Giancarlo Bonomo, Critico d'Arte |
OVERPLAY
Evento collaterale |
ENTE PROMOTORE: ASSOCIAZIONE CULTURALE
ITALO-TEDESCA DI VENEZIA
OVERPLAY è un progetto multidisciplinare curato da Giancarlo Bonomo con Emiliano Bazzanella, Nevia Pizzul-Capello e Diego Valentinuzzi. Negli spazi del Palazzo Albrizzi di Venezia viene affrontato attraverso diverse prospettive il tema della “crisi”, in tutta la complessità delle sue sfaccettature. Non si tratta infatti soltanto di un problema economico, poiché la crisi è ad esempio il motore di crescite personali, di mutamenti sociali, di rivoluzioni estetiche vere e proprie. Nella crisi è implicita nello stesso tempo la paura e l’attrazione verso un “nuovo” e un “avvenire” imprevedibile, ma non necessariamente negativo. L’arte in questo senso può servire da importante riferimento, poiché sia nella sua storia che nelle sue espressioni contemporanee sembra fare della “crisi” il suo propulsore, il proprio modus essendi.
1. SEZIONE STORICA: vengono segnalati alcuni momenti di “crisi” o “di passaggio” nella storia dell’arte attraverso autori di notevole rilevanza come Bartolomeo Caporali, Antonio Allegri detto il Correggio, Jacob Jordaens, Giacomo Guardi, Théodore Rousseau, Franz von Stuck, Giuseppe Santomaso, Emilio Vedova, Mario Schifano. 2. SEZIONE INSTALLATIVA: nell’installazione OVERPLAY che dà il titolo al progetto l’artista Emiliano Bazzanella mette in luce la “crisi del senso”: attraverso un software vengono riprodotte su decine di iPad appesi su porta-flebo domande solo in apparenza scontate: Perché mangio? Che cosa faccio? Dove vado? etc.. 3. SEZIONE CONTEMPORANEA: un collettivo di artisti si confronta con le tematiche della crisi attraverso le più svariate tecniche espressive. Otto Fischer, Rainer Gottlieb Mordmüller, Antje Tesche-Mentzen e Gerd Winner sono artisti tedeschi, parte integrante del progetto. 4. SEZIONE PERFORMATIVA: nella performance ENDLESS SIGNATURE, Emiliano Bazzanella firmerà ossessivamente per un intero giorno dei rotoli di carta per le pulizie sottolineando come, nei tempi di crisi, il rischio è quello di perdere i contenuti e di rimanere al puro livello della marca, della traccia, del brand. 5. SEZIONE TEORICA: un seminario cui parteciperanno alcuni filosofi di rilevanza nazionale svilupperà il problema della “crisi”. |
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