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La devozione verso il Santo Patrono di Villa Santo Stefano, è particolarmente forte e sentita presso coloro che si occupano, da anni, della Panarda. È un legame inscindibile nello spirito religioso, che pervade il cuore e la mente dei panardari. L’amicizia nel nome di San Rocco, cementata anche con incontri di carattere conviviale, resta per loro un valore importante che li accomunerà vita natural durante. Uno dei "servitori" della Panarda che nutre un culto profondo per San Rocco è certamente Giuseppe Olivieri: per tale motivo ha voluto dare ad un figlio il nome Rocco! Non solo questo, ma ha anche commissionato al noto scultore locale, Dott. Mario Palladini, suo grande amico, una statua di San Rocco che ha posizionato all’ingresso della sua dimora, con l’intento propiziatorio di riparo da malattie e protezione verso la famiglia e in particolare ai suoi cinque bambini: Lorena, Valeria, Pierluigi, Rocco ed Arianna.
Peppe Olivieri fa l’operaio ed è residente in Contrada Collestrambo: nella splendida campagna alle falde del Monticello, vive con la moglie Stefania Ceccarelli, la mamma Iole e figliolanza.
Lo scultore Palladini ha voluto dare alla statua un’impronta diversa dal modello originale. Il bastone, infatti, è impugnato nella mano sinistra e la mano destra che si tocca la ferita per esorcizzare i demoni della società moderna. Inoltre, il viso di San Rocco è rappresentato con una manifestazione di sofferenza meno accentuata, quale testimonianza del male da debellare attraverso l’amore per Cristo.
Peppe Olivieri, nel suo piccolo, con la sua numerosa prole fa onore al sistema demografico di Villa Santo Stefano! Per questo e per la sua generosità ed operosità, rappresenta un personaggio che merita ammirazione e rispetto: nelle complessa dinamica sociale d’oggigiorno, tanto di cappello ad uno così! Siamo a quota cinque figli, ma la serie… potrebbe non essere finita! Grande Peppe, auguri alla tua famiglia e figli sani! Augusto Anticoli - 3 dicembre 2005 |
