La sfilata è stata preceduta dai trombettieri, tamburini e sbandieratori di Cori che hanno dato un primo spettacolo in piazza Umberto I. A seguire il Gonfalone del Comune di Villa Santo Stefano con il Palio (dipinto dal noto artista Addis Pugliese), e sempre annunciate al microfono da Marcello Iorio, le ricche e nobili famiglie santostefanesi del XVII secolo con vestiti sfavillanti nei colori e confezionati con preziose stoffe. Al termine, su una carrozza, scortato dai cavalieri, è giunto il principe accompagnato dalla principessa nei loro splendidi costumi.I figuranti sono stati accolti in un palco allestito in piazza Umberto I, da dove il principe ha dato inizio, dopo l’annuncio del bandista, alla Panarda con la simbolica accensione di una caldaia di rame stagnata (callara) con dentro i legumi pronti per la cottura. Un secondo spettacolo di sbandieratori ha dato inizio al primo Palio delle Contrade. Lo speaker, in rigoroso costume d’epoca, dall’alto di un piccolo palco annunciava il nome dei cavalli, cavalieri e l’accoppiamento con le contrade dell’antico centro storico. I cavalli erano stati preparati con speciali "calza-zoccoli" in gomma, in modo da impedirne la caduta sugli scivolosi blocchetti di porfido della piazza. La gara consisteva nel centrare, in corsa, un anello sempre più piccolo con la lancia in dotazione. I cavalieri partivano al galoppo dall’incrocio di via Napoli con via Sant’Antonio per fermare la corsa davanti l’ufficio postale. Al termine delle emozionanti e seguitissime corse sono rimaste due contrade: la Rocca e la Portella, e quest’ultima, dopo un "barrage" finale, vinceva il primo palio con il cavallo Primogenito montato da Armando Martufi (i cavalli e cavalieri erano del Centro Ippico "Fontana del Prato" di Cori). Dopo la premiazione del Palio è ricominciala la sfavillante sfilata dei figuranti e con il ritorno, sempre in carrozza, del principe e principessa al loro castello. 4 ottobre 2010- Enzo Iorio
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