Il Santuario  della Santissima Trinità a Vallepietra

 

Vallepietra è un piccolo comune con meno di 400 abitanti della provincia di Roma, da cui dista 96 km,  confinante con l'Abruzzo. Nel suo territorio si trova l'importante ed antico Santuario della Santissima Trinità, a 1337 m. sulla parte ad Ovest del Monte Autore (1885 m.), posto alla base di una enorme parete rocciosa.

Molte sono le ipotesi sulla sua origine, ma la leggenda più tradizionale e conosciuta, narra di un contadino che arando il terreno sul Colle della Tagliata vide improvvisamente cadere nel sottostante precipizio i suoi due buoi e l'aratro. Con grande meraviglia, scendendo a valle, ritrovò miracolosamente gli animali vivi davanti una grotta dove vi era un dipinto raffigurante la Santissima Trinità e notò  che l'aratro era rimasto incastrato, in alto, nella grande parete rocciosa. Da quel momento iniziò un continuo pellegrinaggio che continua da secoli. La Festa della Santissima Trinità è la domenica seguente la Pentecoste, mentre il Santuario è aperto dal 1 maggio al 31 ottobre.

Vallepietra, il Santuario della Santissima Trinità (foto maggio 2004)

La grade parete rocciosa Il piazzale delle Crocette Il Santuario dal sentiero Vallepietra
Si scende Il gonfalone lungo il sentiero Il Santuario e sotto la Cappella del Crocifisso
La fila dentro il Santuario La "Sacra Immagine" A ritroso La Cappella di San Giuseppe
La Cappella di Sant'Anna Il piazzale Altare all'aperto I confessionali
La gigantesca parete rocciosa Il gonfalone di Scandriglia Il Santuario Le scalette
Si riparte Ritorno a casa Il Santuario nel 1920-1923 La scalinata in ginocchio (1920-1923)

La tradizione santostefanese vuole che si partiva a piedi, mentre le persone che non potevano camminare, come anziani e malati, con "barrozze" (carri trainati da buoi) per raggiungere il Santuario. Sotto il caldo sole o la pioggia, riposandosi durante le notti buie lungo la strada, all'alba o al tramonto, sempre cantando e pregando lungo il percorso.

... Quando si andava a Vallepietra, per la Santissima Trinità, lo stendardo lo portava Luigi Lolli che, essendo zoppicante, lo faceva andare su e giù tra le risate dei pellegrini... (da "FIGHTING PAISANO" di ALFONSO FELICI - Gli anni acerbi)

Ogni paese aveva il suo gonfalone da portare in testa alla "compagnia". Una volta arrivati alla piccola Chiesa ed atteso il proprio turno si saliva in ginocchio e dopo aver ammirato la Sacra Immagine,  si pregava per far subito posto agli altri pellegrini. Si usciva scendendo le scale al "contrario" con lo sguardo rivolto alla Chiesetta, forse simbolo di sottomissione e rispetto. Dopo aver partecipato alla Santa Messa ed essersi rifocillati e riposati, si partiva per la strada del ritorno sempre cantando e pregando, ma sicuramente con più gioia per aver adempiuto al proprio dovere di riconoscenza morale.

Rispetto ai nostri giorni è cambiato il modo di arrivarci: con l'auto o con l'autobus o addirittura con motociclette e motorini, anche se molti paesi continuano la tradizione "a piedi". La presenza annuale dei fedeli è sempre grande a testimonianza della devozione intatta.

Giovanni Paolo II visita la Santissima Trinità a Vallepietra

L'enorme quantità di ex-voto di cui una parte significativa esposta dal 2003 nel museo annesso, testimonia la fede e la riconoscenza per i miracoli ricevuti dalle persone verso la Santissima Trinità.

 Enzo Iorio. 5 maggio 2007

Al Santuario della Santissima Trinità con le due ruote 6 luglio 2014

 

Alla Santissima Trinità con le due ruote 23 maggio 2009

In moto al Santuario della Santissima Trinità 16 giugno 2007

Alla Santissima Trinità in scooter 17 giugno 2006

 

Sito ufficiale del Santuario www.santuariovallepietra.it   

http://it.wikipedia.org/wiki/Vallepietra

http://cinellips.interfree.it/canto.htm

 

www.villasantostefano.com

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