"Buonasera a tutti. Generalmente, quando si presenta un libro, oppure una determinata tematica ad un convegno o dibattito, il momento dei ringraziamenti è d'obbligo. Ed io non voglio certamente derogare a questa consuetudine. Desidero ringraziare tutti voi per essere presenti, qui, questa sera. E colui che è l'artefice principale di tutto ciò. Giancarlo Bonomo. Che, prima ancora che il libro uscisse, al termine dell'estate, ai primi dell'autunno, lanciò l'idea del convegno a Trieste. Un vero salto nel buio, o un appuntamento al buio.

Voglio ringraziare chi ha contribuito direttamente ed indirettamente affinché questo libro, che oggi è su questo tavolo, potesse vedere la luce. Mia moglie Sonia, che mi ha seguito in cripte, chiese, castelli, rovine, biblioteche, alla ricerca del nostro passato. Ed i miei genitori. Presenti in questa splendida sala. Senza i quali non avrei mai potuto coltivare la passione per la storia che mi ha spinto a queste ricerche. Non a tutti è concesso, non dico realizzare il sogno della propria vita, ma spesso nemmeno dei progetti delle aspettative. Ecco perchè trovarmi qui, nella mia città, di fronte a voi tutti,assieme a questi miei amici, è una sensazione ed emozione difficilmente spiegabile con le semplici parole. E’ qualcosa che porterò con me per sempre. Sogni. Ed i Simboli non sono forse il tentativo, da parte dell'Uomo, di rendere materiali, tangibili, i sogni ed anche gli incubi, come giustamente sottolineato poc'anzi da Giancarlo Bonomo?"