Evento culturale 2010 -
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PRESENTATO"QUANDO PASSO’ LA BATTAGLIA" |
GRANDISSIMO SUCCESSO
DEL LIBRO DI MARCO FELICI |
Nel pomeriggio del 13 agosto 2010 è stato presentato il
libro scritto da
Marco Felici: "Quando passò la battaglia – Villa Santo Stefano
1943 – 1944" presso il Palazzo del Cardinale Domenico Jorio, completamente
esaurito in ogni ordine di posti.
Ha introdotto i lavori l’Assessore alla Cultura Franca
Colonia che ha poi ceduto il microfono al dott. Giovanni Bonomo. Il quale ha
proposto un ampio excursus sull’interessante libro, relativo alla
situazione bellica di Villa Santo Stefano durante la Seconda Guerra
Mondiale e soffermandosi sulla importante figura del Maresciallo
dell’Aeronautica,
Gaspare Anticoli. Su quest’ultimo ha scoperto, alla presenza dei suoi parenti di Villa
Santo Stefano, rappresentati
dalla signora Cesira e da Marco, una lapide a forma di libro che, nella mattinata del giorno seguente,
sarà
posta
sulla tomba del Maresciallo, con una semplice cerimonia e con la presenza delle massime autorità
amministrative locali.
Dopo la presentazione del libro “Quando passò la
battaglia”, che è stato "l’evento culturale dell’anno a Villa S.
Stefano", lo stesso autore Marco Felici fa il punto della situazione.
“Sono soddisfatto del riscontro ottenuto e degli apprezzamenti
generali. Come pure dei consigli e di eventuali critiche, sempre ben
accette poiché rappresentano motivo di riflessione. Abbiamo venduto
un numero importante di copie che ci consentiranno di contribuire
all’attività della biblioteca comunale e alla valorizzazione del
nostro paese. Al prezzo simbolico di 5 euro la copia, appunto per un
fine culturale. Nei momenti liberi, vado personalmente a consegnare
il libro in giro per il paese, anche per il piacere di spiegare alla
gente la storia nei suoi sviluppi più interessanti. Sono
favorevolmente sorpreso per l’interesse che suscita il tema: la
guerra vissuta sulla pelle dei nostri padri con le sue brutture sia
da monito per le future generazioni. Mi ha colpito la commozione dei
reduci per le sofferenze patite; sofferenze, che oggi rappresentano
le migliori testimonianze di pace nel mondo”. Il successo dell’opera
storico-letteraria ha creato le condizioni di una seconda ristampa.
Infatti, se la prima stampa era destinata ai paesani, ora il raggio
di azione si è allargato all’intero territorio della valle
dell’Amaseno, trattando il libro anche di Giuliano di Roma, Amaseno,
Pisterzo, Prossedi e la bassa vallata. Ma anche della provincia e
del cassinate. Marco Felici ha scritto pagine di storia, ben
documentata, che resteranno negli annali. Storia da studiare e che
arricchisce la bibliografia bellica nazionale. Il talento di un
ricercatore storico come Felici è pari alla sua modestia. Merita
l’incoraggiamento e il plauso popolare. |
Ha preso la parola l’autore, Marco Felici, che,
oltre a illustrare le ragioni della sua fatica letteraria, ben
trentacinque anni di appunti e idee, ha proiettato e commentato su un
grande schermo le immagini inserite nel libro.
Durante la conferenza Marco
Felici ha fatto dono di una targa ricordo, per il legame mantenuto negli
anni con il paese di Villa Santo Stefano, alla signora Ursula Knoss,
figlia di Frederich, un soldato tedesco deceduto proprio nell’ospedale
militare locale, dopo le gravi ferite riportate in combattimento ad
Esperia. Ursula si occupa dei campi scuola, per la conservazione
della memoria, destinati agli studenti europei, i cui avi hanno combattuto
nella Seconda Guerra Mondiale.
Marco Felici ha ringraziato, fra gli altri, l’ultra-ottantenne Werner Mork, sottotenente tedesco che è stato ricoverato
nell’ospedale per più di due mesi per malaria contratta in Africa, e che
ha donato bellissime e rare fotografie presenti nel libro.
