Nella serata di sabato 16 giugno 2012 in largo Luigi Bonomo, Federico Palladini ha presentato il suo ultimo album musicale "Attorno al fuoco". Insieme con la Banda della Scolopendra, formata da: Giovanni Mancini (chitarre e farfisa), Matteo Panetta (violino, basso e pianoforte), Massimo Campasso (batteria e percussioni), Davide Petrillo (fisarmonica e pianoforte), hanno eseguito tutti i brani del CD e altri estratti dalle passate opere discografiche.
Prima del concerto è stato proiettato un "documentario – intervista" sull’album, con i momenti dedicati alla complessa realizzazione e a tutti i collaboratori che vi hanno partecipato. Montato egregiamente da Danila Palladini è stato realizzato dall’Associazione "Attivart", così come il compact disc.
Dopo i saluti del sindaco Giovanni Iorio e del vicesindaco Franca Colonia è intervenuto con il suo organetto Pasquale Cipolla, per tutti zì Pasquale. Prima ha dato dimostrazione della sua abilità nel canto accompagnandosi con l’organetto e poi ha cantato "I prati del Macchione" con Federico Palladini.
Con l’esecuzione di "Gioia" è intervenuto il Coro Polifonico Comunale diretto dal Maestro Guido Iorio. Mentre le signore Antonia, Grazia e Iolanda hanno partecipato al brano "Notte di San Giovanni". Durante la serata è intervenuto anche il chitarrista, bassista Paolo Tricca. Al termine per il bis è stato rieseguito "Gioia", sempre con il Coro Polifonico. Una splendida serata musicale con le bellissime canzoni del nuovo album, tutte da ascoltare e riascoltare. Ogni canzone è una vera storia con la riscoperta di persone, come nel caso del "Pescatore di galline" ispirata a zi’ Chilino, al secolo Clinio Petrilli, oppure un ultimo saluto, come in "Il dono degli artisti", dedicata allo scomparso Addis Pugliese, maestro di pittura dello stesso Federico.
E’ un album dedicato a Villa Santo Stefano, alle sue persone, ai suoi luoghi, ai suoi miti come nel brano "Camilla e la luna", oppure alle paurose fantasie e tormentoni infantili di "Roccobecco, Canemallanco e Manicolento". In "Notte di San Giovanni" ricorda i fasti di una tradizione misteriosa e ancestrale. Sono straordinari anche gli spazi musicali e sonorità ritrovate dal passato de "I prati del Macchione" eseguito con zi’ Pasquale e, ancora, il momento lirico in "Villa di notte". Con "Gioia", brano ispirato alla figura del giovane brigante "Domenico Orlandini", soprannominato appunto "Gioia", Federico Palladini trova le tracce di un passato familiare a intere generazioni. "Domenica di Pasqua", invece, è una ballata contemporanea, "mentre sui tetti passano le nubi radioattive", che ricorda la giornata di Pasqua 2011 con il grave disastro della centrale atomica giapponese di Fukushima. E' un disco da ascoltare assolutamente, immancabile nella libreria musicale di ogni santostefanese! 25 luglio 2012 - Enzo Iorio
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