ROMEO DE FILIPPI

Una vita al servizio del cittadino

Romeo De FilippiHa lavorato nella Pubblica Amministrazione distinguendosi nell’esercizio delle sue funzioni per abnegazione e spirito di servizio. Ora finalmente il brigadiere capo delle Fiamme Gialle e nostro concittadino Romeo De Filippi, si gode una meritata pensione. Si fa per dire! In quanto si dedicherà a tempo pieno all’agricoltura e ai lavori di contadino. Avrà a che fare con piante da potare, uliveti, vigneti, maiale, galline e tutto il resto. Un ritorno alle origini in realtà mai dimenticate e che darà una dimensione nuova alla sua vita, meno frenetica e più bucolica con enormi benefici salutistici.

Romeo De Filippi è nato a Villa S. Stefano il 9 marzo 1952. Dopo aver frequentato le scuole in paese, ha iniziato a lavorare nel campo dell’edilizia. Dopo 10 mesi di servizio militare è passato alla Guardia di Finanza. Il 20 novembre 1972 si è iscritto alla scuola per finanzieri di Portoferraio, nell’Isola d’Elba. Successivamente, è stato trasferito a Mondovì, provincia di Cuneo. Poi, dopo un periodo nella Capitale, è stato assegnato a Trieste il 27 settembre 1974. Quindi, a Monfalcone nel comune di Doberdò del Lago, provincia di Gorizia, al confine con la ex Jugoslavia.

Il 29 novembre 1977 è stato in servizio per un anno all’aeroporto di Fiumicino. Alla fine del 1978 è stato assegnato al Ministero del tesoro a Roma, in via XX Settembre, dove è rimasto fino all’aprile del 1983. Nel mese di maggio è stato trasferito nella caserma di Via Nomentana. Il primo dicembre del 1994, il ritorno a casa, con il trasferimento a Frosinone, dapprima nella sezione operativa della Compagnia e dal 1 agosto 1997 nel Nucleo Mobile del capoluogo ciociaro.

Maria Grazia BravoPer quanto riguarda la vita familiare, Romeo De Filippi si è sposato il 21 aprile1979 con Maria Grazia Bravo. Dal matrimonio sono nati due figli: Davide ed Anna.

Romeo De Filippi, si è contraddistinto in tante operazioni investigative, tributarie, a tutela dell’ordine pubblico e a tutela ambientale. Operazioni, tra l’altro difficoltose e pericolose, dimostrando in esse, alto senso del dovere, capacità e sopratutto coraggio. Lo scorso 22 giugno 2009, ha sventato una rapina a mano armata presso la filiale Banca Intesa a Frosinone e poi arrestato uno dei malviventi recuperando l’ingente bottino in denaro contante e valori, frutto dell’azione criminosa. Tra i valori recuperati, spiccano i gioielli della Madonna della Misericordia, appartenenti alla Parrocchia di San Lucio di Boville Ernica. L’impresa ha suscitato ampia eco ed apprezzamento generale. Con i complimenti delle Istituzioni e del Prefetto Cesari in testa.

Romeo De Filippi per la sua brillante carriera, ha ricevuto molti riconoscimenti, tra i quali la Croce al merito di servizio, la Croce per anzianità, oltre a tanti Encomi ed Elogi. Inoltre è in arrivo una medaglia al merito per le ultime operazioni. Tali imprese, come recita una motivazione, hanno contribuito "ad accrescere l’immagine ed il prestigio del Corpo".

Romeo, assieme alla moglie, è impegnato nella vita sociale del nostro paese, dove si è conquistato i galloni di personaggio popolare e dinamico. È membro di associazioni come la Pro Loco, il Comitato San Rocco, S. Maria della Stella e nelle varie manifestazioni e sagre paesane: solerte e disponibile a dare una mano.

Ricordo la sera del matrimonio del figlio Davide. Tra una portata e l’altra, Romeo era rimasto solo al tavolo. Mi avvicinai e notai la sua espressione stanca per l’imponente organizzazione, ma appagata per il risultato. In quei giorni si era prodigato come non mai, infine orgoglioso per il buon esito della festa. Ecco è la generosità il pregio che lo contraddistingue. A volte, per quanto è di buon cuore, accade che addirittura eccede nel voler far troppo!

Romeo De Filippi per il suo attivismo costituisce un esempio in una società intesa al servizio di una comunità più equilibrata e giusta.

14 febbraio 2010 - Augusto Anticoli

 

Romeo De Filippi premiato con una medaglia di bronzo dal Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano 22 giu.2010

 

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