Ennio, figlio di Gaspare, esordì prima come pilota del 6° stormo Caccia Bombardieri per divenire in seguito componente della mitica squadriglia acrobatica dei "Diavoli Rossi", veri pionieri dell’acrobatica aerea che con poche possibilità economiche e tecniche furono, negli Anni 50, protagonisti indiscussi dei cieli: promuovendo la tecnologia aerea italiana in tutto il mondo. La pattuglia dei "Diavoli Rossi" della 6° aerobrigata nacque nei primi mesi del 1957 come pattuglia di riserva della formazione leader del "Cavallino Rampante" della 4° Aerobrigata ed a costituirla furono chiamati i migliori specialisti del periodo: Squarcina e Cumin del 155°, Albertazzi e Ceriani del 154°, Coletta, Anticoli, Guida del 156°, nonostante fossero la pattuglia di riserva i Diavoli vinsero ad Ypenburg in Olanda un trofeo come miglior team acrobatico occidentale. Dopo un biennio eccezionale il gruppo non esaurì il suo "mandato" acrobatico fissato su soli 2 anni sperimentali poichè, su richiesta dell’Aeronautica Statunitense, furono "obbligati" ad esibirsi nel continente Nordamericano con aerei e personale tecnico tutto fornito dall’Usaf. Nel Maggio del 1958 finisce la loro avventura presso l’aeroporto di Ghedì, loro storica sede e luogo caro ad Ennio e Sergio, infatti lì il padre ottenne il suo brevetto da pilota. Tuttavia in seguito ai consensi internazionali ricevuti lo Stato Maggiore dell’Aeronautica costituì il 1 Marzo 1961 il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico conosciuto meglio come "Frecce Tricolori" sulla base aerea di Rivolto presso Udine. Dal 1962 fino al 1968 Ennio Anticoli è insostituibile presenza di questo team costituito dai migliori "Topgun" dell’Aviazione Militare, le sue manovre mozzafiato furono seguite dal pubblico di tutto il mondo. Concluderà la sua splendida carriera nel 1994 con 12.000 ore di volo; dopo essere stato pilota delle maggiori compagnie aeree civili una volta tolta la divisa di Ufficiale Pilota.
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23 ott.2006
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