PALOMBO PIETRO – PALOMBO ANTONIO |
4 ottobre 1889 |
IN NOME DI SUA MAESTA’
UMBERTO I
PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTA’ DELLA NAZIONE
RE D’ITALIA
Il Pretore del Mandamento di Ceccano, ha proferito la
seguente sentenza nella causa penale promossa dal P. M.
CONTRO
- Palombo Pietro di Antonio, di anni 12;
- Palombo Antonio di Carlo, di anni 28, contadini di Villa S. Stefano
IMPUTATI
Dell’uccisione di un maiale del costo di lire 19 in
pregiudizio di Venditti Gaspare
In esito all’odierno dibattimento, sentito il P.M.
nelle sue conclusioni orali e gli imputati con il loro difensore che
ultimi ebbero la parola nelle proprie discolpe:
RITENUTO che dalle deposizioni dei testimoni sentiti
nel dibattimento sebbene si stabilisca che il maiale appartenente a
Venditti Gaspare si trovasse morto in una parte del terreno dove stava
pascolando con altri maiali, nondimeno non si è comprovato che l’imputato
Palombo Pietro infierisse a quel maialetto alcuna offesa o agisse in altro
modo da renderlo responsabile del fatto
PER TALI MOTIVI
Dichiara non provata la reità di Palombo Pietro e visto
l’articolo 344 C.P.P. lo assolve dall’imputazione