Pietra «
sacrificale » con scanalatura longitudinale per lo scorrimento
del sangue degli animali sacrificati alle divinitą (G. A.V. nel 1975).
Tale pietra fu "riutilizzata" dai costruttori della chiesa, inserita nelle mura
interne e
successivamente franata sul terreno. Questa pietra era
di grandissima importanza storica perchč conferma l'origine pagana del luogo dove sorge la chiesa di San Giovanni: come
affermato da
Arturo Iorio nel suo libro "Villa S. Stefano, un paese del Basso
Lazio attraverso i secoli" e puntualizzato dal
G. A.V. nel 1975. (Foto E. Iorio 1977) |