CONVEGNO SUL LAVORO

"La provincia di Frosinone è al 75° posto su 106 province italiane, ultima nel Lazio, come tasso di disoccupazione. Pari al 50,2% , in media con quello del Mezzogiorno ma molto più alto di quello nazionale. La riconversione industriale segna il passo. Il 26% degli occupati lavorano ancora nell’industria a fronte del 22% nazionale., Nella nostra provincia non esiste il cosiddetto terziario avanzato. A Villa Santo Stefano, su 1800 abitanti, ci sono 439 iscritti ai Centri per l’impiego, dal primo gennaio di quest’anno ad oggi ci sono stati 84 avviamenti di cui però soltanto 17 a tempo indeterminato". Statistiche da brivido, esposte dal dott. Giuseppe Caruso, dirigente dell’Agenzia di Formazione Professionale di Frosinone, alle quali hanno fatto eco le analisi presentate dalla dott.ssa Maria Chiara Martinelli della "Proteo", estrapolate da uno studio sull’impatto sulle famiglie della crisi occupazionale del territorio ciociaro.

Il campione analizzato era di 1700 soggetti, di cui il 67% disoccupato di lunga data (oltre due anni) e la maggior parte donne tra i 30 ed i 40 anni. Particolarmente indicativa la serie di rinunce, non solo sugli svaghi, ma anche di ordine alimentare. Come la scomparsa dalla loro spesa di generi come il pesce o il prosciutto. Cifre e risultati presentati al convegno "Lavoro, quali prospettive". Tenutosi nel pomeriggio di venerdì 24 novembre 2006 a Villa Santo Stefano e fortemente voluto da tutta l’Amministrazione Comunale, in primis dal sindaco Enrica Iorio. Di fronte ad un numeroso ed attento pubblico, formato anche da persone venute da altre località della provincia, dai sindaci dei comuni di Giuliano di Roma, Vallecorsa e Castro dei Volsci, da assessori, come Antonio Como di Amaseno e consiglieri comunali anche di opposizione come la signora Franca Colonia di Villa, il primo cittadino santostefanese ha sottolineato come il problema della ricerca di un posto di lavoro e del precariato sia fortemente vissuto non solo nel proprio paese ma in tutta la provincia e provochi inquietudine nelle famiglie. Preoccupate per il proprio futuro. Il sindaco non ha nascosto la legittima soddisfazione per l’evento e ha ringraziato gli ospiti al tavolo dei relatori per aver raccolto l’invito di un piccolo comune. Presenti, infatti, anche il dott. Pietro Maceroni in rappresentanza dei sindacati CGIL, CISL e UIL, e due importanti amministratori, l’Assessore regionale al Lavoro, Politiche Giovanili e Pari Opportunità Alessandra Tibaldi, ed il suo omologo provinciale Simone Costanza, i cui interventi erano fortemente attesi, soprattutto in relazione alla ormai annosa questione della stabilizzazione delle decine di migliaia di lavoratori precari e socialmente utili.

