"Se vuoi la Pace, prepara la guerra", dicevano gli antichi romani. Attenzione però: prepararsi alla guerra non vuol dire farla! Tuttaltro! Vuol dire costituire un apparato militare paragonabile a quello dell’oppositore appunto per scongiurare eventuali conflitti. Ed è ciò che fanno le Nazioni Unite in ambito internazionale: vigilare per la Pace. Dove c’è l’esigenza di un intervento sotto l’egida dell’O.N.U, ecco che s’interviene con uomini e mezzi. E tra gli uomini in missione recentemente c’è anche un nostro concittadino, popolare in paese poiché assai attivo nella vita sociale: Ermanno Pisa. Chi è Ermanno Pisa e cosa rappresenta per il nostro paese, lo scoprirete con il secondo ritratto della serie: "Tipi Santostefanesi". Ermanno Pisa è nato a Villa Santo Stefano il 23/12/1963 da Alfredo e Rosa Bravo. Terzo di quattro figli maschi: il primo è Roberto, gli altri sono Silvano e Daniele. Ha frequentato le scuole Elementari e Medie a Villa, poi l’I.P.S.I.A. a Ceccano diplomandosi come congegnatore meccanico. Il matrimonio con Felicetta Gilussi, di origini ceccanesi, celebrato il 28 agosto 1988 nella chiesa dell’Auricola ad Amaseno, è stata una tappa fondamentale della sua vita. Dal matrimonio sono nati due figli pieni di belle speranze: Alfredo il 12/06/1990 e Mario il 28/04/1993. Ermanno si è arruolato Nell'Arma dei Carabinieri nel 1984. Inizialmente ha frequentato la Scuola dei carabinieri a Campobasso per sei mesi. La sua prima destinazione lavorativa è stata in quel di Reggio Emilia dove per circa otto anni era assegnato al Comando del Gruppo. Successivamente è stato trasferito a Nepi, in provincia di Viterbo, nella locale stazione e infine a Roma. Ermanno ama il suo lavoro tanto da dare la propria disponibilità per delicate missioni internazionali a scopi umanitari, quantunque accompagnate da comprensibili preoccupazioni familiari. A tal proposito registriamo che è la seconda volta che va in missione in Kossovo: la prima volta è partito nel 2004. Nel 2007 è tornato in Kossovo. Lo scopo della missione è quello di salvaguardare militarmente e umanamente le etnie locali. Abbiamo accennato alla popolarità di Ermanno nella vita del paese. Popolarità conquistata partecipando come protagonista in tante manifestazioni. Tra le quali spicca la splendida interpretazione di Cristo, con sincero afflato emotivo, nella scorsa Via Crucis. Tanto da suscitare commozione generale e non solo a mamma Rosa! Ermanno e fratelli hanno ereditato dal padre Alfredo e dalla madre Rosa l’amore per la propria terra. Infatti, i Pisa e relative famiglie sono costantemente presenti in tutte le iniziative sociali del paese. Per rendersene conto basta guardare il sito: i Pisa sono tra i più presenti nei servizi fotografici.
Partecipare va bene ma perché non organizzare qualcosa? Questo il pensiero che balenava nella testa di Ermanno quando mi confidò un progetto che gli stava a cuore: organizzare una festa di campagna con tanto di sagra gastronomica e intrattenimento musicale. E ora il progetto è andato a buon fine. Pertanto, possiamo annunciare che, presumibilmente alla fine di giugno, Ermanno e soci organizzeranno la "Prima Sagra della Ciammotta" (lumaca). È così il nostro Ermanno: ormai assurto pubblicamente a ruolo di personaggio popolare e gioviale, nonché un amicone che sprizza simpatia da tutti i pori. E, quando ha in mente qualcosa, non desiste. È il giudizio del padre che ci ha raccontato qualche aneddoto curioso: come quando ad esempio doveva andare a prenderlo nottetempo alla stazione di Frosinone e, il giovane Ermanno, si addormentò sul treno saltando la fermata. Il giorno dopo alla stazione di Fossanova, il padre gli disse: "ma che giro ha fatto questo treno!". Oppure, quando accompagnatolo sempre alla stazione, molti anni fa, si portò dietro le chiavi dell’auto, che smarrì, lasciando il padre a piedi. Tutto ciò a dimostrazione di un carattere fatto di qualità e di qualche simpatica bizzarria. Ermanno tra il serio e il faceto, insomma. E tra le cose serie c’è l’impegno in Kossovo. Ermanno Pisa con la sua partecipazione alla missione umanitaria, inorgoglisce i santostefanesi in quanto si fa portatore dei valori solidali che sono patrimonio comune della storia locale. 2 marzo 2008 - agg. 25 marzo 2008 |
PrimaPagina | ArchivioFoto | DizionarioDialettale | VillaNews