Villa Violenta, cronache giudiziarie santostefanesi tra '800 ed inizio '900 - Rubrica a cura di Ernesto Petrilli
 

PALOMBO PIETRO AUGUSTO

1 giugno 1909

L’anno 1910, il giorno 11 del mese di Agosto, in Frosinone il Tribunale Penale composto dal cav. Noce Carlo, presidente, da Maffei Ruggiero e Granito Alfredo, giudici, ha pronunciato la seguente

SENTENZA

nella causa contro Palombo Pietro Augusto fu Antonio e fu Palombo Luisa, nato il 9 gennaio 1878 a Villa S. Stefano, contadino emigrato in America, contumace, imputato del delitto di cui alla prima parte dell’art. 221 C.P. commesso a danno del fratello Angelomaria il 1 giugno 1909.

IL FATTO

Palombo Pietro Augusto, trovandosi in America, mandò in Italia a suo fratello Angelomaria 30 scudi e il prezzo del biglietto d’imbarco affinché questi potesse raggiungerlo.

Quando Angelomaria fu in America, entrambi i fratelli depositarono a poco a poco i loro risparmi fino alla totale comune somma di lire 2000 su una Banca americana, e poi stabilirono che tale somma dovesse servire per l’acquisto di un terreno al loro paese nativo (V.S.S); e dovendo Pietro ritornare in Italia prima del fratello, fu anche stabilito che al nome di Pietro si spedisse la somma dalla suddetta Banca alla Cassa Postale di Risparmio in Italia per potere poi egli comprare a nome proprio e del fratello Angelomaria un terreno. Il patto non fu osservato: il denaro giunse in Italia al Ministero il 9 gennaio 1907, speditovi dalla Banca americana e il 13 aprile e il 24 giugno dello stesso anno, Pietro ritirò le 2000 lire dall’ufficio postale di V.S.S. ma non si curò d’impiegarle secondo il convenuto (accordo). Non avendo Pietro più acquistato il terreno secondo il su cennato patto, fu citato dal fratello in giudizio dinanzi al Pretore di Ceccano per la restituzione della sua parte di 1000 lire. L’attore (Angelomaria) deferì al fratello il giuramento decisorio se fosse vero d'aver ricevuto da lui lire 1000 allo scopo suddetto e di non aver fatto l’acquisto. Il convenuto (Pietro) giurò all’udienza del 1 giugno 1909 di aver ricevuto dal fratello 1000 lire soltanto come restituzione di altrettanta somma che esso Pietro aveva dato in prestito a Angelomaria mandandogliela dall’America, e negò quindi di aver ricevuto le 1000 lire per acquistare un terreno. Su querela di Angelomaria fu iniziato contro Pietro un procedimento per spergiuro. Alla odierna udienza Pietro fu contumace perché tornato in America, e i fatti rimasero provati nei sensi sopranarrati.

Osserva il Collegio non potersi dubitare della reità (colpevolezza) di Pietro perché il dubbio che questi volle lanciare nell’animo del giudice, in periodo istruttorio, circa la verità delle proprie osservazioni cade di fronte alla prova del patto tra fratelli posteriore ai prestiti di danaro fatti da Pietro ad Angelomaria e sul cui ammontare neanche si ha alcun elemento. Se così non fosse il patto non si spigherebbe, ed è quindi evidente supporre che in America Angelomaria avesse prima pagato il debito al fratello e poi insieme con costui avesse raggranellato il deposito presso la Banca americana. Ed è anche da notare che l’Angelomaria, allorquando fece quel patto mostrò esplicitamente di diffidare del fratello e voleva che il denaro si spedisse al Ministero italiano a nome suo e di Pietro, e fu solo per persuasione di un compaesano suo amico ch’egli accondiscese che la spedizione si facesse al solo nome di Pietro per evitare poi le noie e le spese di una procura per autorizzare il fratello a ritirare in Italia anche la sua parte di denaro. Questa circostanza è la riprova che al momento del fatto Pietro aveva dovuto già riavere da Angelomaria quanto in antecedenza gli aveva prestato, altrimenti non si sarebbe stabilito che la somma delle 2000 lire doveva servire per l’acquisto di un fondo a parti uguali ossia con conferimento uguale di quote di denaro.

Per questi motivi il tribunale

DICHIARA

Palombo Pietro Augusto colpevole del delitto ascrittogli e lo condanna ad 8 messi di reclusione, alla multa di lire 300, alla interdizione dai pubblici uffici per la durata di mesi 6, ai danni da liquidarsi verso Palombo Angelomaria ed alle spese processuali.

 

<<< VILLA VIOLENTA

www.villasantostefano.com

PrimaPagina  |  ArchivioFoto | DizionarioDialettale | VillaNews