I MATIA BAZAR
a Villa Santo Stefano
Grande notizia: il 16 agosto 2003, in piazza Umberto I°, Concerto dei Matia Bazar
Un colpo straordinario da parte del Comitato Festeggiamenti: le manifestazioni in onore del santo protettore, saranno allietate dalla presenza di uno dei più famosi gruppi musicali italiani. Era un’indiscrezione, di cui eravamo da tempo a conoscenza, abbiamo tenuto celato il segreto, ora l’annuncio si può dare con tutti i crismi dell’ufficialità. Nella storia delle feste patronali, è la prima volta che vengono artisti con un pedigree di recentissimi successi. Infatti, appena lo scorso anno, i Matia Bazar hanno vinto il Festival di Sanremo, per la seconda volta della loro brillante carriera. "Eravamo sul punto di ingaggiarli da qualche anno, finalmente ce l’abbiamo fatta". Ci rivela raggiante Dario Fiocco: uno dei solerti componenti del Comitato San Rocco. Si prevede un’affluenza di pubblico massiccia come non mai, da notare che quest’anno il giorno di San Rocco cade di sabato, con tutti i vantaggi del caso.
I Matia Bazar sono bravissimi e con un curriculum artistico zeppo di successi. Hanno iniziato l’attività musicale nel 1975 a Genova, con i seguenti elementi: Piero Cassano, Aldo Stellita, Carlo Marrale, Giancarlo Golzi ed Antonella Ruggiero. La band raggiunge presto la popolarità, grazie al successo del primo singolo Stasera che sera; subito dopo, una serie di hits mondiali quali Tu semplicità, Solo tu, che nel 1978 ottiene il primo posto nella hit parade francese per quattro settimane ed oltre un milione di dischi venduti. Sempre nel 1978, incidono Per un’ora d’amore, che oltre che nella hit parade italiana, giunge al primo posto in Spagna e nei paesi latini. Sempre nel 1978, vincono il Festival di Sanremo con il delicato brano E dirsi ciao. La celebrità li porta in giro per il mondo, dove sono apprezzati e mietono successi. Inizia una fase di cambiamento del sound dei Matia, rappresentato dal motivo raffinato Vacanze romane, ennesima hit mondiale e da Souvenir. Nel 1985 incidono Ti sento, vendendo milioni di copie e consolidando la propria fama internazionale. Nel 1988, altri successi: è la volta di La prima stella della sera e Stringimi. Nel 1989, con Antonella Ruggiero che lascia il gruppo, si chiude un’epoca della storia dei Matia. Partecipano al Festival di Sanremo nel 1991 con Piccoli Giganti, due anni dopo con Dedicato a te, ottenendo le simpatie di pubblico e critica. Dopo un’intensa stagione di concerti e cambiamenti di formazione, il leader storico del gruppo Giancarlo Golzi - unico sempre presente - riconduce in formazione Piero Cassano che nel frattempo aveva intrapreso la carriera di produttore.
La nuova vocalist è Silvia Mezzanotte, in possesso di una voce duttile, la cantante proviene dall’ambiente musicale bolognese. Il batterista Golzi si dedica alla composizione dei testi, il tastierista Cassano scrive le musiche. A loro si unisce l’eclettico Fabio Perversi arrangiatore e suonatore di più strumenti, attualmente è il tastierista violinista del gruppo. Nel 2000, esce il cd Brivido caldo, con il singolo che incanta la platea sanremese. Nel 2001 con Questa nostra grande storia d’amore si piazzano al terzo posto della competizione festivaliera. Nel 2002, i Matia Bazar vincono il Festival di Sanremo con il brano Messaggio d’amore. Dopo Claudio Villa, Orietta Berti, Little Toni, Toto Cutugno e tanti altri, continua la tradizione che vede il nostro paese ospitare protagonisti assoluti della musica leggera italiana. Verranno moltissimi forestieri, non solo dai paesi limitrofi ma anche da lontano; infatti, il richiamo dei Matia Bazar è garanzia di sicuro successo: facile prevedere una piazza stracolma e con un pubblico record. Consigliamo tutti, di arrivare prima dell’orario canonico d’inizio del concerto: presumibilmente ore 22.00, in seguito saremo più precisi.
Le festività patronali di Villa sono sempre state sontuose e ricche, tanto che nulla hanno da invidiare alle cittadine, grazie anche al massiccio contributo di cittadini residenti e di paesani sparsi in Italia ed all’estero. Facciamo in modo che siano sempre all’altezza della tradizione: è un orgoglio avere in calendario manifestazioni di così elevato livello qualitativo, nonché ottimamente organizzate.
29 aprile 2003