Va pensiero - Nabucco (G. Verdi)
Il
lamento degli Israeliti che sulle rive dell’Eufrate, salutano in
maniera nostalgica, ma corale e solenne, la patria lontana, parve
uscire dal cuore della nazione riassumendo in una sola elegia il
rimpianto e la speranza di tutti i suoi figli.
In
solitaria stanza - Aria da camera (G. Verdi)
Nell’intimità della propria stanza,l’uomo solitario piange per la
sua amata sofferente, Irene, per la quale chiede l’intervento
Divino.
O Signore
dal tetto natio -I Lombardi alla Prima Crociata (G. Verdi)
Preghiera
del popolo Lombardo arruolatosi per le crociate in terra straniera
che ricorda la terra lontana invocando il Signore che li ha inviati
a combattere per la difesa del Santo Sepolcro.
La donna è
mobile - Rigoletto (G. Verdi)
È il
canto non troppo impegnato che il Duca ripete nel momento della
baldoria, dopo aver chiesto che gli venga portata la giovane
Maddalena assieme a del vino.
Caro nome
- Rigoletto (G. Verdi)
Gilda
sola, sogna felice il suo Gualtier Maldè nome indelebile inciso nel
suo cuore. Esprime i suoi sentimenti nascosti e speranzosi fiduciosa
in un futuro pieno d’amore.
Habanera -
Carmen (G. Bizet)
Carmen
dopo aver sedotto Don José lo copre di scherno in pubblica piazza
rivolgendogli parole di sfida consigliandogli di fare attenzione:
prends garde à toi riguardo l’amore che lei prova per lui.
Un amore
così grande - (Ferilli - Maggio)
Un inno
d’amore verso la persona amata alla quale spesso è difficile, a
parole,
rivelare
i propri sentimenti dimostrati più facilmente con un semplice
abbraccio.
La Vergine
degli Angeli - La forza del destino (G. Verdi)
Leonora,
ospite del convento della Madonna degli Angeli, viene presentata
alla comunità dei frati ai quali il padre Guardiano riferisce il
motivo di questa accoglienza chiede loro di prestare giuramento
sulla vicenda e di condurre Leonora nel luogo sicuro che loro
conoscono. Intonano quindi una preghiera rivolta alla Vergine Maria
in modo che la fanciulla possa essere da lei protetta e accompagnata
ovvero fuggire all’ira del fratello che vuole ucciderla.
Non
t’accostare all’urna - Aria da camera (G. Verdi)
L’uomo
immerso nel suo dolore piange per la perdita della persona amata
chiedendo di rimanere solo lontano da occhi indiscreti.
De’ miei
bollenti spiriti - Traviata (G. Verdi)
Celebre
aria di Alfredo é un tripudio di felicità, il giovane tornando da
una battuta di caccia rende esplicita tutta la sua idealizzazione
dell’amore che Violetta gli ha donato. Particolarmente significative
sono le ardite metafore come: "Dell'universo immemore io vivo quasi
in ciel".
La gitana:
coro di zingari e canzone - Trovatore (G. Verdi)
La
zingara Azucena racconta ai suoi compagni intenti nei loro lavori
come è avvenuto l’assassinio della madre. È l’evocazione tremenda di
un fatto orribile. Così facendo attraverso il racconto non fa che
descriversi. Da una frase iniziale efficace, cresce l’enfasi
sviluppando la melodia attraverso lo spezzettarsi del discorso che
avvolge la donna dietro uno stato psicologico misterioso.
Brindisi
- Traviata (G. Verdi)
Un
convito in casa di Violetta con un marcato movimento di danza,
ondeggiante e rapido. Dialogo tra due giovani vivo, mosso, animato
da una vita propria, un chiacchiericcio garbato e piacevole.
Non è
altro che una pittura di una festa borghese italiana della metà del
secolo e in particolare di quel démi-monde piuttosto provinciale e
pretenzioso.
Testi a
cura della Dott.ssa Mariagrazia Molinari