24 novembre 2006, sala consiliare del Comune di Villa Santo Stefano

E che sia un tema caldo, che tocca un nervo scoperto, lo si è constatato di fronte al vivace dissenso mostrati da alcuni precari ed i loro rappresentanti presenti tra il pubblico "E non possiamo non prendere atto di queste contestazioni rivolte al rappresentante della triplice Maceroni" spiega Antonella Pulciani rappresentante UGL presente in sala "ma soprattutto alle strategie fin d’ora adottate da CGIL, CISL e UIL in merito a questa problematica". Il dott. Maceroni ha comunque spiegato come, nella approvanda Legge Finanziaria sia contemplato il c.d. "cuneo fiscale"; in pratica, alle aziende della nostra area sono previste detrazioni dall’IRAP pari a 10.000 euro per ogni neoassunto. "Riteniamo che questa Finanziaria non risolverà affatto il problema del precariato" ha esordito Elisabetta Callari della Federazione Regionale della Rappresentanza di Base (RDB), non appena è riuscita a prendere la parola "Non servono a nulla vani protocolli d’intesa firmati senza la nostra partecipazione. Sono troppi anni che i precari e gli LSU vengono sfruttati dagli Enti presso cui si trovano a lavorare" chiediamo alla Regione risposte concrete e la piena applicazione della del 16/10/2005 sulla stabilizzazione" ha concluso la Callari annunciando, per il prossimo 15 dicembre "uno sciopero regionale dei precari con manifestazione davanti alla Regione Lazio". Con piglio deciso e senza farsi intimorire, l’Assessore Regionale Tibaldi, ribadendo il grande rispetto nei confronti di chi vive queste situazioni difficili, e rammentando che questi LSU hanno comunque contribuito ad aiutare molti bilanci di comuni ed altri enti, ha delineato le linee guida su cui si muoverà l’Amministrazione Regionale su questa vexata questio. Innanzitutto ha rassicurato che ci sono i soldi stanziati dal Ministero. Ma è chiaro che "non tutti potranno entrare in pianta stabile nei comuni. Ci sarà un accorpamento e riduzione drastica delle società regionali che però verranno messe in condizione di assumere personale". Come altri entreranno nelle ASL del Lazio. Inoltre, ci saranno accordi con l’INPS per erogare incentivi agli over 50 che vogliono andare volontariamente in pensione. "Trattasi di un piano operativo che andrà avanti nel Piano Triennale e che diverrà Legge in quanto approvato dal Consiglio Regionale". Ha anche annunciato una prossima legge finalizzata "a regolarizzare i rapporti di lavoro, quindi lotta al lavoro nero. In quest’ambito non solo la Regione privilegerà contratti a tempo indeterminato ma incentiverà le aziende private che faranno altrettanto". Un commento anche sui "Cantieri scuola", non graditi dai precari presenti al convegno di Villa S. Stefano "Questi cantieri non vanno né esaltati, né demonizzati" questo il pensiero dell’Assessore che comunque ha anticipato che "il prossimo anno non si faranno". Ma tutto ciò potrà essere possibile soltanto se "tutti i soggetti interessati, sindacati, organizzazioni di base, enti territoriali, siederanno attorno ad un tavolo permanente. Un piano triennale" quindi "concordato da tutti, che potrà trovare la strada giusta puntando sui servizi di assistenza, oppure attività legate allo sviluppo sostenibile e dall’ambiente. Terreni in cui la possibilità di trovare occupazione è certamente in espansione."

"Questa è la strada maestra da percorrere" ha concluso l’Assessore provinciale Costanzo, concordando con gli altri interventi che "soltanto puntando su qualità, ricerca e sviluppo e infrastrutture, che in provincia di Frosinone mancano, e con i distretti industriali che potranno rilanciare la competitività, si potrà uscire da questa situazione. Aspettiamo di vedere la versione definitiva della Finanziaria 2007 e poi ci muoveremo di conseguenza". "Abbiamo raggiunto lo scopo di questo convegno" ha commentato alla fine il sindaco Enrica Iorio "ovvero far sentire al pubblico, direttamente dai rappresentanti regionali e provinciali, le varie iniziative intraprese per intervenire sulla disoccupazione e sul precariato. Certo nessuno ha la bacchetta magica e non era sicuramente questo convegno il luogo per risposte definitive" Ma parlarne è già un passo avanti. Un solo rammarico, l’assenza, nella sala pur gremita "proprio di quei giovani che molto spesso vengono in comune a chiederci lavoro".

In conclusione, è stata una iniziativa perfettamente riuscita. Ricordando che il convegno è stato moderato dal direttore di Tele Universo Alessio Porcu, il nostro pensiero va ad un indimenticato santostefanese al quale sarebbe piaciuta l’idea e che tanto si è battuto, come sindacalista e come politico, per i lavoratori e per i disoccupati: Giuseppe Luzi.

Giancarlo Pavat per VillaNews

up. 29 novembre 2006

www.villasantostefano.com

PrimaPagina  |  ArchivioFoto | DizionarioDialettale | VillaNews