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Villa Santo Stefano, 16 agosto 2004. Il momento chiave e più importante delle manifestazioni civili della Festa di San Rocco era costituito certamente dall’evento tanto atteso da tutti: il Concerto di Michele Zarrillo. Il pubblico d’ammiratori del cantante romano ha riempito la piazza già qualche ora dell’orario canonico. Presenti fans da ogni parte d’Italia: segnalati provenienti da Novara, Milano, Chieti, Foggia ed altre località. Presente la troupe di una tv locale, Tele Universo, che ha ripreso la serata per produrre un servizio dell’evento musicale. La piazza era stracolma, quantificabili in svariate migliaia (ben oltre cinquemila) la gente affluita al concerto: i parcheggi erano intasati con file di auto che arrivavano nelle campagne: lungo la Provinciale sia in direzione di Giuliano di Roma che di Amaseno e lungo le vie secondarie. Parte della piazza era occupata dalla mastodontica strumentazione tecnico-musicale: pari a quella dei megaconcerti da stadio. Lo spettacolo musicale ha avuto inizio poco dopo le 22.00. Un abbassamento di tensione elettrica ha prodotto un parziale black out, poi tutto si è in qualche modo sistemato, con lo spegnimento dell’illuminazione della piazza. Zarrillo ha ringraziato il pubblico del suggestivo teatro naturale ed ha iniziato il concerto. L’artista ha cantato ininterrottamente, senza pause, duetti con la gente e dialoghi con essa: ha preferito "far parlare" la sua musica di qualità. Sono state proposte le canzoni che l’hanno lanciato e visto affermare nel mondo musicale, con i brani più recenti: un repertorio vasto e completo. Lo spettacolo si è svolto in un ambiente esaltato dal mix di luci, suoni e colori nel quale si inseriva straordinariamente la voce dell’artista. Zarrillo negli scorsi anni, è andato alla ricerca di approfondite tematiche musicali, nuovi arrangiamenti, il tutto per far convivere il suo passato di musicista d’avanguardia e l’attualità del pop d’autore, con buoni risultati di pubblico e critica. Il concerto live di Villa Santo Stefano non ha deluso le aspettative, con apprezzamenti manifestati da scroscianti applausi: il saluto finale ha suggellato una magica serata da tramandare alla storia festiva musicale del nostro paese.
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