Villa Violenta, cronache giudiziarie santostefanesi tra '800 ed inizio '900 - Rubrica a cura di Ernesto Petrilli

 

GIUSEPPE PALOMBO

1 settembre 1882

In nome di sua Maestà

Umberto I

Per grazia di Dio e volontà della Nazione

Re d’Italia

Il Pretore del Mandamento di Ceccano, nella seduta del 9 ottobre 1882 ha proferito la seguente

SENTENZA

Nella causa penale contro Palombo Giuseppe fu Emilio, di anni 22, contadino, nato e domiciliato a Villa S. Stefano

IMPUTATO

di porto di coltello proibito, reato avvenuto in Villa S. Stefano li 1 settembre 1882

SENTITI nelle sue orali conclusioni il Pubblico Ministero e l’imputato nelle proprie discolpe, a mezzo anche del difensore, e avendo avuto l’imputato stesso per ultimo la parola.

CONSIDERANDO il fatto come i Reali Carabinieri essendo di servizio nel Comune di Villa S. Stefano, nel primo passato mese, s’imbattessero nell’odierno prevenuto (imputato di oggi) che faceva pubblica mostra di un coltello con lama acuminata e fermo nel manico della forma degli stocchi (pugnali), sequestrato il medesimo lo tradussero agli arresti

CONSIDERANDO che il verbale della Forza che lo ritenne atto ad offendere costituisce la parte obbiettiva del reato, mentre la soggettiva emerge dalle sue stesse giudicali conferme.

CONSIDERANDO che i suoi buoni precedenti permettono l’applicazione delle attenuanti.

VISTI gli art. 457, 459, 465 e 684 C.P.

DICHIARA

Palombo Giuseppe colpevole del reato ascrittogli e come tale lo condanna ad un mese di carcere, al pagamento delle spese del procedimento ed alla confisca dell’arma in giudiziale sequestro.

 

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