Villa Violenta, cronache giudiziarie santostefanesi tra '800 ed inizio '900 - Rubrica a cura di Ernesto Petrilli
 

PALOMBO ROCCO – BONOMO GIACOMO

4 luglio 1892

IN NOME DI SUA MAESTA’

UMBERTO I

PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTA’ DELLA NAZIONE

RE D’ITALIA

Il Pretore del Mandamento di Ceccano, ha pronunciato la seguente sentenza nella causa penale promossa dal Pubblico Ministero

CONTRO

1)Palombo Rocco fu Giovanbattista di anni 49 nato e domiciliato a Villa S. Stefano;

2)Bonomo Giacomo fu Filippo, di anni 50, di Villa S. Stefano.

IMPUTATI

Il primo di lesioni personali senza esito di malattia in offesa del Bonomo, nonché di pubbliche ingiurie in offesa ed in presenza della stesso Bonomo;

il secondo di pubbliche ingiurie in offesa del Palombo;

tutti e due poi di ubriachezza manifesta e molesta in luogo pubblico, reati commessi in Villa S. Stefano lì 4 luglio 1892.

In esito all’odierno dibattimento, sentito il P.M. nelle sue conclusioni orali e il difensore degli imputati stessi che primi ed ultimi ebbero la parola:

RITENUTO che Palombo Rocco e Bonomo Giacomo si querelarono scambievolmente per ingiurie e percosse senza esito di malattia;

RITENUTO che vennero ambedue denunziati dai RR CC. Per ubriachezza molesta e ripugnante in luogo pubblico;

RITENUTO che pel primo reato devesi dichiarare non luogo a procedere essendo state ritirate le due querele;

RITENUTO che per l’ubriachezza debbono andare assolti avendo dichiarato tutti i testimoni intesi che i due imputati non erano ubriachi

DICHIARA

Non luogo a procedimento penale a carico degli imputati pel reato di ingiurie e lesioni essendo intervenuta desistenza. Dichiara non provata la reità degli imputati per ubriachezza e li assolve. Li condanna in solido alle spese del procedimento

 

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