Tempo fa ci regalarono nella missione circa 50 sacchetti di riso da 2,5 Kg. Facemmo in fretta una lista dei più bisognosi, indipendentemente dal colore o dalla religione, li mandammo a chiamare e si fece la distribuzione.

Il seguito potere immaginarlo. Dopo pochi minuti c’era una marea di gente che volevano anche loro il riso. Spiegato il motivo, mentre ritornavano alle loro case, purtroppo, con le mani vuote più di qualcuno mi disse: "la prossima volta ricordati di me".

Nel pomeriggio andai a visitare un "nonnina", che aveva ricevuto il sacchetto e viveva sola nella sua piccola, povera, ma dignitosa casa e vidi che sul tavolino stava mettendo il riso in altre buste.

Pensai che lo stava facendo per metterlo nella dispensa e quale fu la mia meraviglia quando mi disse: "Questa mattina il Signore mi ha fatto il regalo del cibo e ne sono contenta, adesso voglio condividerlo con altre persone, che sono anche loro povere". Rimasi contento del gesto e molto di più quando al uscire dalla sua casetta si diresse, con la busta di riso in mano, verso un’altra casetta di legno e plastica, per far felice una famiglia più povera di lei.

Come missione cerchiamo di aiutare la gente come possiamo offrendo corsi di taglio e cucito, laboratori di barberia, di riparazioni di auto, moto, di panetteria, di elettricità, di computer e formazione ai valori umani, un programma di borse di studio, oltre alla formazione religiosa.

E’ vero che oggi si celebra la "giornata per la fame nel mondo", ma il mondo ha bisogno anche di altre "fame": dell’istruzione, della salute e di sapersi organizzare per essere protagonisti del loro futuro.

Ciao a tutti, buona giornata e sentitevi fortunati.

Con una preghiera