto l’amministrazione di Luigi Bonomo, Villa Santo Stefano ha fatto un salto di qualità decisivo sulla strada del progresso; a testimonianza di ciò, le numerose opere realizzate. Per questo ed altri motivi, consideriamo Sor Luigi "una pietra miliare storica" di S. Stefano: una guida politica ideale, un esempio sempre attuale di come amministrare la cosa pubblica.