Al termine il Sindaco Giovanni Iorio ha ringraziato
l’autore per la sua opera storico letteraria con una targa ricordo e tutti
i presenti all’evento.
Il pubblico, fra i quali i reduci dell’ultimo conflitto
mondiale, ha seguito con molto interesse e partecipazione l'evento.
Vogliamo ricordiare, in
prima fila,
Alfonso Felici, il papà di Marco, e autore del libro "The Fighting Paisano", la straordinaria storia del soldato più decorato dagli
eserciti della Seconda Guerra Mondiale, pubblicato nel 2002.
I ricavati della vendita del libro, di cui il Felici ha
sostenuto completamente la spesa editoriale, sono andati per l’acquisto di
un videoproiettore, destinato alla Biblioteca comunale, e
all’Associazione Culturale "Pomponio Palombo", di cui ne è socio, per la compartecipazione alla pubblicazione di un
prossimo
libro, riguardante un artista e mecenate santostefanese del XVI secolo,
Pomponio Palombo.
Il
volume, stampato in edizione limitata per i soli Santostefanesi,
narra delle vicende intercorse nel nostro paese tra l'ottobre del
1943 e il maggio del 1944.
Le ricerche che hanno portato alla realizzazione del
volume sono iniziate circa 35 anni fa con le prime importanti
dichiarazioni raccolte dai testimoni dell’epoca, molti purtroppo non
più presenti, per cui oggi quei ricordi narrati con rabbia o
commozione ad un timido adolescente acquistano valore fondamentale
per la nostra memoria, patrimonio insostituibile destinato alle
future generazioni.
Ad integrare la tradizione orale dei nostri anziani
si è aggiunta nel tempo anche un'infinita serie di documenti, spesso
scovati avventurandosi tra polverosi archivi nazionali ed esteri.
La ricerca paziente e costante ha consentito
all'autore, nel corso degli anni, di conoscere numerosi reduci,
alleati e tedeschi, che con la loro presenza contribuirono a segnare
la storia del paese.
Le oltre duecento pagine che compongono il volume
sono arricchite da numerose foto, ricavate quasi tutte da collezioni
private, per cui sarà possibile vedere eccezionalmente i soldati
americani alla "Casina" o al Cimitero o i granatieri tedeschi alla
"Portella" o in piazza del Mercato. Interessanti anche le foto aeree
che furono scattate dai velivoli della Royal Air Force e della
U.S.A.F. durante tutto il conflitto.
Nella cronaca quasi quotidiana degli eventi non poche
sorprese colpiranno il lettore soprattutto in alcuni episodi di
comune memoria che il tempo fatalmente ha confuso nel ricordo.
Per tentare di ricollocarli al loro posto è stata
adottata dall'autore una tecnica comunemente impiegata nella ricerca
antropologica anche se, in questo caso, notevolmente facilitata
dalla peculiare conoscenza dei cicli agrari e religiosi dei nostri
nonni e bisnonni... "Si, ricordo che stavamo tagliando il fieno..."
oppure "Eravamo appena tornati dalla Santissima..."
Il completamento dei ricordi oltre al documento che
ne attesta la veridicità è stato integrato anche dalla verifica sul
territorio, per cui anche la più rugginosa scheggia di granata sul
Monticello o il microscopico frammento di aereo nella Macchia sono
serviti a dare luce ai singoli eventi.
Quelli che erano semplici appunti, conservati in un
esile quadernetto, con il passare delle stagioni, si sono animati di
vita propria esattamente come quella che prepotentemente hanno
dovuto difendere le famiglie di Villa Santo Stefano che, in
quell'inverno senza fine, diedero tutte il meglio di loro stesse.
Il libro, scritto in forma di romanzo storico per
renderne più avvincente la lettura, è dedicato ai "Fratelli
Giacchetta": Arturo Iorio, Ilio Petrilli e Antonio Felici. |
"Quando passò la battaglia" rappresenta una pietra
miliare nella storia e nella cultura santostefanese, i personaggi e le
situazioni belliche sono rappresentate da Marco Felici in maniera fluida e di
facile comprensione. Si può scrivere che Marco "ha fatto appena in tempo"
nel
raccogliere informazioni, fotografie e altro materiale di cui, altrimenti,
si sarebbe persa memoria e conoscenza.
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