TRACCE DI CAVALIERI MEDIEVALI A VILLA SANTO STEFANO La storia culturale del passato remoto è materia in continua evoluzione. I risultati di ricerche portate avanti da studiosi e appassionati, spesso producono effetti clamorosi che possono modificare o addirittura stravolgere le basi di un contesto storico ritenuto acclarato e definito entro canoni consolidati. Ovvero, la Storia è così e basta! Invece, allorché emerge un fatto nuovo che viene analizzato nei minimi dettagli, ecco che la strada della Storia prende una direzione diversa, aprendo scenari impensabili. D’altronde, l’assenza di documentazione ufficiale per eventi remoti, porta l’interesse verso uno studio approfondito su simbologie che il tempo ha fortunatamente conservato quali silenti testimonianze culturali. Rivelazioni che chiedono solo di essere portate alla luce: scoprimi e ti dirò chi sei! Ed è ciò che è accaduto a Villa Santo Stefano grazie al nostro collaboratore Giancarlo Pavat, il quale, assieme ad altri ricercatori, tra cui l'amasenese Luciano De Prosperis, ha rinvenuto tracce della presenza di Ordini Monastico-cavallereschi nella chiesa di San Giovanni in Silvamatrice.
Pavat, da studioso serio e meticoloso, ha giustamente chiesto lumi ad esperti e ricercatori storici con i quali è in costante contatto. È così, infatti, che ci si muove nel campo "minato" della ricerca storica onde evitare cantonate che possono ledere la credibilità individuale.
Ebbene, tutti gli studiosi hanno confermato la veridicità della fonte: la presenza di Ordini Monastico-Cavallereschi nella Valle dell’Amaseno risulta un dato di fatto ormai acquisito. Con la ricerca di Giancarlo Pavat, Luciano De Prosperis e tanti altri, si apre una nuova e importante pagina di Storia, con benefici d’immagine per la cultura di Villa Santo Stefano. (25 agosto 2006)
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