LUIGI BONOMO

(2 maggio 1902 - 15 novembre 1988)

 
Luigi Bonomo

Luigi Bonomo Podestà di Villa S. Stefano

Posa prima pietra per  "La Casa del Fascio", oggi l'edificio del Comune

Inagurazione di una strada di Villa S. Stefano

Il grande pittore Renato Guttuso

Il ministro Giulio Andreotti inagura il Monumento ai Caduti di tutte le guerre

Giulio Andreotti consegna la nomina a "Commendatore della Repubblica Italiana"  Luigi Bonomo, 1966.

L'assaggio ufficiale della Panarda di Luigi Bonomo, 1973

Luigi Bonomo nasce a Sonnino il 2 maggio 1902 da Elisabetta Grenga da Sonnino e Matteo Bonomo, primo laureato in medicina e chirurgia di Villa S. Stefano, e all’epoca, medico condotto a Sonnino in provincia di Latina.

Vive in Sonnino fino all’età di quindici anni. Intorno al 1915 viene a Villa S. Stefano e risiede con la famiglia nella casa paterna in Contrada Casina.

Iscritto al Partito Nazionalista Italiano fin dal 1919, confluisce nel Partito Nazionale Fascista quando ci fu la fusione tra i due Movimenti. Ricoprì la carica di Segretario Politico del P.N.F. della locale Sezione, dal 1929 al 1936.

Dal 1936 al 1943 fu Podestà di Villa S. Stefano e contemporaneamente dal 1939, anche di Amaseno, dove ancora oggi viene ricordato per la sua amabilità e cordialità .

Dopo l’evento franoso del 1932 verificatosi in Villa S. Stefano nella contrada Gorizia, fu protagonista, con altre personalità locali e autorità governative, della ricostruzione con la redazione di un Piano Regolatore nella parte alta del paese denominata "La Vigna" dove vennero costruiti cinque fabbricati per civile abitazione.

In quella occasione, con i residui dei materiali e con lavoro volontario e gratuito delle maestranze, venne realizzata la "Casa del Fascio" che oggi restaurata, è la sede del Comune. A ricordo di tale evento, sulla facciata dell’edificio fu incisa la frase "Portando ognuno la sua pietra al cantiere", oggi purtroppo scomparsa.

Dopo gli eventi bellici del 1945, per le cariche ricoperte durante il periodo fascista, fu sottoposto a processo di epurazione, dal quale né uscì assolto con una sentenza addirittura elogiativa per le favorevoli testimonianze dei cittadini di Villa Santo Stefano e Amaseno .

Importanti furono le testimonianze del pittore Renato Guttuso che il 14 gennaio 1946, così testimoniava: "Nel periodo Nazifascista facevo parte del Partito Comunista e lavoravo alle dipendenze della Giunta Militare cittadina di Roma, che svolgeva opera di resistenza ai tedeschi….. verso la metà del gennaio 1944, ebbi l’ordine di recarmi nella zona di Avezzano per distribuire manifesti e per organizzare la resistenza dei gruppi sbandati che agivano in quella zona. Rivoltomi all’ing. Iolando Poggi, questi mise a mia disposizione una macchina con relativo autista………… Questo mi condusse per la via Casilina a Frosinone e poi a Villa S. Stefano, dove mi rivolsi a Bonomo Luigi, su indicazione dell’ing. Poggi. Il Bonomo mi accolse in casa sua e mi fornì per un giorno ed una notte alloggio e vitto, pur conoscendo lo scopo della mia gita e conseguenti pericoli, ai quali sarebbe potuto andare incontro. Di lì proseguii con lo stesso messo per Morino".

Ancora più importante fu la testimonianza dell’Ing. On.le Giuseppe Romita del PSDI e Ministro degli Interni che interpellato dal tribunale si precipitò a Frosinone per testimoniare a favore di Luigi Bonomo, da lui conosciuto quand’era confinato politico negli anni trenta ad Amaseno e con il quale aveva stretto viva amicizia durata fino alla sua morte.

Dal 1952 al 1956 fu consigliere di minoranza nell’amministrazione di Panfili Baldassarre. Nella primavera del 1956 divenne sindaco e ne rimase ininterrottamente fino al 1980.

Nei venticinque anni della sia amministrazione, fu artefice della ricostruzione del paese, con la realizzazione di circa trentacinque chilometri di strade rurali, dell’elettrificazione delle campagne quali furono raggiunte anche dalla rete idrica.

Il simbolo di questa ricostruzione può essere la contrada Macchione, che in quegli anni fu unita al paese con la strada carrabile, raggiunta dall’acqua potabile , dall’elettricita, dal telefono, e dalle scuole ( costruzione di due edifici scolastici: scuola materna ed elementare). Successivamente fu costruita una chiesa. Il tutto confortato anche dai suggerimenti dei consiglieri della contrada Angelo Trapani e Pietro Massaroni.

Nel centro storico, furono costruiti gli edifici scolastici per la scuola materna, elementare e media, la piazza principale fu abbellita con una "moderna" illuminazione e in una parte di essa venne realizzato il monumento ai Caduti, inaugurato dall’allora Ministro delle Finanze dott. On.le Giulio Andreotti.

Nel 1971 inaugurò la Elkron oggi Flag s.p.a. fabbrica di materiale sintetico e importante punto di riferimento dell'attività lavorativa santostefanese.

Durante il suo mandato, tutte le opere pubbliche furono realizzate con il contributo a totale carico dello Stato.

Particolare attenzione dedicò alla festa di San Rocco fin dal 1956, con l’ideazione della processione serale del 15 agosto realizzata in modo spettacolare con la collaborazione del Comitato festeggiamenti coordinato dal caro e fidato braccio destro Elio Iorio .

Tale ricorrenza, con la Panarda del giorno 16 agosto, ancora oggi, è oggetto di massima attenzione da parte delle amministrazioni comunali e comitati festeggiamenti che si sono susseguiti, sono punto fermo per le festività di mezz’agosto, non solo per i cittadini di Villa, ma anche per i tanti cittadini dei paesi limitrofi.

Ritiratosi a vita privata nel 1980, termina i suoi giorni di vita terrena il 15 novembre 1988.

Nel decennio della sua morte, l’Amministrazione Comunale, Sindaco Maurizio Iorio, lo ha voluto ricordare con l’intestazione a suo nome del largo antistante la sede del Comune.

 

di  Pino Leo e Giovanni Bonomo, 5 settembre 2003


da VillaNews, 5 settembre 2003

da VillaNews, 13 agosto 2006

da PrimaPagina, 27 settembre 2010

 

www.villasantostefano.com

PrimaPagina  |  ArchivioFoto | DizionarioDialettale | VillaNews